I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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domenica 31 maggio 2020

Il fascino del potere, capitolo 1 - 'Prima di tutto l'apparenza', paragrafo A: le 'Stellette'

“Il colonnello Friedrich Kraus, che aveva anche l’appellativo nobiliare von Zillergut derivante da una tenuta nella regione di Salisburgo che i suoi antenati avevano già fatto fuori nel XVIII secolo, era un imbecille di tutto rispetto, Quando raccontava qualcosa, si limitava a fare affermazioni, domandando nel contempo a tutti se capivano le espressioni più banali:
“La finestra, dunque, signori, si’. Sapete cos'è una finestra?”
Oppure:
“La via ai due lati della quale c’è un fossato si chiama strada . Si’, signori. Sapete cos'è un fossato? Un fossato è uno scavo a cui lavorano più persone. E’ un luogo scavato. Si’. Si lavora con le zappe. Sapete cos'è una zappa?”
Era davvero stupefacente che quell'idiota avesse potuto fare una carriera relativamente rapida e avere dalla sua persone molto influenti, come il capo di stato maggiore che lo appoggiava malgrado la sua totale incapacità militare ...”


Cosi' Jaroslav Hasek introduce la poderosa figura di un colonnello 'idiota di tutto rispetto', nel suo notissimo romanzo 'Il buon soldato Svejk', capolavoro dell'umorismo mondiale di tutti i tempi. 
Ed il giovane Kraus, che da piccolo aveva sbattuto la testa cadendo da un tavolo, venne avviato dal padre all'Accademia Militare di Maria Teresa, vista come l'unica occasione per aprirgli una brillante carriera, fino ai gradi gerarchici più elevati, date le condizioni mentali di partenza del figlio ...
Nel suo capolavoro, dove ogni autoritarismo e militarismo vengono dissolti nel ridicolo, di figure come quella del colonnello Kraus ne compaiono a bizzeffe ...

Veniamo ai nostri giorni.
Non so se Trump e Bolsonaro abbiano avuto analoghi infortuni nella prima infanzia, oppure se fossero già per le loro doti naturali destinati entrambi ad entrare in un'accademia militare, peraltro senza fare alcuna brillante carriera: forse il loro è stato un caso ancora più disperato di quello del Colonnello Kraus ...
Sta di fatto che quando un 'idiota' del calibro di un Friedrich Kraus Von Zillergut non riesce nemmeno ad arrivare al ministero della guerra col grado di generale di Stato maggiore, gli resta aperta una sola strada: quella della carriera politica ...
E gli effetti diventare tragici.
Non vi invito nemmeno a pregare, per la loro precaria salute mentale, qualche illustre rappresentante del 'Panteon' dell'Aldilà: loro stessi lo fanno quotidianamente con scarsi risultati, per non dire nulli,  come si evince da fatti ormai universalmente notori ...
Bisognerebbe provare con un Santo minore, uno di quelli che se ne stanno sfaccendato in un angolino del Paradiso, perché ormai nessuno li ricorda più ... 
Che so: un San Serapione, martire del secondo secolo, che non c'è neanche nel calendario, potrebbe essere la persona giusta ...
"A Serapiò, tu che nessuno se ricorda de te e manco te prega, a Serapiò, nun ce potresti mette na pezza tu?
Grazie, Serapiò: qualunque cosa che potrai fà è zempre mejo de gnente.
A Serapiò, m'arriccomanno: semo amichi, te ce metto puro na candelina in Chiesa.
Serpiò, te prego: nun c'abbbandonà!"




Appendice.
Non molti anni dopo questi avvenimenti i due di cui sopra, ossia il 'Donald' ed il 'Bolso', giunti alla fine delle loro 'brillanti' carriere di 'esseri umani', furono chiamati a render conto al K.u.K quartier generale di 'Dio', quest'ultimo in divisa da 'Generale a quattro stellette' ...
Per primo fu sentito l'Americano.
Cosa hai fatto, nelle tua vita?
Signor Generale, lo sa: l'Accademia Militare, poi il Presidente degli Stati Uniti ...
Nient'altro?
Ah si', Signor Generale: ho fatto anche il ricco, ma molto ricco!
Certo: truffando, rubando, evadendo il fisco e facendo tutto tranne che la persona onesta!
Ma Signor Generale, è lei che mi ha programmato cosi': la colpa è anche sua!
Tu parli di colpe per scaricarmi addosso le tue responsabilità. Anch'io ho le mie, ma non le scarico su di te. Io ti ho programmato 'umano', e tu mi ricompari davanti da bestia! 
Pertanto la TUA missione umana è stata un fallimento regressivo totale. Devi ripetere la prova. E visto che bestia sei, come bestia devi ripartire. Che ne pensi del lombrico? E' una creatura molto semplice ed utile: tutto quello che mangia lo scarica come nutrimento per le piante dell'orto: mi sembra un buon punto per ritentare di diventare 'umano'.
The Donald tacque.
E tu?
Io, Signor Generale, ho fatto le stesse cose, ma soprattutto il leccaculo di Donald ...
Nient'altro?
Silenzio.
Benissimo: vuol dire che nella prossima vita ripartirai da quello che sai già fare! Che ne dici, leccare il culo di un lombrico può andare bene?
Tacquero entrambi.
Su, coraggio, concluse il 'Generale a quattro stellette': solo qualche milione di anni, e vedrete che alla fine qualcosa di buono, a livello di nuovi esseri umani, lo combinerete!
Abtreten!

(Nel linguaggio militare del 'Kaiser und Koeniger' Imperialregio Esercito Austro-Ungarico, l'espressione 'abtreten' significava qualcosa di simile al nostro 'rompete le righe!').

sabato 30 maggio 2020

martedì 26 maggio 2020

Esperienze nell'orto ai tempi del coronavirus -4) 'Medico cura te stesso'

