I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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martedì 1 marzo 2022

Vita Uomo Natura: Il Medico 'cura', la Natura guarisce! - Medico cura te stesso ...

 
Fare il medico è una missione! E' la 'nobile arte' di guarire ... gli altri! 
Cominciamo male, e soprattutto dicendo stronzate! Il 'medico' non deve né guarire, né tanto meno 'convertire' nessun altro oltre che se stesso! Dedicarsi alla 'Medicina', parola di antica origine pregna di significati, è una scelta di vita personale 'interiore'. 
'Medicina', infatti, deriva da una arcaica radice 'Medh-Madh',  e significava la sacra arte di curare con le erbe, utilizzando la sapienza della Natura ... Ed il Medico è l'agente, il latore di quest'arte: colui che sa trasformare in 'consiglio' la propria esperienza personale nell'uso delle 'erbe'... Ossia della forza terapeutica della Natura: la 'vis medicatrix naturae' di cui parla Ippocrate!
In Sanscrito, infatti, Me-dh significa due cose: 'sapienza' ('Me') offerta agli altri ('dh): arcaica radice che compare ancor oggi nella parola 'dare' e 'dono'... Ossia 'consigliare'! Tutto qua ...
 
Fare il Medico, quindi, è l'arte di consigliare gli altri; e nasce solo dalla saggezza esperenziale appresa tramite 'osservazione, ragionamento, deduzione, intuizione ed inspirazione': i cinque passaggi fondamentali che Ippocrate consiglia a chi vuole diventare Medico ... Iniziando cioè col  conoscere la nostra profonda essenza interiore ed il nostro rapporto con la legge di Natura.
Solo quando siamo diventati veramente 'esperti' di quest'arte, ossia abbiamo capito chi siamo veramente e colto la nostra nobile appartenenza al tutto che ci ha generati, solo allora, umilmente, possiamo offrire agli altri questa umana saggezza sotto forma di consigli terapeutici ...
 
Ippocrate, uno dei più grandi esseri umani d'ogni tempo oltre che medico, ha sintetizzato la sconfinata 'saggezza' acquisita con la continua pratica su di sé, in un aforisma meraviglioso: 'Medicus curat, natura sanat!' Il medico è colui che cura, ma è la Natura quella che guarisce!
Quattrocento anni dopo, un giovane Palestinese di religione ebraica, a sua volta grandissimo medico, usando gli stessi principi, faceva compiere alla Natura i prodigi di cui lei, e solo lei è capace, lasciandoci un'altra epigrammatica frase pregna di saggezza esperenziale: 'Medico, cura te stesso!'
 
Siamo ridotti molto male in questo campo, oggi ... 
Soprattutto con l'avvento del mirabile 'mondo nuovo' tecno-commercial-materialista, ormai trionfante in tutti i paesi del mondo! La 'natura' stessa è vilipesa, irrisa e ridotta a 'stregoneria', mentre la pestifera chimica molecolare derivata dal petrolio (perché questo deve fruttare soldi fino all'ultima goccia!), ha ormai imposto la propria lugubre, arrogante supremazia sulla nobile, arcaica arte della 'conoscenza universale', insita nella Medicina originaria ...
Il medico, oggi, è un faccendiere che cura soprattutto i propri affari e gestisce la sua presunta superiorità sugli altri imponendo la pestifera chimica farmaceutica, anziché offrendo i 'propri' consigli terapeutici al paziente ... Infatti non si può offrire quello che non si possiede, e se possediamo solo arroganza, calcolo ed ignoranza, solo questo e ciò che  possiamo offrire agli altri, sotto forma di colorate 'pillole' di chimica del petrolio, ed in combutta d'affari con il  moderno 'farmacista' ...
 
Adeo tam longe provecti sumus! Siamo arrivati così tanto lontano dalle nobili origini dell'arte!
 

sabato 12 febbraio 2022

venerdì 28 gennaio 2022

Vita Uomo Natura: Gli 'alieni' ... siamo noi! (4) - Cos'è la Vita senza l'Amore?...

Tanti anni fa venne da me una giovane donna chiedendomi di fare qualcosa per lei perché stava male ... Stava male 'dentro', viveva male con se stessa, ma non sapeva dirmi null'altro. Dopo alcune settimane, durante un trattamento, mentre ero concentrato, con una mano al centro dell'addome, a mandarle calore, immaginandola felice, d'improvviso aprì gli occhi, e mi disse: devo dirle una cosa importante! Prego, le risposi ... I  miei genitori mi hanno messa al mondo per egoismo: per il 'loro' piacere, ma non per il mio: infatti io non volevo nascere!
Tacqui, e ripresi a farle terapia. Dopo circa un'ora, quando sentii che si era rilassata, conclusi il trattamento, le feci aprire gli occhi, e le chiesi: hai un lavoro? Sì! Guadagni bene? Abbastanza ... Vivi da sola? No, con i miei! Perché? Perché, visto che mi hanno messa al mondo per egoismo, e la mia vita è solo un'insopportabile cumulo di sofferenze, devo fargliela pagare! 
Il disco era tornato ad interrompersi sullo stesso solco ...
Le feci richiudere gli occhi ... E dopo alcuni minuti, cominciai a parlarle: Immagina tua mamma incinta di te: se veramente ti avesse rifiutata, avrebbe abortito ... Ma anche se non lo ha fatto, pur volendolo, per cause che solo lei sa, immagina il momento in cui sei nata: dopo un ultimo, estremo sforzo, con un lancinante dolore per lei, grazie al tuo massimo impegno, sei riuscita ad uscire, e sei esplosa in un pianto liberatorio grazie al quale hai cominciato a respirare ... Eri nata viva! ...
E cosa credi che abbia provato tua madre? Un enorme, piacevole sollievo, per prima cosa, finalmente la gioia del rilassamento, ed immediatamente ti ha accolto fra le sue braccia e ti ha sorriso, mentre tu stessa hai sorriso, e si è commossa: eri sua figlia! Se sei viva ancor oggi, è solo grazie alle centinaia, migliaia di notti in cui si è svegliata, ti ha cullato e, se piangevi, ti ha accarezzata, rassicurata e nutrita col suo latte: perché tu 'volevi' vivere, e 'lei' desiderava che tu vivessi bene!
Poi, nel corso degli anni, qualcosa si è inceppato ... E' bastato forse solo un malinteso, uno scatto di nervi, una disattenzione, un ritardo nel rispondere ad una tua richiesta: cose che succedono nelle migliori famiglie ...
Perché non provi a mettere al mondo una creatura 'tua'? Forse capiresti ...
Eh no, dottore: non sono mica così egoista come mia madre! E se quella creatura, come dice lei, non voleva nascere, come io non volevo? Non voglio nemmeno rischiare di far nascere un'altra infelice come me!
Tacqui, ed anche lei. 
Poi, prima di andarsene, mi disse: credo che non verrò più a farmi fare terapia. Ma comunque, adesso, mi sento meglio .... Grazie!
 
