I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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mercoledì 28 ottobre 2020

La potenza del respiro 'naturale' ...

Quello che si sa da sempre, ma che non vi dirà mai nessuno ...

Lo sapevate che una 'buona' respirazione, fatta inspirando lentamente e profondamente col naso, ed espirando attivamente, ossia con l'intervento del diaframma, soprattutto con la bocca, è fondamentale per prevenire le infezioni virali? Il naso è un meraviglioso sistema per filtrare l'aria inspirata, umidificarla, riscaldarla e catturare le particelle estranee, virus e batteri inclusi, da parte dei tessuti linfatici specializzati che si trovano nella parte più alta del palato, la faringe nasale. Infatti la superficie interna della mucosa nasale è enormemente sviluppata, grazie alla presenza di alcuni ossicini a forma di turbine, e di numerose conche e vallette situate nelle loro adiacenze. Qui il flusso d'aria 'laminare' che arriva dalle narici, rallenta e forma una serie di vortici e spirale, dando il tempo all'aria di umidificarsi, riscaldarsi ed essere filtrata. Le particelle più grossolane finiscono così per essere catturate dal muco nasale, al quale aderiscono facilmente Normalmente questo muco viene deglutito, e passa nelle vie digestive, ove l'acido dello stomaco provvede ad uccidere la gran parte dei germi patogeni. Gli sternuti, invece, sono dei poderosi colpi di cannone con i quali, grazie ad uno dei fondamentali riflessi automatici regalatici dalla saggezza della natura, il naso e tutte le vie aeree, fino agli alveoli polmonari profondi, vengono ripuliti a fondo. Per questo motivo sternutiamo molto quando stiamo raffreddandoci: espelliamo una enorme quantità di virus ed altri patogeni che stazionavano dentro le vie aeree! Quindi non trattenete o soffocate mai uno sternuto, perlomeno quando siete soli, perché così riusciamo ad espelle, fra l'altro, anche liquidi, cibo ed eventuali corpi estranei accidentalmente finiti nelle vie respiratorie! In presenza di terze persone, invece, per prima cosa giriamoci dalla parte opposta, e poi indirizziamo lo sternuto verso terra! Serve molto poco, invece, starnutire nel gomito, in direzione di altre persone: una gran parte delle goccioline nasali supererà facilmente l'ostacolo!
Termino con una curiosità. Il popolo Muisca delle ande Boiacensi (la regione dove si trova Bogotà, la capitale colombiana), ha chiamato At-man il principio creatore della vita, ed At-Choum il 'demiurgo' incaricato della creazione materiale delle cose. Ma At-man, figlio di Av-ma, presso gli indù era lo stesso principio creatore: in pratica le due parole esprimono il suono prodotto respirando (av-maaaa = inspiro ed espiro), ed At-ma è la respirazione in tre tempi: 'A', inspiro, 'T' l'apnea inspiratoria di 'concentrazione e condensazione', 'Ma' espirazione creativa e 'N' il suono 'silenzioso' che permane e permea l'universo. A questo punto serve che vi spieghi cos'è At-choum? E' il poderoso sternuto di quello che noi chiamiamo Big bang, e che ha dato origine al tutto. Interessante, vero?
Potenza del respiro 'naturale'!
Qui sotto: l'anatomia dell'interno del naso ed un osservatorio astronomico dei Muisca in Colombia




domenica 27 settembre 2020

Come topi liberi ...

Oggi, se non vi spiace, parliamo di 'coca'! ...
Come, se non ci dispiace? Anzi, ne siamo felicissimi!!! Pensa che io ho tutti gli album di Vasco e non manco mai ad un suo concerto!!!!!
Hmmm: non è in 'quel' senso che volevo parlarne ...