E' vero! Diceva bene il figlio del falegname (e figlio di Dio come chiunque viva in armonia con l'Universo): un medico che non sa curare se stesso, ossia non conosce le cause del suo star male e tanto meno non ha capito che, facendo contro la natura delle cose, la terapia finisce per essere solo dannosa, anche se temporaneamente efficace sul 'sintomo'; un tal medico non può liquidare i problemi altrui scrivendo su una ricetta qualche nome commerciale di sostanze più o meno tossiche, e tutte 'anti' qualcosa di buono, ossia contro la forza vitale stessa di un essere umano ...
Allo stesso modo: una pianta talmente artificiale da esser preda di qualunque assalto da parte del microcosmo che la circonda, finendo per soccombere rapidamente, non può dare alcuna garanzia di esser capace di 'curare' i problemi altrui.
I saggi contadini di un tempo che fu (ma che è e sarà per sempre), sapevano scegliere le 'erbacce' più rigogliose, verdi, sane, immuni da malattie come 'medici' e medicine per le piante dell'orto che erano state infiacchite da un sistema innaturale di coltivazione ...
In cinquanta e più anni di esperienza medica e botanica, andando alla ricerca di rimedi naturali specifici per questo o quel problema di salute umana, ho capito una cosa fondamentale: le piante spontanee, in generale, sono complementari alla biologia degli esseri a sangue caldo, e le migliori, selezionate da millenni di osservazioni empiriche, hanno tutte il potere di depurare l'organismo dall'eccesso di tossine prodotte da uno stile di vita che, col passar del tempo, è divenuto sempre più artificiale, ossia innaturale.
Il mio pomodoro, in orto, è l'analogo, in campo vegetale, dell'essere umano in 'sofferenza' (e dei suoi animali domestici che condividono il suo stile di vita!). Ciò che è in grado di depurare l'uomo, altrettanto bene può fare anche con le nostre super artificiali e speciose piante dell'orto!
La regina delle erbe salutari, da millenni nota e usatissima, è l'ortica! Un centrifugato di ortiche è di un verde intenso che 'abbaglia': indice di buona salute! La clorofilla è il pigmento vegetale analogo della emoglobina, ma molto più evoluto. Non si limita a trasportare ossigeno, ma ha la capacità di trasformare la luce in sostanze nutritive! Per questo un macerato d'ortica è il rimedio migliore per curare i problemi di salute delle piante ed insieme per fornire la quintessenza nutritiva al terreno stesso. Meraviglioso! 
L'Ortica, nei climi dell'emisfero nord, si trova un po' ovunque. Specie in ambienti freschi ed umidi (ha un gran bisogno di acqua!), e ricchi di sostanze azotate a base di urea. E questo elemento, per millenni, è stato garantito dallo scambio fra le sostanze di rifiuto degli animali domestici (feci ma soprattutto urina), ed il terreno in cui soggiornavano più a lungo. 
L'urina, a sua volta, è tossica per la gran parte delle altre piante, e pertanto l'ortica non ha rivali sui terreni con abbondanti derivati azotati dell'urea. Ed anche quando gli animali han smesso di pascolare e riposare liberi e a loro piacere, il terreno conserva a lungo i caratteri specifici che garantiscono la vegetazione lussureggiante delle ortiche. Dove ci sono molte ortiche, quasi sempre, in passato, questi erano anche i luoghi dove si raccoglievano molti animali ...
L'urtica quasi non ha rivali, in natura: compie perfettamente il suo ciclo vitale, alla fine del quale restituisce al terreno gli stessi principi (acido urico ricco d'azoto), e tutta una serie di sali minerali, che rigenerano il tutto.
Per questo è bene non estirpare la pianta con le radici, e non raccoglierla tutta nello stesso posto.
Rispetto all'Aquiseto, pianta arcaica, ed all'Artemisia, pianta moderna, l'Ortica è una via di mezzo, ideale quindi per la nostra era attuale.
L'Equiseto, più raro in natura, invece, appartiene ad un'era antichissima: 400 milioni di anni fa, quando era la pianta dominante delle terre emerse ed i dinosauri non erano ancora comparsi ...
La sua saggezza è globale, ma la sua specialità consiste nell'accumulo di sali minerali. E' ricchissimo di silicio, elemento fondamentale per la mineralizzazione degli organi di sostegno della pianta, e di tutti gli altri minerali, fra cui l'indispensabile potassio, per la crescita vigorosa di tutta la pianta, e gli oligo elementi che garantiscono il buon funzionamento dei sistemi enzimatici. Invece ha poca clorofilla ...
Due parole, infine, sull'Artemisia.
E' una pianta pioniera, che si adatta bene alle terre ancor povere di humus. Resiste egregiamente anche nelle condizioni peggiori: i bordi delle strade intasati dagli scarichi dei carburanti; deve possedere poderosi sistemi di depurazione e neutralizzazione dei metalli pesanti, come il piombo! Essendo una delle ultime a comparire, ha condiviso condizioni generali, ossia climatiche ed ambientali, che son anche quelle attuali. La sua specifica capacità è quella di resistere a tutto: virus, batteri, protozoi, insetti, muffe funghi, parassiti (incluse cimici, zecche, pidocchi), e perfino vermi.
E' la singola pianta con il più largo spettro d'azione in natura!
Di tutte e tre ne ho parlato molto, in questo blog (che continua imperterrito a circolare senza annunci pubblicitari e senza nessun calcolo economico da parte mia ...) 
Se volete, potete ricercare nell'apposto piccolo riquadro con la simbolica lente d'ingrandimento le voci specifiche.
Un composto delle tre erbe insieme ritengo che sia l'ideale per curare i problemi delle piante artificiali che oggi usiamo abitualmente come cibo, inclusi gli alberi da frutta e gli olivi malati di disseccamento rapido.

In pratica, in un annaffiatoio metto due buone manciate di ortica secca, o tre di fresca, ud una manciata sia di artemisia che di equiseto secchi: altrimenti due manciate delle stesse piante fresche.
Riempio con dieci litri d'acqua, e metto al sole. In tre giorni fermenta. Verso mezzo contenuto nel terreno, un po' lontano dalle piante, sia dell'orto che del giardino, perché l'irrorazione diretta è troppo forte ... Torno a riempire l'annaffiatoio e dopo due giorni ripeto annaffiando ancora con mezzo contenuto il terreno attorno alla base delle piante. Ripristino il volume ancora una volta, e questa volta irroro tutta la pianta. Il residuo di erbe, una volta asciugato, lo spargo come fertilizzante, ed il ciclo è completo! 

Un malato, soprattutto se è grave, richiede un bravo medico, che abbia capito la natura dei problemi del paziente nel loro insieme e nel loro rapporto con l'ambiente. Ortica, Artemisia ed Equiseto, piante sanissime, frugali, longeve perfettamente 'felici' di esistere, rispondono in pieno al detto di Gesù, con cui ho iniziato: il miglior medico è quello che non si ammala, o se si ammala è capace di guarire se stesso! Se no, che medico è? 

Qui sotto trascrivo la formula di struttura della clorofilla perché racchiude in sè qualcosa di magico: è il pigmento che più d'ogni altro ha consentito il successo ed il diffondersi della vita nel nostro 'verde' pianeta! Sono cinque atomi in varie proporzioni: Carbonio, Idrogeno, Ossigeno Azoto e Magnesio. Quest'ultimo, in minime dosi, è l'elemento essenziale! 
                            C55H72O5N4Mg
 Il verde, in pratica, è Clorofilla!

lunedì 25 maggio 2020

Esperienze nell'orto ai tempi del coronavirus -3) Quando le piante si guariscono fra loro ...