Poscritto ...
La Terra è l’unico pianeta nell’universo in grado di ospitare con certezza la vita. Per anni gli scienziati hanno dato la caccia agli esopianeti, ovvero i pianeti al di fuori del nostro sistema solare, per ricercare la possibilità di vita altrove nella Via Lattea. Per essere considerato di tipo terrestre, un pianeta deve avere una morfologia rocciosa, essere grande come la Terra e orbitare attorno a una stella di classe G come il Sole. Inoltre deve orbitare nelle zone abitabili della sua stella, ad una distanza tale per cui la temperatura, né troppo calda né troppo fredda, consenta l’esistenza di forme di vita. 
«La Via Lattea ospita ben 400 miliardi di stelle, di cui il 7 % appartiene alla classe G», ha dichiarato Jaymie Matthews, coautrice dello studio e astronomo presso la UBC. «Ciò significa che meno di 6 miliardi di stelle nella nostra galassia potrebbero avere pianeti simili alla Terra». Nella Via Lattea potrebbe essere presente, nel caso più fortunato, un solo esopianeta come la Terra ogni 5 stelle di classe G. Quindi solo un miliardo di stelle come il sole, nella Via lattea, potrebbero avere un pianeta ‘simile’ alla Terra ... Ma assolutamente non è detto, per questo, che sarebbe anche in grado di dare origina ad una vita complessa e raffinatamente evoluta come la osserviamo sulla nostra Terra!
 
In un rapporto sessuale 'fecondante' servono un 'ovulo' femminile maturo, idoneo alla fecondazione (e questo avviene solo una volta per ogni ciclo 'lunare' di ventotto giorni), ed alcuni milioni di 'spermatozoi' maschili sani, mobili e capaci potenzialmente di fecondare l'ovulo giusto ... Affinché gli spermatozoi raggiungano l'ovocitaè necessario un meccanismo di attrazione. La fusione è un processo attivo al quale partecipano sia l'uovo che lo spermatozoo: la credenza secondo la quale lo spermatozoo è attivo e l'uovo passivo è falsa. Al momento della fusione nella posizione di ingresso dello spermatozoo si forma, all'interno dell'uovo, un cono di fecondazione che facilita l'ingresso dello spermatozoo. In seguito all'ingresso dello spermatozoo si innesca un meccanismo essenziale: il rapido blocco delle altre centinaia di spermatozoi che circondano l'ovulo, in modo che sia uno solo quello che lo feconderà: questo assicurano la 'normospermia', cioè un normale assetto cromosomico del nuovo embrione. L'ingresso anche di solo uno spermatozoo in più porta a gravi difetti genetici e alla morte dell'embrione. Il blocco rapido della polispermia consiste in una variazione del potenziale di membrana dell'ovulo da -70 mV a +20 mV. Tale variazione avviene dopo 1-3 secondi dal legame del primo spermatozoo! (Da Wikipedia, modificato)
 
La nascita di un essere vivente, di ogni essere vivente, è un fenomeno estremamente raro, unico ed irripetibile ... E si basa sulla cooperazione totale, precisissima, meravigliosa, fra un ovulo ed un solo spermatozoo: quello 'vincente'! Nessuno, dal microbo alle sequoie, inclusi gli esseri umani, da un punto di vista strettamente 'naturale', ossia biologico, è nato senza volerlo! 
Ma c'è ben altro! Forse ne parlerò un'altra volta ... 
 
Immagine al microscopio elettronico di uno spermatozoo che ce l'ha fatta!

venerdì 26 novembre 2021

Il 'Manichino robot ' - (Non esistono pasti gratis ...)

Qualche anno più tardi il dottorino, che i vecchi Montanari ormai chiamano con sincero (e ricambiato) rispetto 'el nosc Dotor', quando ne parlano fra loro, e 'signor Medico' quando lo incontrano, il 'vecchio' dottorino, dicevo, riceveva ormai solo un paio di 'informatori scientifici del farmaco' al mese ... Ossia gli unici due che non hanno osato offrirgli il solito '15%' ... In compenso gli altri venti, ogni mattina ormai da anni, pare che godano di un confortevole e benefico 'svuotamento dell'alvo'!

Dottore, lo sai che vengo fin qua sù in questo paesetto bellissimo ma lontanissimo da tutto, solo perché mi piace parlare con te: sei l'unico che mi fa sentire orgoglioso del mio lavoro, anche se non mi prescrivi quasi mai niente di quello che ti propongo (e credo che tu ne abbia le tue buone ragioni!). Ma senti, almeno una volta che organizzo un incontro scientifico non di propaganda, almeno una volta scendi anche tu a valle, dove puoi anche incontrare i tuoi Colleghi, anche loro isolati tutto l'anno nei loro paesetti arroccati in queste bellissime valli dolomitiche! Si tratta di questo: la nostra Ditta (un'importante Multinazionale del farmaco), ha fatto realizzare un piccolo robot col quale ci piacerebbe che i Dottori della vallata si impratichissero nel fare diagnosi cardiologiche direttamente con l'ascoltazione del Cuore del nostro 'paziente computerizzato'. Questa volta non puoi mancare, anche perché non verrà proposto nessun farmaco ...

In effetti il piccolo robot in sembianze umane era molto ben programmato. Il solerte 'informatore scientifico, vista la ritrosia di molti a mettersi alla prova, mi dice : dottor G. comincia tu! Ma guarda che l'ho programmato su una patologia cardiaca rara e difficile ... Sudo freddo, ma accetto. Ascolto per qualche minuto un soffio cardiaco sistolico 'rude' e vagamente pigolante ... Poi, dalla memoria dei ricordi del corso di Semeiotica del secondo anno, improvvisamente emerge una vaga reminiscenza: azzardo ... E' un soffio cardiaco caratteristico della rottura di una corda tendinea della valvola mitrale, un tempo abbastanza frequente nelle endocarditi batteriche da streptocochi reumatogeni, ma che da tantissimo tempo è diventato rarissimo riscontrare ... Era andata bene, con una sfacciata fortuna da parte mia, e grazie al fatto che, a quell'epoca, l'università di Medicina era ancora una cosa seria! A questo punto anche tutti gli altri colleghi vollero provare, e devo dire che era tutta gente ben preparata ...