"... Restando sull’esempio della cocaina, che è una delle sostanze d’abuso più studiate, principalmente per via della sua popolarità: una ricerca in particolare, di Robinson e Kolb, ha dimostrato nel 2004 che tale droga agisce sui recettori del nucleus accumbens, una piccola area al centro del cervello responsabile (insieme ad altre) dell’elaborazione della sensazione di piacere, e del rinforzo dei comportamenti che portano ad ottenere piacere. L’azione della cocaina aumenta rapidamente il numero di recettori presenti intorno a questo nucleo, il che lo rende molto più sensibile. Come conseguenza, il desiderio di assumere la sostanza che produce uno stato di euforia aumenta enormemente. Ecco quindi spiegata l’influenza che la sostanza di abuso ha sulla parte biologica della motivazione: modificando la struttura stessa del cervello, modifica anche i bisogni che questo percepisce come fondamentali. Robinson e Kolb sono stati in grado di dimostrare che l’assunzione ripetuta di droghe riduce la naturale plasticità del cervello, il quale normalmente si modifica a seconda dell’input dell’ambiente allo scopo di ricevere nuove informazioni, punti di vista, opinioni. Con la riduzione della plasticità del cervello, questo avviene con molta più difficoltà. Di conseguenza le esperienze di vita perdono il significato che normalmente avrebbero, e la loro importanza viene percepita come sempre minore. Anche per questo motivo è facile che lunghi periodi di dipendenza portino a generare depressione e isolamento sociale.
Alla luce di questi dati, comunque, non bisogna farsi scoraggiare. E’ emerso, in diverse ricerche di cui la prima fu svolta da Bruce K. Alexander, che le condizione sociali di chi assume sostanze d’abuso possono avere una grande influenza sullo svilupparsi o meno della dipendenza. Alexander studiò il momento in cui la dipendenza nasce: presi due gruppi di topi, uno veniva posto in gabbie singole, dove i topi rimanevano quindi isolati, e l’altro veniva sistemato in un habitat condiviso e ricco di attrazioni. Per entrambi i gruppi erano stati allestiti due abbeveratoi: uno contenente acqua semplice, l’altro acqua con l’aggiunta di morfina. Risultò che i topi confinati nelle gabbie singole, ben presto si dedicavano unicamente all'assunzione della morfina, mentre i topi che potevano vivere in un ambiente ricco e stimolante la abbandonavano dopo averla assaggiata qualche volta. La socialità, quindi, è un potente antidoto allo sviluppo delle dipendenze, ed è di importanza capitale valorizzarla ed espanderla in ogni contesto."