La Vita, sul nostro pianeta comune, può vantare un magnifico primato: la longevità! Infatti è presente da circa tre miliardi d'anni!
L'uomo, invece, da circa due milioni d'anni ... Ma siamo ottimisti, diciamo forse anche tre! Ciò significa che prima della comparsa dell'uomo il 'fenomeno' Vita ha accumulato un'esperienza  mille volte più lunga di quella della specie umana.
Per chi sa osservare almeno un po' la realtà con un'ottica globale, ciò significa due cose: che rispetto alla saggezza della vita planetaria la specie umana deve ancora imparare a dire bbbbabbo e mmmamma (o ppppappa!); e ci sono vistose evidenze che la stessa specie umana sia in fase di 'decadenza' da parecchie migliaia d'anni. In altre parole, rispetto alla Natura, stiamo disimparando e diventando sempre più stupidi, fino all'attuale autolesionismo catastrofico e preoccupante ...
La seconda cosa è che la Vita stessa, nelle sue variegate componenti, è stata preparata alla perfezione per fornire all'ultimo arrivato, cioè noi stessi, tutto ciò di cui necessitiamo: aria, acqua, cibo, materie prime e materie biologicamente elaborate, ossia perfettamente idonee a coprire ogni necessità umana essenziale ed esistenziale: dalla energia pulita, infinita e gratuita, alla farmacia che previene, arricchisce, stimola, cura e soprattutto, non va in senso contrario alla 'fisiologia' degli esseri umani.
Ma l'uomo, sporcato fino alla punta dei capelli da una folle avidità di 'potere' e da calcoli 'opportunistici', ossia del tutto inopportuni, sta compiendo un capolavoro di idiozia: la denigrazione totale, sistematica, pseudoscientifica, arrogante ed assurda del valore intrinseco, ossia dell'enorme saggezza interiore della Vita stessa del pianeta, in tutte e tre le sue componenti essenziali: saggezza minerale, vegetale ed animale!
Di fronte alla arrogante follia 'illuminista' che ha deificato la meschinità egoista di questa scimmia in regressione totale e che si è autodefinita homo sapiens: regressione sia morale che materiale, e davanti alla  continua esaltazione dei presunti 'poteri sublimi' di una presunta superiore intelligenza, il tutto sostenuto da una martellante 'propaganda' ubiquitaria, dalla storiografia alle varie 'scienze' perfette, ossia quelle di regime che non ammettono dubbi o contraddizioni'; di fronte a tanta follia, i cui catastrofici effetti sono sotto gli occhi di tutti, i cervelli umani accettano di andare al macero passando per il tritacarne del 'potere' in tutte le sue salse: politica, economica, finanziaria e 'culturale'! 

Di fronte a tanta desolazione, il piccolo pezzo di terra in cui sto coltivando un orticello, sprizza saggezza e salute da ogni fenomeno visibile ed invisibile, sia superficiale che sotterraneo.
Oggi parlo dei poteri curativi globali di tre piante, specializzate nel mantenimento di un equilibrio biologico ideale fra le altre piante spontanee e, per quel che mi riguarda, anche nei confronti delle speciose 'intruse', tutta apparenza ma poca sostanza, delle quali è emblematico il pomodoro che dovrebbe produrre frutti di un kilogrammo, di cui parlavo ieri e l'altro ieri.
Le tre piante che ho scelto a questo scopo sono l'ortica, l'artemisia e l'equiseto. E le ho scelte per tre criteri: la millenaria esperienza umana con l'ortica, nel campo della fitoterapia agreste; le nuove conoscenze acquisite a livello scientifico sui mirabili effetti terapeutici 'globali' dell'artemisia (cura egregiamente le patologie virali batteriche, fungine, protozoarie, da insetti e da parassiti intestinali  sia delle piante che dell'uomo!); e per la eccezionale ricchezza in sali minerali dell'equiseto, particolarmente silicio, ma anche tutto il resto, indispensabili per restituire al terreno la giusta miscela di minerali ed oligo elementi. 
Per quanto riguarda l'ortica segnalo solo la abbondante presenza di azoto che la rende un utilissimo concime, dopo aver funzionato egregiamente da regolatore dello sviluppo di batteri e muffe tossiche.
In natura tutte e tre queste piante godono di ottima salute, pur crescendo anche nei posti più inquinati. Inoltre sono eccezionalmente prolifiche e longeve; e se talvolta vediamo le foglie delle ortiche tutte bucherellate, ciò dipende dal fatto che gli stessi insetti vanno a curarsi con i suoi succhi dai loro problemi di salute ...
Vi lascio uno spazio di riflessione, e spero di ammirazione e gratitudine, prima di concludere, domani, descrivendo un modo semplice per preparare un macerato 'globale' con una miscela di quelle che ci ostiniamo ancora a chiamare 'malerbe' ...


 Ortica ...

 Artemisia ...

 Ed Equiseto












E questi sono alcuni risultati ...


 Zucchine in fiore

 La carciofaia

 Il pomodoro che dovrebbe diventare 'da kilo'