Alla fine dell'incontro l'amico 'Informatore' che aveva organizzato il tutto, mi si avvicina e mi dice: ora hai rotto il ghiaccio, e non puoi andartene così senza essere presente alla cenetta alla buona che abbiamo organizzato per concludere in allegria la serata. Penserebbero che sei un po' altezzoso, che non ti degni ...

All'anima della 'cenetta': era un vero pranzo di nozze nel più rinomato albergo delle Dolomiti! Per l'occasione, da quei dieci  o dodici che eravamo ad ascoltare il cuore del manichino 'robot', improvvisamente diventiamo una quarantina: chi sa da dove mogli, figli e perfino suocere di medici spuntano dal nulla nella sontuosa sala elegantemente imbandita ...

Ma il mio amico ed anfitrione, che siede accanto a me, si vede che sta sulle spine ... E ne ha ben donde, conoscendomi! Infatti, a metà cena mi alzo improvvisamente e mi avvio alla toilette, ma il sagace informatore della Multinazionale non abbocca: mi segue senza pietà e quando, uscito dalla toilette, mi dirigo alla cassa, da dietro mi afferra per un braccio: ma cosa fai! Vuoi pagarti la cena? Non mi puoi fare questo torto! Guarda, gli rispondo, il tuo compito di Informatore l'hai svolto alla perfezione, ed è stato un piacevolissimo incontro. Per questo dovremmo essere noi tutti a pagarti la cena, e non il contrario! Ma guarda che non pago mica io, paga la Ditta, mi risponde! Bene, allora mettiamola così: la prossima volta mi inviti tu, e accetto di far l'ospite; poi anch'io conosco qualche simpatico ristorantino in zona ... Va bene, hai vinto tu! Ma guarda che i tuoi colleghi non la pensano mica come te! Mi rivolgo alla cassiera: scusi, quanto avevate concordato a persona per la cena? Ventimila, ventimila, si affretta a dire alle mie spalle il povero Informatore, che non sa più che pesci pigliare! Allora faccio io! Tiro fuori una banconota da 100 mila: benedette le lirette dell'epoca! Ed alla povera cassiera non resta altro che battermi la ricevuta ...

Quando rientriamo in sala l'allegria dei commensali è al diapason: è  così bello veder gente felice, ogni tanto! Mo dove l'è che siete spariti, attacca uno dei più allegri; e poi, rivolto con fare ammiccante al nostro comune ospite: mo s'intende po' ben che ci posso ritornare anche sabato prossimo con tutta la famiglia, mo vero? Ma certo, Dottore, certo! E' un mio  grande piacere che le ci torni quante volte vuole! E beninteso paga la Ditta! Scatta allora l'applauso di tutti i convitati al banchetto, e grida festose: anche noi, anche noi, che qui si mangia proprio bene!

Finita la cena il mio anfitrione si ferma ancora un altro po' a parlare con me nella sala vuota ... Vedi? Potevi accettare anche tu per una volta: gli altri non si fanno mica tanti scrupoli! E poi, con un sospiro: e si trattasse solo di cene ... Ed io, di rimando: mi conosci bene e te l'aspettavi! Per prima cosa ti ringrazio dell'invito: è stata una serata bellissima e se ne organizzi ancora ci ritorno. E poi (non dirmi niente!), e poi, concludo, sono appena tornato dalla Cina ... E allora? Allora, in quell'enorme, bellissimo Paese mi hanno insegnato un loro antico proverbio: 'non esistono pasti gratis!' 

Se ne va sconsolato, scuotendo la testa. Con te non c'è proprio niente da fare: hai sempre ragione tu!

(Ve la racconto tale quale come me l'ha raccontata quel mio vecchio amico e collega, alcuni anni fa quando, per un fortuito caso, ci siamo incontrati in stazione a Roma: quello di cui parlavo nelle due storie precedenti. Quello che mandava tutti a ......!)


 

il 1Dottorone' ...

 Ieri ci siamo lasciati coi tre 'viaggiatori', rappresentanti di altrettante ditte farmaceutiche, ed oggi chiamati 'Informatori scientifici del farmaco' (dopo capirete di che tipo di informazione scientifica si trattava ...), che parlottavano sottovoce fra loro della nuova situazione. Il 'dottorino', intanto, dalle cinque del mattino era impegnato a creare un piccolo archivio di notizie e dati clinici sui pazienti, perché in ambulatorio non esisteva nessun materiale di questo tipo raccolto dal titolare. Infatti, pochi giorni prima, quest'ultimo aveva spiegato al giovane sostituto che lui, di simili archivi, non ne aveva bisogno: aveva tutto scritto 'qui', e si dava dei colpetti sulla fronte ... E come non dargli ragione, se il suo approccio al paziente era quello di non lasciar parlare nessuno, oltre lo stretto necessario ... Cosa ti ga? A go buo perdite bianche ... No te ga capio niente. Ti te ga na 'leucorea', altro che perdite bianche! (Dal greco 'leukos, bianco', e 'rhea', perdita, NdR). E cosa fasso? Te tol ste pilolette e te guarissi in tre giorni, a adess tasi e va con Dio, che mi go da far! E no 'l me misura gnanca la pression? Questi xe i sinquesento franchi ... Paziente 'educata', paziente accontentata! Dopo trenta secondi si era tolta la soddisfazione di conoscere la sua pressione arteriosa, alla modica cifra di 500 Lire Italiane! (Che nel 1971 c'era ancora la benedetta Lira, in circolazione in Italia ...).

"Cosa facciamo? Il titolare è via, come gli facciamo capire, al 'dottorino', che lo stesso si era impegnato con noi a prescrivere i nostri farmaci al 15%? Il dottorino, per il mese di sostituzione, se prescrive a suo modo quel che vuole lui, in fondo non ci farà poi perdere un gran che ... Torniamocene a casa, che è meglio! Un momento, un momento, disse uno di tre. E' pur sempre un giovane che ha una carriera davanti: proprio adesso ho sentito un paziente che diceva ad un altro che  fa il volontario in Clinica Medica, all'Università ... Ma domani potrebbe anche farci una bella carriera, e un clinico universitario può influenzare un casino di altri medici di rango 'inferiore' ... E poi è giovane, ha conoscenze mediche solo teoriche, ma di farmaci commerciali, coi loro bei nomi di fantasia, non ne sa un c.... o quasi! Secondo me è una ricca occasione che ci si presenta. Dobbiamo presentargli i nostri sciroppetti colorati come il non plus ultra reperibile in commercio! E poi andarcelo a lavorare anche in Clinica, a P.....!"