Una prima considerazione: i topi sono molto più intelligenti di noi, (Vasco incluso), quando vivono la loro vita in modo 'naturale'. Ci assomigliano molto, invece, quando sono costretti a vivere isolati dai loro simili e, aggiungerei io, soprattutto da tutto il resto del sistema di rapporti ed inter-relazioni globali che chiamiamo Vita! Infatti, la cocaina, in sè, è sprovvista di effetti stupefacenti propri, ma si inserisce pesantemente nel sistema che regola la 'disponibilità' naturale di una delle tante sostanze prodotte dal nostro meraviglioso sistema nervoso e che che ci permettono di provare gioia di vivere: la Dopamina ...
Chiaro?
No!
Spiego meglio, o almeno ci provo. La 'coca' agisce bloccando il meccanismo che, fisiologicamente, limita la quantità di Dopamina resa disponibile dal sistema nervoso rispetto al fabbisogno 'ordinario', ritirando dal circolo quella in eccesso e accumulandola in cassette di sicurezza, dalle quali attingiamo di nuovo, allorché quella circolante viene eliminata naturalmente. E' un raffinatissimo sistema di produzione, liberazione in circolo, ricaptazione del 'surplus' in depositi naturali e degradazione ed eliminazione di quella 'naturalmente' necessaria a vivere bene ...
Insomma: la coca impedisce che il surplus finisca in depositi a cui attingere secondo i bisogni, con la conseguenza che la quota libera improvvisamente aumenta, producendo una violenta esplosione di sensazioni 'anche' piacevoli. Infatti la dopamina in eccesso produce anche agitazione, tremori, sudorazione, tachicardia e grosso stato ansioso ...
Cominciate a capire?
Hmmm: forse ...
Ma c'è ben altro!
Infatti, quando l'organismo si accorge che la quantità di dopamina aumenta, sfuggendo al controllo, fa una cosa semplicissima: smette di produrne!
Ma la cocaina introdotta artificialmente dall'esterno, per fortuna, non ha vita eterna: in poco tempo, infatti, moriremmo di infarto!
A quel punto, però, il fuoco di paglia artificiale del piacere, indotto dalla coca, si spegne di colpo, mentre il sistema nervoso resta invece a lungo inibito nella sua capacità di produrre le dosi 'fisiologiche' di dopamina di cui abbiamo bisogno. Ma i centri nervosi del piacere, rimasti improvvisamente a secco, comincia ad ululare per la 'fame' di nuova droga come lupi affamati, e allora...
E allora si telefona al pusher, ci si fa una nuova dose, e cosi' via, e si vive felici e contenti per sempre, o almeno finché c'è grana!
Col cazzo!
Infatti, ad ogni nuova assunzione il nostro organismo capisce che la coca è innaturale e pericolosa, e pertanto aumenta la velocità con cui la distrugge e limita i recettori delle cellule che le permettono di entrare dentro il nostro sistema nervoso ....
Oh, che peccato ...
Che fortuna, invece: mica scemo! Cosi' gli effetti tossici potenzialmente mortali su cuore e vasi vengono minimizzati ...
Appunto, ma resta l'astinenza dal piacere che la prima volta mi era tanto piaciuto, e che adesso, invece, diventa sempre minore ...
Bravo, cominci a capire: stai cominciando a pagare il vero prezzo della coca: la sua terribile crisi d'astinenza e la riduzione sempre maggiore del suo effetto desiderato: "bevi la coca (cola) che ti fa tanto bene" ... Scemi voi e criminale lui!
E allora?
Impara dai topi! Se non hai definitivamente distrutto, per l'uso e l'abuso della sostanza, i tuoi meccanismi naturali del piacere, e se non hai nemmeno i soldi di Vasco per pagarti le costosissime cliniche svizzere che in tre o quattro mesi ti aiutano a uscir fuori dal peggio, accetta la crisi temporanea e pian piano riscopri la bellezza della vita: la Vita non abbandona mai nessuno, e la grande Natura, nel suo insieme, è in grado di ridarti la gioia di vivere che, da perfetto 'cretino' avevi tutta riposta nell'espediente della polverina bianca!
Già vivere è faticoso, spesso durissimo, ma tutto sommato l'uomo ha sempre attinto alle sue naturali risorse interiori per farcela. Tornare a vivere, poi, dopo aver devastato la bella vigna del tuo universo naturale interiore, diventa enormemente difficile!
Ma quando riesci ad uscirne fuori, esplode la vera gioia, la gioia pura che non conosce limiti, e che consiste nel sentirti per sempre parte dell'infinito tutto che sta 'dentro' e 'fuori' di te: nessun uomo è un topo isolato in gabbia!
Si, vabbè, ma se provassi, tanto per non soffrire troppo, con un po' di marijuana o qualche pasticchetta di quelle che si vende in farmacia?
Per prima cosa fai come cazzo ti pare!
Ma prima prova almeno ad andare a cagare o, se non ce la fai, fatti un bel clistere, che starai immediatamente molto meglio.
Per seconda cosa, prova a fare come i ... topi 'liberi'!
Ma l'hai già detto!
Si', ma repetita juvant!

 

lunedì 24 agosto 2020

Riparliamo di Covid senza paura ...