 I fagiolini

 Le spinaci


domenica 24 maggio 2020

Esperienze nell'orto ai tempi del coronavirus -2) La condivisione fa la forza

L'intervento dell'uomo nella selezione del mondo vegetale a suo 'vantaggio', ha creato nuovi e grossi problemi ...
Raramente questo intervento è stato in armonia con le leggi di natura. Spesso, invece, e fin troppo, è stato rivolto ad esaltare alcuni caratteri, primo fra tutti l'apparenza, a danno di tutto il resto.
Non possiamo pretendere che una pianta di pomodoro, tramite centinaia di ibridazioni artificiali, arrivi a produrre pomodori da un chilo mantenendo integro il suo sistema vitale globale!
Infatti, per produrre la speciosità tanto desiderata a scopo commerciale, quella pianta, mostro innaturale, ha bisogno di una infinita serie di interventi per mantenerla in vita: da concimazioni estreme, a ripulitura totale del terreno da qualunque altra specie, per poi giungere a continue irrorazioni con metalli pesanti (rame per primo) che ne garantiscano la sopravvivenza dall'attacco di funghi e batteri, ammesso che prima il terreno stesso non sia stato 'ucciso' dagli erbicidi, rivoltato in profondità, sotterrando lo strato fertile e portando in superficie quello sterile, che doveva stare in profondità ed essere usato per la riserva minerale dalle radici più profonde ...
Ed ancora: interventi chimici che livellino aspetto, peso e colore dei frutti secondo standards commerciali, producendo frutti immaturi ma all'apparenza super pigmentati, senza gusto e con caratteri nutritivi e vitaminici estremamente scadenti.
Qui non è più il caso di dire che anche l'occhio vuole la sua parte, ma che l'occhio stesso diventa asso pigliatutto.
In altre parole, il calcolo ha fatto si' che una pianta rispecchiasse le stesse attitudini scadenti della nuova umanità 'uniformata': l'apparenza a danno dell'essenza! Olfatto, gusto, assorbimento, digestione e vantaggio per l'intero organismo del 'consumatore' diventano irrilevanti: ciò che conta è 'apparire per vendere'!
Nulla in Natura avviene in base a calcolati interessi di profitto e di vantaggio solo individuale. Tutto avviene in base alla legge della condivisione e per il benessere di tutti.
Il mondo sotterraneo, che circonda le radici dei vari organismi è un grandioso circolo di informazioni e scambi reciproci per l'affermazione della vita di ciascuno: lo stadio finale adattativo, in botanica, è chiamato 'climax'. Superata la fase delle piante pioniere, in ogni nicchia ecologica si stabilizzeranno le forme di vita più adatte a quel clima, alla tipologia del suolo, ai sui componenti nutritivi; e questa fase, a sua volta, non è statica, ma in lento, continuo adattamento alle nuove condizioni ambientali dell'ecosistema ...
Allora come fare? L'unico modo è bilanciare il nostro intervento in base alle leggi della natura, assecondandole il più possibile, a meno che non ridiventiamo mangiatori erranti di erbe selvatiche.
Quindi: basta arature profonde, estirpazioni violente e distruzione chimica di tutto quello che non ci fa comodo.
La biodiversità controllata, ma non sovvertita o distrutta, è la garanzia fondamentale per il riadattamento dell'intruso artificiale (il pomodoro biologicamente modificato, ad esempio), alla natura delle cose. Deve convivere con una serie di macro e micro bionti, regolati quel minimo che basti a non farlo soffocare. La presenza di batteri, funghi, proto e metazoi, apparati radicali sinergici, in perenne scambio di informazioni nutrizionali, manterrà il terreno soffice, arieggiato, pullulante di vita. E quello che un organismo scarta diviene cibo per l'altro.
La vita, anche quella 'artificiale', si basa sul compromesso, la condivisione, la ricchezza comune, lo scambio continuo di informazioni vitali fra la pianta intrusa e tutto ciò che la circonda, finché questa, automaticamente, ridurrà alcuni dei caratteri speciosi del tutto inutili, acquistando nuovamente un valore biologico e nutritivo completo e necessario per l'unico scopo che le darebbe ragione di esistere: il bene comune, senza rinunciare a quello del consumatore finale ...
Sto cercando man mano nuovi compromessi: ad esempio quello di lasciar crescere una piccola bordura di pianticelle selvatiche, tenuta sotto controllo, attorno ed in mezzo alle piante introdotte a scopo produttivo. Inoltre riciclo tutto senza buttare via niente, neanche un filo d'erba secca, sempre buona a pacciamare il terreno alla base del mio pomodoro: non più un 'clandestino' mostro di apparenza, ma un verdissimo, pulsante organismo vivente che si è riappropriato di molte delle sue prerogative naturali.
E per oggi, quinto mese della nuova era del nuovo Coronavirus, mi fermo qui ...


 Il 'clandestino' si sta integrando ...

 L'orletto di erbe spontanee attorno a spinaci fagiolini e peperoncini

 Lo stesso orletto fra prezzemolo, porri e spinaci



venerdì 22 maggio 2020

Esperienze nell'orto ai tempi del coronavirus -1) Cosa significa 'biodinamico'...

Biodinamico, letteralmente significa ciò che è conforme alla 'dinamica biologica', ossia alla 'forza' (dinamis) della vita (bios).
Non nasce quindi da astratte teorie agronomiche 'scientifiche', ma dall'osservazione attenta e rispettosa della stesse leggi di natura che regolano i rapporti fra gli esseri viventi tutti.
Un gravissimo malinteso, per nulla imputabile a Darwin, e cioè che il 'successo' della specie nasca dalla 'sopraffazione' del più 'debole' da parte del 'più forte', è stato catastrofico a tutti i livelli, ed è stato calcolatamente messo alla base delle aberrazioni teoriche dei vari tipi di razzismo, di colonialismo, di suprematismo, eccetera.
Partendo da un presupposto errato, per una grave incapacità di osservazione della realtà stessa e dei principi naturali che ne sono alla base, e stravolgendo il tutto per asservirlo ai calcoli farneticanti di certuni aspiranti al successo ed alla egemonia sugli altri, a cominciare da quel fasullo 'vince il migliore', è bene chiarire subito che, in Natura nessuno è migliore o peggiore, e nessuno 'vince', specie con la sopraffazione sugli altri, come nessuno e niente soccombe. Ma tutto e tutti sono indispensabili al buon andamento delle cose e, in definitiva, al successo della vita. 
In natura non esistono gerarchie, egemonie, autarchie e 'leadership'. La vita si basa su alcuni semplici principi: la necessità di tutto, l'interdipendenza, la consociazione e la condivisione universale: in altre parole, l'umiltà collaborativa.
Il contrario è barbarie, dissoluzione, violenza, polverizzazione di ogni 'struttura' necessaria alla prosecuzione ed al successo della vita. In una parola, questa cultura falsa ed arrogante, alla lunga diventa una cultura di 'morte da dissociazione'. 
Sarebbe il trionfo del secondo principio della termodinamica, se lo stesso non fosse del tutto fasullo fuori da certe gabbie spazio-temporali artificialmente imposte dalla 'scienza della distruzione' a rinnegare le stesse leggi naturali alla base del fenomeno 'Vita'.
L'uomo non può arrogarsi la presunzione di decidere cosa sia utile e cosa inutile, cosa buono e cosa cattivo, perché ogni volta lo fa solo in base a calcoli meschini di tornaconto privato ...
Sapete la storia della guerra dei passeri? Non è una storiella, ma verità storica passata sotto silenzio, anche fuori dall'impero comunista creato da Mao Tse Dong: il 'grande timoniere' ...
In poche parole, osservando i passeri che beccavano granaglie nei campi, calcolando il numero di grani ingurgitati ogni giorno dai volatili, moltiplicato per il probabile numero di uccellini cinesi (svariati miliardi), e delle tonnellate di riso annualmente sottratte agli usi 'umani' giunse alla conclusione che ... era colpa dei passeri se il grande balzo agricolo del paese tardava a realizzarsi.
Agi' in conseguenza, dichiarando una guerra senza quartiere ai passeri (e simili), combattuta usando come schiavi le centinaia di milioni di agricoltori del paese: il rischio, per i meno attivi, era come al solito la pena di morte. 
In pratica centinaia di milioni di persone dovevano allontanare il becco dei passeri dalle granaglie, terrorizzandoli con indiavolati frastuoni, catturandoli ed eliminandoli in tutti i modi possibili.
Un anno dopo la guerra dei passeri era vinta del tutto, e la guerra per il riso persa completamente: una 'Caporetto' del riso su scala semi continentale.
Oltre che aver avvelenato i terreni per sterminare i passeri, lo squilibrio ecologico fu catastrofico: senza più competitori una miriade di insetti, che gli stessi passeri regolavano demograficamente, letteralmente esplose, divorando quasi per intero il raccolto del riso.
Purtroppo nessun cortigiano del celeste impero di mezzo, ridipinto di rosso, ebbe il coraggio di dichiarare che Mao, oltre che un criminale galattico, era pure un cretino cosmico! 
Il dittatore impedì' che la cosa fosse divulgata e bisognò attendere la morte del tiranno affinché altri un, po' meno tiranni, rimediassero al misfatto ...
Heil Mao!, verrebbe da aggiungere, per concludere.
Cosa c'entri tutto questo con il mio piccolo orto (25 metri quadri), grazie al quale sto cercando di imparare cosa significhi 'biodinamicità', naturalezza, artificialità e legge di natura, e come queste componenti possano consociarsi fra loro per ripristinare un certo grado di integrazione collaborativa, lo dirò prossimamente.
Intanto inserisco qualche foto del piccolo orto, inondato dalla luce radiosa di questa mattina, nella quale alcuni dettagli già sono indicativi dei primi risultati delle mie osservazioni 'sul campo'
Anzi: sul campicello!