E cosi' fecero ... Seguendo il regolamento intero dell'ambulatorio, che prevedeva l'entrata di un 'viaggiatore' ogni tre pazienti, tutti e tre riuscirono a chiarire al 'dottorino' come funzionava l'informazione 'scientifica' del farmaco nell'Italia del boom di quegli anni. E tutti e tre, separatamente, gli fecero, più o meno, lo stesso discorso ...

"Carissimo dottore, ho enorme piacere di fare La Sua conoscenza. Sappiamo che Lei è alla prima esperienza nel campo dell'assistenza mutualistica, ma per me Lei, che ha avviato una brillante carriera accademica, è più che un dottore: Lei è un 'Dottorone', e vorrei tanto che anche in futuro si creasse un canale di comunicazione preferenziale con Lei anche nei corridoi della clinica di P....., dove Le auguro di cuore il grande successo che Lei si merita. Mi permetta ora di paralrLe un po' dei miei farmaci: sono ottime vitamine, che Lei già conosce benissimo nei loro usi clinici. Ma vede, il segreto della nostra formula originale sta tutto negli eccipienti che ne preservano intatta l'efficacia nel tempo! Anzi, stia attento agli altri due che verranno dopo di me: hanno prodotti che sono solo acqua colorata e dolcificata e di vitamine attive ne hanno ben poche. E poi, carissimo Dottore, il Suo illustre collega, che Lei sostituisce, aveva stabilito con la nostra Ditta, serissima e tecnologicamente avanzatissima nella ricerca, un rapporto molto stretto! E sarebbe un peccato che i suoi pazienti, abituati all'uso di farmaci di comprovata efficacia, si trovassero una ricetta col nome di altri prodotti: ne va della fiducia e della salute dei pazienti del Suo illustre Collega, Lei mi capisce... E per manifestarle la mia personale stima nei Suoi confronti, guardi, mettiamola così: col titolare avevamo concordato il '5', ma con Lei che si sta affacciando ad una nuova, brillantissima carriera, che ne dice se facessimo  ... il '10'?"

Il discorso degli altri due fu un copia ed incolla, con poche varianti, di quello del primo, e tutti, peraltro, si affrettarono a chiarire al 'Dottorone' che gli sciroppi degli altri erano solo acqua sporca colorata ...

Un destino comune, quel giorno, accomunò i tre malcapitati 'Informatori scientifici del Farmaco' i quali, pur essendo usciti dall'ambulatorio del giovane medico in 'bianco', ossia senza alcun successo, ebbero dallo stesso 'dottorino' un prezioso consiglio per la loro salute: quello di andarsene a, come dire ... svuotare integralmente il contenuto del loro intestino! Ed almeno sotto questo aspetto l'inesperto 'dottorino' si meritò, per lungimiranza clinica e  deontologia professionale, quel titolo di 'Dottorone' con cui ciascuno di loro aveva cercato, entrando, di carpirne la benevolenza! Precauzione peraltro, come si vede, del tutto inutile, forse anche perché, quella mattina, nessuno dei tre aveva ancora trovato il tempo per andare a ... svuotare l'intestino!

Poscritto: pochi mesi dopo venni a sapere, sempre dal 'dottorino' in questione, che lo stesso, capita l'aria che tirava all'Ateneo, aveva per sempre buttato alle ortiche la sua 'brillantissima' carriera futura di Clinico Universitario, andandosene a fare il 'Condotto' in un paesino di montagna ... Immagino peraltro che anche in quell'occasione, il giovane medico non si sia lasciata sfuggire l'occasione per elargire a tutti, in Clinica, il suo benefico consiglio terapeutico: lo stesso, per intenderci, di cui parlavo poco sopra ...

Il 'dottorino' ...

Alle sei del mattino una fila di venti persone attende che la donna delle pulizie venga ad aprire la porta dell'ambulatorio: la stessa situazione ogni mattina, alle sei in punto del mattino, sei giorni su sette, tutto l'anno, da sempre ...

Pare che il nostro Dottore non ci sia. Sembra che al suo posto ci sia un dottorino ... Ma cosa è successo? Erano almeno vent'anni che non si prendeva neanche un giorno di ferie! No, non sta in ferie, ma dicono che sia ricoverato in ortopedia per farsi operare alla spalla destra. Ne avrà per almeno un mese: sai, col braccio ingessato non può mica scrivere ... Dicono anzi che il problema sia dovuto al fatto che scriveva troppo: dodici ore al giorno passate a scrivere ricette e certificati! Eh, peccato, un vero problema! Eh mo come la mettiamo con questo dottorino? Pensa che ieri mia cognata che è stata in ambulatorio solo per farsi ripetere una decina di ricette fra le sue e quelle dei vicini, ha detto che il 'dottorino' non ne ha voluto sapere: pretendeva di visitare lei e le altre quattro persone che, essendo a letto, non potevano venire a farsele ripetere, le loro! E quello che ti ha combinato: prima ha visitato mia cognata, e poi ha chiuso l'ambulatorio per andare a visitarsi, a casa ( a casa, capisci!), pure gli altri quattro che stavano malati, ma non ne ha trovato nessuno: erano tutti in 'malattia', ma visto che era una bella giornata stavano al mare! Immagina la gente che ha dovuto aspettare altre due ore ... E c'è di peggio. Mia cognata ha detto che l'ha pure voluta visitare sul lettino! Eh, sul lettino? Ma se da quando lo conosco io, sul lettino non ci sono mai salito! Il 'Nostro' diceva: "a cossa servelo che te visito, mi so già tuto de ti! E sopratuto so quali che xe le medicine giuste! Se perdo tempo par visitarte, po no me resta pì el tempo par scrivarte le risete!" Che bravo Dottore: unico al mondo! Adesso questi giovani che non sanno niente pretendono anche di chiederti, prima, un sacco di cose e poi, magari, di visitarti pure, così solo per perder tempo... E alla fine non ci capiscono un bel niente! Mia cognata, poi, ci è pure rimasta male: pare che il dottorino non ne volesse sapere di farsi pagare la visita 'sul lettino'. Dice che è un nostro diritto, che è un suo dovere farlo, che lui è pagato dalla mutua proprio per questo! Cose inaudite! Sappiamo bene che ci sono le tariffe: per le ricette cinquecento lire, per una misurata della pressione, da dietro la scrivania, mille. Se poi, allungando il braccio, riesce perfino ad ascoltarti il cuore stando seduto al suo posto, sappiamo tutti che fanno duemila tonde! Ma quanto 'sul lettino'? Non lo sapeva nessuno ... Così mia cognata gli ha chiesto quanto veniva, che nel tariffario del 'Nostro' non era previsto! E quello le ha risposto che non solo era a gratis, ma che non le servivano più neanche le medicine, perché l'aveva trovata benissimo! Eh però che bravo, il 'nostro' Dottore, che per cinque anni le aveva sempre ripetuto le stesse ricette! E che, senza nemmeno visitarla, sapeva cosa doveva prescriverle: ci aveva visto giusto, lui! Questi giovani dottorini, invece, anche visitando, non ci capiscono proprio un bel niente! 