A proposito di 'Covid': come mai tutta la 'Stampa', e dico tutta ma proprio proprio tutta, enfatizza le centinaia di contagi quotidiani, ormai sopra il migliaio, ma non il rapporto contagi/decessi? (Siamo nell'ordine della SARS di 12 anni fa: nettamente al di sotto dell'1%!)
Per una fondamentale ragione sottesa. Garantito ormai del tutto il 'bisness' delle mascherine, quello miliardario dei neo reparti covid semi vuoti o mai usati, nonché quello di guanti, camici usa e getta, disinfettanti a prezzi ipertrofici e quant'altro, rimane un grosso problema: che farne del Vaccino, quando sarà pronto? A quel punto, fra un anno, probabilmente non solo l'epidemia starà spegnendosi, ma i caratteri genetici del virus stesso non saranno più gli stessi. In altre parole, ci sarà una risposta immunitaria da vaccino verso un  virus ormai defunto, ma non verso il mutante.
La speranza, invece, è di riuscire a vendere comunque molte centinaia di milioni di vaccini nel mondo, con un bisness relativo di qualche decina o centinaio di ipotetici miliardi ...
Mi ha fatto tristemente sorridere la spiegazione (palesemente 'disinteressata'), che il basso numero 'attuale' di morti è da attribuire al caldo dell'estate ed alle migliori cure ed alla maggior efficienza dei reparti 'intensivi' (che sono invece, almeno per il momento, quasi del tutto vuoti): come se il virus, di fronte all'esibizione di tanta nuova 'efficienza tecnico-terapeutica' ed ai 40 gradi quotidiani, avesse preso paura e preventivamente capito di non farcela, rinunciando a priori alla sua 'potenziale' virulenza ...
Ma una parte della gente pare abboccare, eccome! Intanto un volontario del vaccino 'made in Italy' ancora del tutto sperimentale (un 'temerario' forse anche alquanto 'mercenario'), ha dichiarato: lo faccio perché credo nella 'scienza'!
Contento lui ...
Non sono per nulla un negazionista, ma le statistiche andrebbero prese in considerazione globalmente, per consentire un più ampio spettro di previsioni, pur privilegiando la doverosa prudenza. Ma senza con questo enfatizzare solo la parte 'terroristica' insita in una lettura a senso unico delle stesse ...
Ricordiamoci sempre che la 'Scienza' è gestita da uomini (e dai relativi interessi): la 'Scienza', in pratica, diversamente dalle virtù che le vengono attribuite a priori, di essere cioè neutrale ed estranea al calcolo commerciale, è fatta da 'uomini' in tutto e per tutto come noi!
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venerdì 17 luglio 2020

L'orto del vicino è sempre il migliore ...

Un vecchio contadino lavorava qualche ora al giorno, lasciava crescere anche molte erbe selvatiche e non zappava ne vangava mai!
Eppure il suo orto produceva frutti molto più belli (e più buoni) di quelli del vicino. Il quale, dall'alba al tramonto, stava a ripulire, vangare, zappare, potare: ma i sui frutti erano come un po' tristi: nè belli nè saporiti. Per un po' si sfogò con gli altri vicini a parlar male del vecchio vicino: 'pigro, con l'orto in disordine e dove veniva su di tutto'!
Ma una sera, riponendo gli attrezzi, disse al vecchio vicino: guarda, io lavoro tutto il giorno, faccio tutto in modo perfetto, neanche un'erbaccia fra le mie piante, ma la mia terra è secca e se la bagno anche tre volte al giorno fa pozze in superficie: si vede bene che sei fortunato ad avere la terra migliore! E non devi fare neanche tanta fatica ...
Ma la mia terra è la stessa della tua, rispose il vecchio: fino a 40 anni fa era un solo podere, compresa quella dei vicini, ma poi sono state fatte le siepi di separazione ...
Ma allora perché tu che lasci tutto in abbandono hai sempre i frutti più belli ... E nemmeno concimi nè usi sostanze chimiche del consorzio agrario!
Semplice! fu la risposta: tu fai tutto in modo perfetto. Io invece mi limito a fare solo quello che serve; il resto lo lascio fare alla natura. Per questo le mie piante vivono felici: si sentono in compagnia e fanno amicizia con tutto un pullulare di erbe, insetti, lucertole, lumache, rospi, passeri e pidocchi ... Tutti trovano da mangiare abbondantemente e, dove prendono qualcosa, qualcos'altro lasciano. Mentre tu vuoi fare tutto solo a modo tuo: forzi le piante a produrre, non lasci riposare niente e non lasci crescere altri 'amici' che facciano loro compagnia ...
Il vicino di casa, allora, si risenti', smise di andare in orto e cominciò a stare in osteria dalla mattina alla sera ...
Ma in capo ad un mese la sua terra era tutta secca e rimanevano solo rari fusti spogli delle vecchie piante, mentre cominciavano ovunque a crescere i rovi ...
Tornò allora a lamentarsi dal vicino.
Bei consigli mi hai dato: per colpa tua ho perso tutto il raccolto!
Ma io non ti avevo detto di non fare nulla, ma di fare solo quello che andava fatto, rispose tristemente il vecchio.
Poi, lentamente, girò le vecchie stanche gambe verso l'uscio, entrò nella casetta dove viveva e si preparò una tazza di tisana, fatta con tante buone, amiche, utili piante 'spontanee' dell'orto, e quella fu la sua cena!
Ma l'altro continuava a chiamarle erbacce ...