L'angolo dei peperoncini piccanti

 E quello dei peperoni dolci e delle aromatiche, con unna pianta di pomodoro

 Le 'erbacce' in eccesso che uso per far humus e pacciamare le piante 'artificiali'

 L'angolo dei fagiolini

 Una visione parziale d'insieme

martedì 19 maggio 2020

Il signor Trump dice che ne sta prendendo una compressa al giorno ...

A fronte di zero esperienze scientifiche che ne abbiano dimostrato un sicuro effetto sul Coronavirus, questi son gli 'altri effetti', questi ben documentati, del farmaco in questione: la idrossiclorochina, in commercio con il nome di 'Plaquenil'

"Come tutti i medicinali, anche questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Raramente sono stati segnalati casi di depressione midollare. Sono state riportate affezioni ematologiche quali anemia, anemia aplastica, agranulocitosi, leucopenia e trombocitopenia. Emolisi in soggetti con deficit di G6P-DH.
Disturbi del sistema immunitario
Sono stati riportati casi di orticaria, angioedema e broncospasmo.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Anoressia. L'idrossiclorochina può aggravare la porfiria.
Disturbi psichiatrici
Irritabilità, nervosismo, instabilità emotiva, incubi psicosi, tendenze suicide.
Patologie del sistema nervoso
Con questa classe di farmaci sono stati riportati cefalea, capogiri, nistagmo, sordità nervosa, convulsioni e atassia.
Patologie dell'occhio
Raramente sono state riportate retinopatia, con modifiche della pigmentazione e difetti del campo visivo. Nella sua forma iniziale, la retinopatia sembra reversibile con l'interruzione della terapia con idrossiclorochina. Se ha la possibilità di svilupparsi, il rischio di progressione è possibile, anche dopo la fine del trattamento. Sono stati segnalati casi di maculopatie e degenerazione maculare che possono essere irreversibili. I pazienti con modifiche a livello della retina possono essere inizialmente asintomatici, o possono avere visione scotomatosa con anello paracentrale e pericentrale, scotomi temporali ed alterata percezione del colore.
Sono state segnalate modifiche corneali che comprendono edema e opacità, che possono essere o asintomatiche o possono causare disturbi come aloni, offuscamento della vista o fotofobia. Questi segni e sintomi possono essere transitori o reversibili dopo l'interruzione del trattamento.
Può anche presentarsi offuscamento della vista, dovuto a disturbi dell'accomodamento, che sono dose dipendenti e reversibili.
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Vertigini, tinnito, perdita dell'udito.
Patologie cardiache
Raramente è stata riscontrata cardiomiopatia. Si deve sospettare l'esistenza di effetti da tossicità cronica quando si evidenziano disordini di conduzione (blocco di branca/blocco atrio-ventricolare) così come ipertrofia biventricolare. La sospensione del trattamento può portare a guarigione.
Patologie gastrointestinali
Si possono verificare disturbi gastrointestinali quali nausea, diarrea, dolori addominali e raramente vomito. Questi sintomi si risolvono rapidamente riducendo la dose o interrompendo il trattamento.
Patologie epatobiliari
Sono stati segnalati casi isolati di anomalie nei test di funzionalità epatica e sono stati pubblicati pochi casi di collasso epatico fulminante.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Talvolta si verificano rash cutanei; pigmentazione della cute e delle mucose, prurito, incanutimento dei capelli, alopecia. Tali effetti si risolvono prontamente interrompendo il trattamento.
Sono state segnalate eruzioni cutanee (urticarioidi, morbilliformi, lichenoidi, maculo papulari, porpora, eritema circinato centrifugo) eruzioni bollose compresi casi molto rari di eritema multiforme e di sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, fotosensibilità e dermatite esfoliativa. Casi molto rari di esantema acuto pustoloso generalizzato da distinguere dalla psoriasi anche se l'idrossiclorochina può aggravare attacchi di psoriasi. Contemporaneamente si può avere febbre e iperleucocitosi. La prognosi è generalmente favorevole dopo sospensione del trattamento.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Sono state riscontrate miopatia muscoloscheletrica o neuromiopatie che portano a progressiva debolezza e atrofia dei gruppi muscolari prossimali. La miopatia può essere reversibile dopo sospensione del trattamento, ma la guarigione può richiedere molti mesi. Sono stati osservati disturbi minori del sensorio, depressione dei riflessi tendinei e conduzione nervosa anomala.
Altri effetti: Perdita di peso, stanchezza, psoriasi non sensibile alla luce" . (Dal foglietto illustrativo del farmaco)

Se fossi 'cattivo' gli consiglierei di smettere, ma se fossi 'buono', gli proporrei di continuare ....
Per il 'bene' dell'umanità!
Giuseppe, cosa fai, stai augurando la morte a qualcuno?
Ma Signore, io pensavo solo che la pastiglietta in questione potesse salvarlo dal covid ...
Taci, ipocrita!



domenica 17 maggio 2020

Georges Pretre nell'era del ' Covid': una valida alternativa in musica alla varechina di Trump ...


Questa musica, col perenne sorriso di quel 'vecchietto' che la conduce, anima e cuore, con l'essenza migliore di se stesso, trovo che sia un'eccellente terapia, anche se non l'unica, per guarire dal 'coronavirus', ossia dalla paura dello stesso, vera causa della sua tossicità indotta dall'uomo e sull'uomo. 
Molto, ma molto meglio che iniettarsi varechina in vena, come suggerisce Trump ... (o finire in una struttura 'Covid' della Lombardia ...)