E intanto tre 'viaggiatori' che dovevano proporre i loro nuovi prodotti al 'dottorino, in un angolo parlottavano sottovoce e fittamente fra loro ...

Son passati cinquant'anni da quando me l'ha raccontata, tale e quale come ve la racconto io adesso, quel giovane medico che si era laureato il mio stesso giorno e, conoscendolo bene da una vita come conosco me stesso, son sicuro che mi ha detto la pura e semplice verità!

Poscritto: e i tre 'viaggiatori'? Non me ne sono dimenticato, ma di questo ve ne parlerò un altro giorno ... 

 

domenica 14 marzo 2021

Pigmenti e verdure: la bomba di salute

Siccome oggi è Domenica 14 Marzo, vorrei parlare un po' di animali 'domestici', ossia dei nostri compagni di vita quotidiana, dei loro problemi e della 'bomba di salute' ... 
Qualcuno ha ammirato la bellezza e le splendide condizioni di salute di Mirtilla (dagli occhi acuti ed penetranti) e di Minù, la colorata mamma di Mirtilla, ormai prossime alla venerabile età di 20 anni (come noi intorno agli ottanta, più o meno).
Ma non è sempre andata così, anzi! Anche loro hanno avuto i loro problemi di salute, anche gravi, come due anni fa, quando Mirtilla ha rischiato anche di morire. 
Problemi che riflettono prima di tutto la condizione stessa di noi 'umani', loro compagni di viaggio e di vita su questa terra, ed esprimo sempre una sofferenza che chiede d'essere capita, prima ancora che curata ...
A gennaio di quest'anno Mirtilla ha cominciato di nuovo a non digerire quasi più niente, a soffrire di forti dolori allo stomaco che si manifestavano con inarcamenti del groppone e ad essere assalita da conati di vomito subito dopo mangiato. 
Le ho provate tutte, con risultati a volte incoraggianti ma sempre precari. Da ultimo ho provato con quella che chiamo la 'bomba di salute': un preparato a crudo di verdure riccamente pigmentate: ravanelli, carote, cipolle rosse, e quant'altro c'è di pigmentato in natura, che preparo da parecchi anni ...
Tagliate a fettine sottili e ben disposte in un recipiente rettangolare da frigo, le salo con generosità e le ricopro completamente col succo di tre o quattro limoni. Al tutto aggiungo alcuni pizzichi di comuni pigmenti in polvere: zenzero, curcuma, cannella, paprica dolce ed un po' di peperoncino. Ed ancora, tocco finale, petali variopinti di fiori comuni: violette di prato, rose rosse, fiori di cicorie e radicchi, eccetera, secondo le stagioni. Alcuni chiodi di garofano servono a migliorare la conservazione e la durata del composto, che è di alcune settimane ...
Richiuso il coperchio ermetico si collocano in frigo, ed il giorno dopo un bellissimo liquido colorato di arancio intenso ricopre il tutto: son pronte all'uso! 
Si prendono a piacere, sia bevendone il succo a cucchiaini che mangiando le saporite verdure del composto. Gli effetti sulle condizioni generali, sul metabolismo, la depurazione, l'appetito e quant'altro sono spettacolari.
La prima volta, circa un mese, quando son riuscito a farne prendere alcune gocce a Mirtilla, mescolate con il cibo, in poco tempo la situazione è cambiata radicalmente: spariti dolori, vomito, inappetenza e debolezza: dormiva quasi sempre! 
Ora sta benissimo: appetito da lupo, digestione perfetta, spariti i dolori, il vomito, l'astenia ...
Adesso corre salta e gioca come da piccola!

Mirtilla e Minù in orto a curarsi con le erbe selvatiche


Lo sguardo di Mirtilla ...


La preparazione della 'bomba di salute




 

mercoledì 28 ottobre 2020

La potenza del respiro 'naturale' ...

Quello che si sa da sempre, ma che non vi dirà mai nessuno ...