Ma due paroline su Georges Pretre le voglio ancora spendere, e vorrei che fossero fra le meglio spese nella mia vecchiaia che, in qualche modo, grazie anche a lui, sta scivolando pian piano in una, come dire, fiorente giovinezza con note di gaiezza fanciullesca ... Ho detto troppo o troppo poco?
Pretre è una lezione: è il vecchio saggio del villaggio che ha saputo pescare, nel profondo mare della vita, il meglio di sè e dell'universo che tutti ci circonda con un corale abbraccio, in una continuità creativa divertita e stracolma di gioioso stupore. Ogni poro della sua pelle traspira, a quel punto, abbondanza di cuore, equilibrio di spirito e libertà di mente ... 
Nella vita si può 'invecchiare' solo sopravvivendo al proprio ego, sempre più imprigionato nel vegetare o, all'opposto, conoscere l'infinita bellezza del tutto in un perenne rinnovamento di vitalità e di amore creativo.
E lasciate pure che gli invidiosi mediocri critichino: i Salieri non sono solo specifici dell'epoca di Mozart. E Salieri stesso, tutto sommato, era un invidioso ... intelligente! Insomma, un invidioso di buon gusto e di raffinata sensibilità.
Ma oggi non solo di 'Mozart' non se ne vedono più, ma purtroppo nemmeno di Salieri ...
Godetevi dunque anche questo Pretre 'viennese': è un'occasione speciale della vostra vita. E capirete molte cose: anche su certi miti creati intorno al 'Coronavirus' da gente di scadente mediocrità alla frenetica ricerca di appariscenza!
E chi vuol capire capisca ...
Buon ascolto!   

giovedì 14 maggio 2020

La nuova foglia di fico: son bastati due mesi ...

Ormai sono il nuovo 'status symbol': la nuova bianca 'Mercedes' appiccicata al viso: specie quella griffata ...
Infatti quella nera, ottimo colore quaresimale, vale il triplo di quella azzurrina: entrambe non proteggono un fico, ma vuoi mettere, essere 'à la page', o nella main stram. La nuova 'mutandina facciale', a differenza della invisibile consorella sottostante, che vienne cambiata di continuo, non si toglie mai! Soprattutto in auto da soli in strade deserte e soprattutto nei luoghi aperti, en plein air. Come se l'aria fosse la sorgente del contagio!
Ma basta entrare in un supermercato, oggetto di ogni umano desiderio, meta agognata per fare il pieno di superfluo (ho visto trenini di carrelli stracolmi, manovrati da una sola persona' avviati a far straripare le già ultra farcite dispense della casa!): qui ogni paura del contagio svanisce. Mani 'affamate' si contendono l'ultimo disinfettante (18 euri di acqua e varechina), incuranti di ogni pericolo: tutto 'pane' quotidiano per i neo psicologi delle psicosi compulsive di massa da paura del piccolo e dell' invisibile.
Ebbene, alle gentili signorine ambosex o anche trans o cis, come si vuole, dedico la seguente ...
E levate a mascherina! A mascherina gnor no' gnor no! Anche se lo vorrai, io non la leverò perchè ... La mascherina no, non la posso levar, non la posso levar!' ...
Con tutte le annesse strofette a base di 'cammesella, pantalone, mutandine' e quant'altro: ma 'la mascherina no, non la voglio levar, non la voglio levar!'


martedì 12 maggio 2020

Virus e biodiversità: la ricchezza della vita

La parte essenziale di un virus e quella di ogni forma vivente è la stessa: il 'genoma', ossia il codice genetico che contiene le informazioni essenziali al manifestarsi della vita ed alla sua perpetuazione in continuo cambiamento.
Ogni cellula vivente ha due tipi di codici: il DNA nel nucleo e lo RNA nel citoplasma: la parte della cellula che si trova fuori dal nucleo e che serve ad attuare le direttive del DNA che continuamente le arrivano, sotto forma di messaggio in codice. Il codice stesso è composto da quattro 'lettere' le quali, combinandosi in modo diverso fra loro, danno origine a quella serie di fenomeni praticamente infiniti che rendono possibile la manifestazione della vita biologica: dai batteri alle sequoie, alle balene, all'uomo ...
L'informazione non è unidirezionale, ma continuamente si arricchisce e diversifica grazie ad un processo diretto in senso centripeto: dall'ambiente esterno ai codici genetici cellulari.
Una parte fondamentale di questo processo, chiamato epigenetica, lo dobbiamo ai virus, che portano entrambi i messaggi genetici, in distinte categorie. Senza i virus la vita sarebbe impossibile, e cosi' senza i batteri, i protozoi e ... tutto il resto! 
Solo l'uomo, quando si mette 'al vertice della piramide' e si considera 'essenziale', in realtà è del tutto aleatorio, se non inutile o dannoso. Infatti l'uomo, ad oggi, è l'unica creatura della vita che presume di poter fare a meno delle regole indispensabili alla stessa. Se la cosa dovesse continuare, questo diretto discendente dei roditori, necessariamente, si estinguerà
C'è ancor oggi una forte resistenza ad ammetter questa bidirezionalità del processo, che eliminava in pratica il principio della necessità monocratico-dittatoriale (parlando secondo una certa visione delle cose cara a certi 'uomini'), secondo la quale 'uno' comanda e tutti gli altri obbediscono. I più accaniti sostenitori di questa visione 'monca', naturalmente, sono i regimi dittatoriali. Nella visione 'fascista' della realtà, il 'potere' centrale proviene da un certo 'Dio', che lo ... appalta a questo o quel dittatore. 
In campo Marxista il centralismo 'democratico' è, invece, tutto nelle mani dell'onnipotente compagno segretario, per delega totale e definitiva della farlocca rappresentanza popolare ... 
In campo liberista, invece, il padrone della stamperia dei 'soldi' si crede, a sua volta, il padrone del mondo, ma in modo un po' più articolato e complesso, che sfugge alla comprensione delle masse.
Ebbene: la Natura è infinitamente più saggia e totalmente immune dai dogmi taroccati cari ad una certa visione post illuminista delle cose umane.
Facciamo un brusco salto (apparente) e passiamo a parlare della ... patata!
" Sequenziare il DNA della patata è stato sorprendentemente complicato. In primo luogo è un genoma piuttosto grande: codifica infatti per 39.031 geni – contro i circa 23.000 del genoma umano. Inoltre, a differenza dell’uomo, ogni cellula di patata contiene quattro copie di ciascun cromosoma, non solo due. Ogni copia tende a essere piuttosto diversa dalla sorella, confondendo le acque quando si tratta di assemblare insieme il genoma – in pratica è come dover assemblare correttamente 4 puzzle solo leggermente diversi partendo dai pezzi mescolati. Per ottenere la sequenza i ricercatori hanno dovuto quindi trovare una varietà che avesse solo due copie di ciascun cromosoma, semplificando il lavoro – e poi hanno usato questa come guida per le normali varietà con quattro copie.
Nelle Ande ci sono tuttora migliaia di varietà naturali della pianta, quindi i difetti di un tipo sono bilanciati dai difetti di un altro, e la specie continua a incrociarsi ed esistere vigorosamente. Le varietà coltivate però non hanno la stessa biodiversità, e quindi tendono a essere tutte suscettibili nello stesso modo. Inoltre la fragilità del genoma spiega anche come mai sia notoriamente più difficile selezionare nuove varietà di patate rispetto a quelle di altre piante coltivate.
L’evento fondamentale di duplicazione della linea evolutiva della patata sembra essere avvenuto circa 67 milioni di anni fa – guarda caso, poco prima dell’estinzione dei dinosauri.
L’evoluzione della patata è però curiosa perché patate e pomodori, per esempio, sono diventate specie distinte circa 10 milioni di anni fa – eppure sono piante molto diverse: le patate, in particolare, sono le uniche della loro famiglia a produrre tuberi. Il genoma ha rivelato come i geni coinvolti nella formazione dei tuberi nelle radici siano gli stessi che controllano la formazione e lo sbocciare dei fiori, un esempio brillante di come l’evoluzione riutilizzi gli stessi “pezzi” per creare rapidamente funzionalità nuove.

Chiaramente, la speranza dei ricercatori è che questa messe di dati permetta finalmente di agire razionalmente per rendere la patata più resistente alle malattie, facilmente coltivabile e più ricca dal punto di vista nutritivo. Glenn Bryan, dello Scottish Crop Research Institute, ha dichiarato a Nature che “alla fine, quello che vogliamo è mettere queste informazioni in azione e generare nuove varietà."
(Da Nature 2011)

Questo articolo, pur rappresentando una visione 'scientista' ed antropocentrica delle cose, suo malgrado è alquanto illuminante.
Parla di patrimonio genetico 'doppio' rispetto a quello umano e punta tutto sulle ulteriori capacità di 'manipolazione scientifica' del genoma stesso, per i soliti calcoli che poi, ogni volta, si rivelano ... catastrofici.
Non dice nulla, invece, sulla origine della complessità del fenomeno genetico, che è comune anche a molte altre piante, e nulla dell'epigenesi, ossia sul flusso incessante di informazioni su cui si basa  e da cui è permeata ogni forma di vita. In sintesi non riesce a collegare patate, virus, sequoie, animali in un processo unitario ed interdipendente di respiro cosmico.
Ma accenna, per fortuna, quanto basta per farci capire una cosa fondamentale: la Vita, in tutte le sue manifestazioni, è pura saggezza in costante collegamento col tutto, mentre l'unico stupido rimane sempre e solo l'uomo!
Ma la vita è generosa: accetta tutto, anche gli stupidi, e lascia fare al tempo. Chi è troppo stupido per rimanere compatibile con la Vita stessa, si estinguerà da solo, per sovraccarico di presuntuosa ed insostenibile imbecillità recidiva ...




domenica 10 maggio 2020

La schiavitù che ci fa comodo: Il 'lavoro nero' ai tempi del Coronavirus

Fra il bandito Jeff Bezos ed il caporalato, in mezzo ci sono ... i 'grillini'. Sissignori, avete letto bene.
E ci stanno per due fondamentali motivi: un assoluto cinismo morale ed una smisurata sete di potere.
Compressi fra la possente macchina raccogli voti leghista ed il partito dei 'sinistri', e messi in un angolino dall'oculato 'Giusepi', capace di puttaneggiar con tutti pur di continuare a cavalcare l'onda del successo 'Coronavirale', un po' rassicurati da una parziale risalita della loro popolarità, con una visione delle cose basata tutta e solo sul calcolo clientelare, alla fine hanno gettato la maschera.
Se il PD ammicca al proprio elettorato tradizionale proponendo di regolarizzare il lavoro 'nero' dei campi, il finto 'grullo' di beppe grillo ha un lampo di genio: gettiamo l'amo nel pescoso mare del populismo xenofobo leghista! E qualcuno abboccherà.
Cosi', di fronte agli asparagi che marciscono sui campi assieme alla lattuga e presto a seguire, dalle pesche e dai pomodori, ecco lo slogan efficace: no alla regolarizzazione  degli irregolari!
Mandiamoci a lavorare i percettori del reddito di cittadinanza (si', a tre euro al giorno!). Ma come sarebbero belli, tanto per dar l'esempio, il grugno del grillo e la faccina azzimata del Gigino di Maio, coi capelli perfettamente ogni giorno ripassati al rasoio ed in punta di forbice, con la camicetta nuova e perfettamente stirata ogni mattina, col vestitino blu che non fa una grinza ...
Infatti non me li vedo affatto, i fruitori dei 'loro' 600 euro a chinar la schiena sulle zolle sotto la sorveglianza del negriero di turno, specie i mafiosi e liberi professionisti nullatenenti che ne godono!
I 'caporali', invece, lasciamoli vivere, che sono una delle cinghie di trasmissione del 'benessere' italiano anche in questi tempi di coronavirus. 
In fin dei conti, fra i vari Bezos, gli 'illuminati' imprenditori agricoli di Forlì e Livorno, gli imprenditori edilizi che tiran su palazzine con i materiali più scadenti, e grazie alla forza lavoro sottopagata di rumeni, marocchini e quant'altri, e via dicendo, alla fine il pane quotidiano, garantito dai loro stipendi sui 15(mila) euro al mese, continuerà a venirci fuori ...
E lasciamo perdere se alla 'mirabile' Bellanova interessano i voti di una certa sinistra, e non i 'negher' che cavan patate ...
Se veramente a tutti costoro interessassero veramente i diritti umani, avrebbero da tempo approvato lo 'jus soli', ossia il diritto ad una Patria per chi nasce in Italia, ed avrebbero da un pezzo debellato il fenomeno parassitario del 'caporalato'. Ma avrebbero perso tutti un sacco di voti a vantaggio della 'Liga'.
Si: cane non mangia cane! I veri 'caporali', infatti, sono prima di tutto loro. Ossia tutti i 'lorsignorini' anche onorevoli ...










venerdì 8 maggio 2020

giovedì 7 maggio 2020

Informazione: la base della vita universale -2 'Ho detto tutto ...'