Lo sapevate che una 'buona' respirazione, fatta inspirando lentamente e profondamente col naso, ed espirando attivamente, ossia con l'intervento del diaframma, soprattutto con la bocca, è fondamentale per prevenire le infezioni virali? Il naso è un meraviglioso sistema per filtrare l'aria inspirata, umidificarla, riscaldarla e catturare le particelle estranee, virus e batteri inclusi, da parte dei tessuti linfatici specializzati che si trovano nella parte più alta del palato, la faringe nasale. Infatti la superficie interna della mucosa nasale è enormemente sviluppata, grazie alla presenza di alcuni ossicini a forma di turbine, e di numerose conche e vallette situate nelle loro adiacenze. Qui il flusso d'aria 'laminare' che arriva dalle narici, rallenta e forma una serie di vortici e spirale, dando il tempo all'aria di umidificarsi, riscaldarsi ed essere filtrata. Le particelle più grossolane finiscono così per essere catturate dal muco nasale, al quale aderiscono facilmente Normalmente questo muco viene deglutito, e passa nelle vie digestive, ove l'acido dello stomaco provvede ad uccidere la gran parte dei germi patogeni. Gli sternuti, invece, sono dei poderosi colpi di cannone con i quali, grazie ad uno dei fondamentali riflessi automatici regalatici dalla saggezza della natura, il naso e tutte le vie aeree, fino agli alveoli polmonari profondi, vengono ripuliti a fondo. Per questo motivo sternutiamo molto quando stiamo raffreddandoci: espelliamo una enorme quantità di virus ed altri patogeni che stazionavano dentro le vie aeree! Quindi non trattenete o soffocate mai uno sternuto, perlomeno quando siete soli, perché così riusciamo ad espelle, fra l'altro, anche liquidi, cibo ed eventuali corpi estranei accidentalmente finiti nelle vie respiratorie! In presenza di terze persone, invece, per prima cosa giriamoci dalla parte opposta, e poi indirizziamo lo sternuto verso terra! Serve molto poco, invece, starnutire nel gomito, in direzione di altre persone: una gran parte delle goccioline nasali supererà facilmente l'ostacolo!
Termino con una curiosità. Il popolo Muisca delle ande Boiacensi (la regione dove si trova Bogotà, la capitale colombiana), ha chiamato At-man il principio creatore della vita, ed At-Choum il 'demiurgo' incaricato della creazione materiale delle cose. Ma At-man, figlio di Av-ma, presso gli indù era lo stesso principio creatore: in pratica le due parole esprimono il suono prodotto respirando (av-maaaa = inspiro ed espiro), ed At-ma è la respirazione in tre tempi: 'A', inspiro, 'T' l'apnea inspiratoria di 'concentrazione e condensazione', 'Ma' espirazione creativa e 'N' il suono 'silenzioso' che permane e permea l'universo. A questo punto serve che vi spieghi cos'è At-choum? E' il poderoso sternuto di quello che noi chiamiamo Big bang, e che ha dato origine al tutto. Interessante, vero?
Potenza del respiro 'naturale'!
Qui sotto: l'anatomia dell'interno del naso ed un osservatorio astronomico dei Muisca in Colombia




domenica 27 settembre 2020

Come topi liberi ...

Oggi, se non vi spiace, parliamo di 'coca'! ...
Come, se non ci dispiace? Anzi, ne siamo felicissimi!!! Pensa che io ho tutti gli album di Vasco e non manco mai ad un suo concerto!!!!!
Hmmm: non è in 'quel' senso che volevo parlarne ...

"... Restando sull’esempio della cocaina, che è una delle sostanze d’abuso più studiate, principalmente per via della sua popolarità: una ricerca in particolare, di Robinson e Kolb, ha dimostrato nel 2004 che tale droga agisce sui recettori del nucleus accumbens, una piccola area al centro del cervello responsabile (insieme ad altre) dell’elaborazione della sensazione di piacere, e del rinforzo dei comportamenti che portano ad ottenere piacere. L’azione della cocaina aumenta rapidamente il numero di recettori presenti intorno a questo nucleo, il che lo rende molto più sensibile. Come conseguenza, il desiderio di assumere la sostanza che produce uno stato di euforia aumenta enormemente. Ecco quindi spiegata l’influenza che la sostanza di abuso ha sulla parte biologica della motivazione: modificando la struttura stessa del cervello, modifica anche i bisogni che questo percepisce come fondamentali. Robinson e Kolb sono stati in grado di dimostrare che l’assunzione ripetuta di droghe riduce la naturale plasticità del cervello, il quale normalmente si modifica a seconda dell’input dell’ambiente allo scopo di ricevere nuove informazioni, punti di vista, opinioni. Con la riduzione della plasticità del cervello, questo avviene con molta più difficoltà. Di conseguenza le esperienze di vita perdono il significato che normalmente avrebbero, e la loro importanza viene percepita come sempre minore. Anche per questo motivo è facile che lunghi periodi di dipendenza portino a generare depressione e isolamento sociale.
Alla luce di questi dati, comunque, non bisogna farsi scoraggiare. E’ emerso, in diverse ricerche di cui la prima fu svolta da Bruce K. Alexander, che le condizione sociali di chi assume sostanze d’abuso possono avere una grande influenza sullo svilupparsi o meno della dipendenza. Alexander studiò il momento in cui la dipendenza nasce: presi due gruppi di topi, uno veniva posto in gabbie singole, dove i topi rimanevano quindi isolati, e l’altro veniva sistemato in un habitat condiviso e ricco di attrazioni. Per entrambi i gruppi erano stati allestiti due abbeveratoi: uno contenente acqua semplice, l’altro acqua con l’aggiunta di morfina. Risultò che i topi confinati nelle gabbie singole, ben presto si dedicavano unicamente all'assunzione della morfina, mentre i topi che potevano vivere in un ambiente ricco e stimolante la abbandonavano dopo averla assaggiata qualche volta. La socialità, quindi, è un potente antidoto allo sviluppo delle dipendenze, ed è di importanza capitale valorizzarla ed espanderla in ogni contesto."