La scienza 'ufficiale' (ma in questo caso sarebbe meglio chiamarla il 'caporale ' sottufficiale') pecca di semplicismo meccanicista tronfio di arrogante presunzione ...
'Mettiamo in un matraccio una serie di sostanze presenti al momento dell'origine della vita nel pianeta, ad esempio ossigeno, idrogeno, carbonio ed azoto. Agitiamo bene il tutto, sottoponiamolo ad una scarica elettrica e vedremo comparire le basi stesse della vita: i proto amminoacidi! Diamogli tempo, esponiamo il tutto al sole e poco per volta vedremo comparire macro aggregati degli stessi, sotto forma di 'strutture' biologiche: membrane in particolare. E lasciamo fare al tempo: vedremo comparire i primi microorganismi ed il DNA. E ... ho detto tutto! 
Oh mirabile 'mondo nuovo', neodarwinista, illuminista, scientista!
Un momento, un momento: contro ordine, compagni! Meglio pensare che i 'mattoncini della vita ci arrivano dallo spazio prefabbricati. Poi, una volta arrivati, casualmente si organizzano ad un livello 'superiore' e ... ho detto tutto! Nata vota ...
Si, ma il tempo, il caso e la successiva 'necessita' (alla Jacques Monod') spiegano benissimo il 'poco' che ancora conosciamo 'poco': ma ormai rimane solo qualche angolino buio da rischiarare con la fiaccola illuminista della Nuova Scienza Moderna!
Insomma: quando manca 'poco', ossia 'tutto' ancora da capire, basta invocare gli extra terrestri (sempre di moda), o l'intervento diretto di un 'triangolo occhiuto' con barba lunga e candidi, lunghi capelli, per spiegare il tutto. In questo secondo caso 'state contente umane genti al quia (ossia alla verità rivelata da santa romana chiesa), che, se possuto aveste saper tutto, mestier non era partorir Maria'! (Con san Giuseppe che tira un respiro di sollievo!).
Ma cosa sono azoto, ossigeno, carbonio, idrogeno e qualche oligo elemento? Cos'è una scarica elettrica, un fulmine: come si genera in natura, da cosa viene innescato, quali e quante 'informazioni' porta?
Quisquilie, bazzecole e ... Ho detto tutto!
E cosa sono gli extra terrestri , come hanno fatto a loro volta, cos'è la 'vita' (senza l'amore ...)?
E chi se ne frega: non mi serve mica per arrivare in cattedra!
Stiamocene buoni: la 'Scienza' o 'Dio' sanno bene quel che devono dire - o fare -!
Francamente se le cose stessero cosi', non sarebbe successo mai nulla di nulla. E lo stesso 'Dio' si crogiolerebbe in eterno al sole della propria onniscenza appagata e del tutto soddisfatta di sè ed in se stesso ...
Ma sto c... di apoptosi, di cui parlavo prima, solo per citare uno dei miliardi di fenomeni inerenti e necessari alla vita?
Quella, e tutto il resto, visto che non è brevettabile, te la puoi mettere ...
Basta cosi', grazie: fallo su di te.
E questa volta, ho detto veramente tutto!
'E questo fia suggel ch'ogni uomo sganni!'
Amen
(Un po' del resto, invece, alla prossima puntata ...)


Intanto la luna ...






mercoledì 6 maggio 2020

Informazione: la base della Vita universale -1 Apoptosi programmata

Il DNA è il grandioso direttore d'orchestra. Vi sono due tipi di DNA: quello che la scienza chiama 'utile', perché avvia la sintesi delle proteine, i mattoni strutturali del grande edificio, e quello che la stessa 'scienza', più interessata a brevettare che a capire, dichiara inutile o ridondante: il 98% circa ...
Ma andiamo con ordine ... 
Da una ventina d'anni coltivo pomodori ed osservo puntualmente una delle grandi manifestazioni di 'Intelligence' della pianta: la 'apoptosi programmata', ossia la morte decisa dalla stessa pianta di una parte dei suoi fiori: il peduncolo di alcuni fiori ingiallisce, il fiore si raggrinzisce, muore e cade; e questo per il 'bene' dell'intera pianta.
Infatti la produzione di fiori, soprattutto nella prima fase di sviluppo delle piantine, eccede di molto la capacità della pianta di farli maturare tutti. Se lo facesse, i troppi pomodorini sarebbero piccoli, si ammalerebbero facilmente e la pianta stessa, dissanguata, finirebbe per estinguersi ...
Fin qui l'osservazione scientifica. A me, invece, interessa poco il successivo passo: capire quale sarà la apotropina che produce il fenomeno, inclusa la sua struttura chimica, magari tridimensionale: questi sono i dettagli, a me interessa invece il progetto generale, ossia il perché avviene, oltre il come 'localistico': mi interessano il come ed il perché da un punto di vista di principio generale. 
In altre parole voglio capire, in base all'osservazione, la dinamica collettiva di base della pianta 'vivente' ed interagente con tutto l'ecosistema che la mantiene in vita.
Immagino, e sogno: si tratta di un sistema super intelligente e super informato su tutto, e son convinto che la centrale operativa stia collocata in quel 98% di genoma ritenuto 'superfluo' ...
In ogni istante circolano milioni e milioni di informazioni, collegate alla chimica, alla luce, alla temperatura, alla umidità del terreno, alla sua ricchezza in elementi nutritivi, alle miriadi di interazioni con l'intero ecosistema in cui la pianta stessa vive: batteri, protozoi, metazoi, sistema radicale intrecciato dalle altre piante presenti con la pianta in questione.
Se le condizioni sono scarse, una serie di fenomeni informatici portano le notizie essenziali al centro: la quantità e la qualità del nutrimento nel terreno, la temperatura, l'esposizione al sole, generatore di tutta l'energia metabolica della pianta, la quantità d'acqua disponibile ... Una serie di 'messaggeri intermedi', ossia di molecole specializzate, conducono in tempo reale milioni e milioni di informazioni ad ogni cellula, e all'interno di questa fino al suo DNA. 
Qui il messaggio viene decrittato, ed inserito in sintesi nel codice genetico, in una incessante 'epigenesi', ossia un arricchimento di 'intelligenza', senza la quale il DNA da solo non potrebbe decidere nulla. 
Ma una direzione 'centralizzata', di cui nulla sappiamo,  di tipo pre-cellulare o intercellulare decide quali informazioni siano essenziali, in un determinato momento, per orientare ogni singola cellula a funzionare in modo specifico ed in totale sinergia, pur nella sua unicità peculiare, con tutte le altre!
Cosi', se la situazione ambientale non è ideale, un certo numero di cellule, alla base del peduncolo di alcuni fiori, ricevono l'ordine di esprimere alcune sostanze capaci di decidere una sorta di 'suicidio collettivo, ma estremamente ben localizzato, che porta ai fenomeni, cui prima ho accennato, della apoptosi programmata.
Un sentimento di stupore: si',  di un grande stupore mi pervade, ed un grande rispetto per la meravigliosa intelligenza di una pianta di pomodori, e per la sua capacità di informare, orientandolo, al momento giusto e nel posto giusto, il comportamento più opportuno per la continuazione della vita dell'individuo ...
Ed ho parlato solo di 'apoptosi': una delle migliaia di funzioni 'informatiche', coordinate ed efficienti, oltre che necessarie, per la continuazione della vita ...
E noi, noi che dichiariamo la Natura 'stupida', perché produce tutto questo tramite (anche) quel 98% di DNA ritenuto inutile: avessimo, ah, si', avessimo almeno un po' dell'intelligenza di un ... pomodoro!
(Continua)


 Grappolo di fiori di pomodoro: quello in alto a destra ha iniziato l'apoptosi programmata: quel trattino giallognolo nel 'ginocchio' del peduncolo fiorale ...