Una prima considerazione: i topi sono molto più intelligenti di noi, (Vasco incluso), quando vivono la loro vita in modo 'naturale'. Ci assomigliano molto, invece, quando sono costretti a vivere isolati dai loro simili e, aggiungerei io, soprattutto da tutto il resto del sistema di rapporti ed inter-relazioni globali che chiamiamo Vita! Infatti, la cocaina, in sè, è sprovvista di effetti stupefacenti propri, ma si inserisce pesantemente nel sistema che regola la 'disponibilità' naturale di una delle tante sostanze prodotte dal nostro meraviglioso sistema nervoso e che che ci permettono di provare gioia di vivere: la Dopamina ...
Chiaro?
No!
Spiego meglio, o almeno ci provo. La 'coca' agisce bloccando il meccanismo che, fisiologicamente, limita la quantità di Dopamina resa disponibile dal sistema nervoso rispetto al fabbisogno 'ordinario', ritirando dal circolo quella in eccesso e accumulandola in cassette di sicurezza, dalle quali attingiamo di nuovo, allorché quella circolante viene eliminata naturalmente. E' un raffinatissimo sistema di produzione, liberazione in circolo, ricaptazione del 'surplus' in depositi naturali e degradazione ed eliminazione di quella 'naturalmente' necessaria a vivere bene ...
Insomma: la coca impedisce che il surplus finisca in depositi a cui attingere secondo i bisogni, con la conseguenza che la quota libera improvvisamente aumenta, producendo una violenta esplosione di sensazioni 'anche' piacevoli. Infatti la dopamina in eccesso produce anche agitazione, tremori, sudorazione, tachicardia e grosso stato ansioso ...
Cominciate a capire?
Hmmm: forse ...
Ma c'è ben altro!
Infatti, quando l'organismo si accorge che la quantità di dopamina aumenta, sfuggendo al controllo, fa una cosa semplicissima: smette di produrne!
Ma la cocaina introdotta artificialmente dall'esterno, per fortuna, non ha vita eterna: in poco tempo, infatti, moriremmo di infarto!
A quel punto, però, il fuoco di paglia artificiale del piacere, indotto dalla coca, si spegne di colpo, mentre il sistema nervoso resta invece a lungo inibito nella sua capacità di produrre le dosi 'fisiologiche' di dopamina di cui abbiamo bisogno. Ma i centri nervosi del piacere, rimasti improvvisamente a secco, comincia ad ululare per la 'fame' di nuova droga come lupi affamati, e allora...
E allora si telefona al pusher, ci si fa una nuova dose, e cosi' via, e si vive felici e contenti per sempre, o almeno finché c'è grana!
Col cazzo!
Infatti, ad ogni nuova assunzione il nostro organismo capisce che la coca è innaturale e pericolosa, e pertanto aumenta la velocità con cui la distrugge e limita i recettori delle cellule che le permettono di entrare dentro il nostro sistema nervoso ....
Oh, che peccato ...
Che fortuna, invece: mica scemo! Cosi' gli effetti tossici potenzialmente mortali su cuore e vasi vengono minimizzati ...
Appunto, ma resta l'astinenza dal piacere che la prima volta mi era tanto piaciuto, e che adesso, invece, diventa sempre minore ...
Bravo, cominci a capire: stai cominciando a pagare il vero prezzo della coca: la sua terribile crisi d'astinenza e la riduzione sempre maggiore del suo effetto desiderato: "bevi la coca (cola) che ti fa tanto bene" ... Scemi voi e criminale lui!
E allora?
Impara dai topi! Se non hai definitivamente distrutto, per l'uso e l'abuso della sostanza, i tuoi meccanismi naturali del piacere, e se non hai nemmeno i soldi di Vasco per pagarti le costosissime cliniche svizzere che in tre o quattro mesi ti aiutano a uscir fuori dal peggio, accetta la crisi temporanea e pian piano riscopri la bellezza della vita: la Vita non abbandona mai nessuno, e la grande Natura, nel suo insieme, è in grado di ridarti la gioia di vivere che, da perfetto 'cretino' avevi tutta riposta nell'espediente della polverina bianca!
Già vivere è faticoso, spesso durissimo, ma tutto sommato l'uomo ha sempre attinto alle sue naturali risorse interiori per farcela. Tornare a vivere, poi, dopo aver devastato la bella vigna del tuo universo naturale interiore, diventa enormemente difficile!
Ma quando riesci ad uscirne fuori, esplode la vera gioia, la gioia pura che non conosce limiti, e che consiste nel sentirti per sempre parte dell'infinito tutto che sta 'dentro' e 'fuori' di te: nessun uomo è un topo isolato in gabbia!
Si, vabbè, ma se provassi, tanto per non soffrire troppo, con un po' di marijuana o qualche pasticchetta di quelle che si vende in farmacia?
Per prima cosa fai come cazzo ti pare!
Ma prima prova almeno ad andare a cagare o, se non ce la fai, fatti un bel clistere, che starai immediatamente molto meglio.
Per seconda cosa, prova a fare come i ... topi 'liberi'!
Ma l'hai già detto!
Si', ma repetita juvant!

 

lunedì 24 agosto 2020

Riparliamo di Covid senza paura ...

A proposito di 'Covid': come mai tutta la 'Stampa', e dico tutta ma proprio proprio tutta, enfatizza le centinaia di contagi quotidiani, ormai sopra il migliaio, ma non il rapporto contagi/decessi? (Siamo nell'ordine della SARS di 12 anni fa: nettamente al di sotto dell'1%!)
Per una fondamentale ragione sottesa. Garantito ormai del tutto il 'bisness' delle mascherine, quello miliardario dei neo reparti covid semi vuoti o mai usati, nonché quello di guanti, camici usa e getta, disinfettanti a prezzi ipertrofici e quant'altro, rimane un grosso problema: che farne del Vaccino, quando sarà pronto? A quel punto, fra un anno, probabilmente non solo l'epidemia starà spegnendosi, ma i caratteri genetici del virus stesso non saranno più gli stessi. In altre parole, ci sarà una risposta immunitaria da vaccino verso un  virus ormai defunto, ma non verso il mutante.
La speranza, invece, è di riuscire a vendere comunque molte centinaia di milioni di vaccini nel mondo, con un bisness relativo di qualche decina o centinaio di ipotetici miliardi ...
Mi ha fatto tristemente sorridere la spiegazione (palesemente 'disinteressata'), che il basso numero 'attuale' di morti è da attribuire al caldo dell'estate ed alle migliori cure ed alla maggior efficienza dei reparti 'intensivi' (che sono invece, almeno per il momento, quasi del tutto vuoti): come se il virus, di fronte all'esibizione di tanta nuova 'efficienza tecnico-terapeutica' ed ai 40 gradi quotidiani, avesse preso paura e preventivamente capito di non farcela, rinunciando a priori alla sua 'potenziale' virulenza ...
Ma una parte della gente pare abboccare, eccome! Intanto un volontario del vaccino 'made in Italy' ancora del tutto sperimentale (un 'temerario' forse anche alquanto 'mercenario'), ha dichiarato: lo faccio perché credo nella 'scienza'!
Contento lui ...
Non sono per nulla un negazionista, ma le statistiche andrebbero prese in considerazione globalmente, per consentire un più ampio spettro di previsioni, pur privilegiando la doverosa prudenza. Ma senza con questo enfatizzare solo la parte 'terroristica' insita in una lettura a senso unico delle stesse ...
Ricordiamoci sempre che la 'Scienza' è gestita da uomini (e dai relativi interessi): la 'Scienza', in pratica, diversamente dalle virtù che le vengono attribuite a priori, di essere cioè neutrale ed estranea al calcolo commerciale, è fatta da 'uomini' in tutto e per tutto come noi!
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venerdì 17 luglio 2020

L'orto del vicino è sempre il migliore ...

Un vecchio contadino lavorava qualche ora al giorno, lasciava crescere anche molte erbe selvatiche e non zappava ne vangava mai!
Eppure il suo orto produceva frutti molto più belli (e più buoni) di quelli del vicino. Il quale, dall'alba al tramonto, stava a ripulire, vangare, zappare, potare: ma i sui frutti erano come un po' tristi: nè belli nè saporiti. Per un po' si sfogò con gli altri vicini a parlar male del vecchio vicino: 'pigro, con l'orto in disordine e dove veniva su di tutto'!
Ma una sera, riponendo gli attrezzi, disse al vecchio vicino: guarda, io lavoro tutto il giorno, faccio tutto in modo perfetto, neanche un'erbaccia fra le mie piante, ma la mia terra è secca e se la bagno anche tre volte al giorno fa pozze in superficie: si vede bene che sei fortunato ad avere la terra migliore! E non devi fare neanche tanta fatica ...
Ma la mia terra è la stessa della tua, rispose il vecchio: fino a 40 anni fa era un solo podere, compresa quella dei vicini, ma poi sono state fatte le siepi di separazione ...
Ma allora perché tu che lasci tutto in abbandono hai sempre i frutti più belli ... E nemmeno concimi nè usi sostanze chimiche del consorzio agrario!
Semplice! fu la risposta: tu fai tutto in modo perfetto. Io invece mi limito a fare solo quello che serve; il resto lo lascio fare alla natura. Per questo le mie piante vivono felici: si sentono in compagnia e fanno amicizia con tutto un pullulare di erbe, insetti, lucertole, lumache, rospi, passeri e pidocchi ... Tutti trovano da mangiare abbondantemente e, dove prendono qualcosa, qualcos'altro lasciano. Mentre tu vuoi fare tutto solo a modo tuo: forzi le piante a produrre, non lasci riposare niente e non lasci crescere altri 'amici' che facciano loro compagnia ...
Il vicino di casa, allora, si risenti', smise di andare in orto e cominciò a stare in osteria dalla mattina alla sera ...
Ma in capo ad un mese la sua terra era tutta secca e rimanevano solo rari fusti spogli delle vecchie piante, mentre cominciavano ovunque a crescere i rovi ...
Tornò allora a lamentarsi dal vicino.
Bei consigli mi hai dato: per colpa tua ho perso tutto il raccolto!
Ma io non ti avevo detto di non fare nulla, ma di fare solo quello che andava fatto, rispose tristemente il vecchio.
Poi, lentamente, girò le vecchie stanche gambe verso l'uscio, entrò nella casetta dove viveva e si preparò una tazza di tisana, fatta con tante buone, amiche, utili piante 'spontanee' dell'orto, e quella fu la sua cena!
Ma l'altro continuava a chiamarle erbacce ...









venerdì 3 luglio 2020

giovedì 2 luglio 2020

La 'strage degli innocenti': dai pozzi di petrolio al 'consorzio' agrario alla 'farmacia' - 1) La calunnia ...

Un grosso merito in questi tre passaggi lo dobbiamo a John D. Rockefeller (1839-1937), che era un magnate del petrolio, un barone ladro, il primo miliardario negli Stati Uniti e un monopolista naturale.




All'inizio del 20 ° secolo, controllava il 90% di tutte le raffinerie di petrolio negli Stati Uniti attraverso la sua compagnia petrolifera, la Standard Oil, che in seguito fu trasformata in Chevron, Exxon, Mobil ecc.
Intorno al 1900, gli scienziati avevano scoperto i "prodotti petrolchimici" e la capacità di creare tutti i tipi di sostanze chimiche dal petrolio. La scienza biologica, all'epoca stava scoprendo diverse vitamine nei vegetali. Il più geniale di tutti fu un biologo ungherese, Szent Gyorgiy, che individuò per primo la vitamina 'C' , e tutto il gruppo delle vitamine a questa correlate, nel ... Peperoncino! Ed ebbe il Nobel! 

Ma in America le alacri menti di alcuni scienziati, che pensavano soprattutto ai 'soldini', immaginarono che molti farmaci naturali potessero essere fatti, per sintesi chimica, dal petrolio, indi brevettati e venduti a caro prezzo.
Questa è stata la meravigliosa 'opportunità' che Rockefeller colse al volo, come indiscusso padrone del petrolio, e che gli diede la possibilità di monopolizzare le industrie petrolifere, chimiche e mediche allo stesso tempo!
 Ma Rockefeller, il monopolista, doveva trovare un modo per sbarazzarsi del suo più grande nemico: la 'Natura' e la sua 'saggezza' non brevettabile.
A quel punto usò la classica strategia made in USA, presto adottata con entusiasmo anche da tutti gli altri paesi occidentali, per la 'soluzione dei grandi problemi che affliggono l'umanità': creare un nuovo problema, l'ennesimo 'nemico' potenzialmente 'mortale' e, quando il terrore cominciò a dilagare, offrire la soluzione: la 'chimica sintetica' ... Fu cosi' che Rockefeller divenne di colpo il nuovo 'salvatore dell'umanità' ...

Mussolini, che pure odiava le 'plutocrazie occidentali', a sua insaputa era perfettamente in sintonia con le idee di Rockefeller, almeno sul terreno della 'guerra come bene necessario'.
Con una rara sintesi logica, assolutamente inaspettabile da quella grossa zucca vuota che era la ... 'testa' del nostro Duce, sentenziò:
'La guerra è il massimo bene per il Fascismo e per l'Ita(g)lia: una necessità ineludibile e sacra! Ma per fare la guerra ci vuole il 'nemico', e per fare il nemico ci vuole l'odio!'
E l'odio si crea con la propaganda basata sulla calunnia: vero Duce, vero Rockefeller?
Ma per quest'ultimo restavano da convincere anche molti 'nemici'  del 'Progresso' e ... del 'Popolo americano': ossia tutti quei medici, quegli scienziati, quelle università, quelle cliniche che ancora studiavano la Natura e ne utilizzavano le proprietà terapeutiche ... Orrore degno solo di un passato stregonesco e medioevale, venditori di illusioni senza efficacia, ciarlatani criminali! 
Ci vogliono tre cose per portare facilmente a buon fine l'opera: molti soldi, l'uso sistematico della calunnia ed una gran faccia di bronzo, e il buon David ne aveva a josa di tutte e tre.
Compera oggi  le 'illuminate menti' in vendita, denigra domani, usa metodi mafiosi per eliminare gli altri, e le cose vanno nel modo giusto! 
Ma .... la calunnia cos'è? Voi non sapete? Allora ascoltatemi e ... tacete! (E il resto alla prossima puntata)


martedì 30 giugno 2020

La visita di un nuovo amico ...

Questo bel Tordo, per nulla impaurito, ma anzi incuriosito della mia presenza, stamani è venuto a cercare quiete e cibo fra l'orto ed il giardinetto di casa. Non lo avevo mai visto prima ...
Grazie della visita!