venerdì 3 luglio 2020

giovedì 2 luglio 2020

La 'strage degli innocenti': dai pozzi di petrolio al 'consorzio' agrario alla 'farmacia' - 1) La calunnia ...

Un grosso merito in questi tre passaggi lo dobbiamo a John D. Rockefeller (1839-1937), che era un magnate del petrolio, un barone ladro, il primo miliardario negli Stati Uniti e un monopolista naturale.




All'inizio del 20 ° secolo, controllava il 90% di tutte le raffinerie di petrolio negli Stati Uniti attraverso la sua compagnia petrolifera, la Standard Oil, che in seguito fu trasformata in Chevron, Exxon, Mobil ecc.
Intorno al 1900, gli scienziati avevano scoperto i "prodotti petrolchimici" e la capacità di creare tutti i tipi di sostanze chimiche dal petrolio. La scienza biologica, all'epoca stava scoprendo diverse vitamine nei vegetali. Il più geniale di tutti fu un biologo ungherese, Szent Gyorgiy, che individuò per primo la vitamina 'C' , e tutto il gruppo delle vitamine a questa correlate, nel ... Peperoncino! Ed ebbe il Nobel! 

Ma in America le alacri menti di alcuni scienziati, che pensavano soprattutto ai 'soldini', immaginarono che molti farmaci naturali potessero essere fatti, per sintesi chimica, dal petrolio, indi brevettati e venduti a caro prezzo.
Questa è stata la meravigliosa 'opportunità' che Rockefeller colse al volo, come indiscusso padrone del petrolio, e che gli diede la possibilità di monopolizzare le industrie petrolifere, chimiche e mediche allo stesso tempo!
 Ma Rockefeller, il monopolista, doveva trovare un modo per sbarazzarsi del suo più grande nemico: la 'Natura' e la sua 'saggezza' non brevettabile.
A quel punto usò la classica strategia made in USA, presto adottata con entusiasmo anche da tutti gli altri paesi occidentali, per la 'soluzione dei grandi problemi che affliggono l'umanità': creare un nuovo problema, l'ennesimo 'nemico' potenzialmente 'mortale' e, quando il terrore cominciò a dilagare, offrire la soluzione: la 'chimica sintetica' ... Fu cosi' che Rockefeller divenne di colpo il nuovo 'salvatore dell'umanità' ...

Mussolini, che pure odiava le 'plutocrazie occidentali', a sua insaputa era perfettamente in sintonia con le idee di Rockefeller, almeno sul terreno della 'guerra come bene necessario'.
Con una rara sintesi logica, assolutamente inaspettabile da quella grossa zucca vuota che era la ... 'testa' del nostro Duce, sentenziò:
'La guerra è il massimo bene per il Fascismo e per l'Ita(g)lia: una necessità ineludibile e sacra! Ma per fare la guerra ci vuole il 'nemico', e per fare il nemico ci vuole l'odio!'
E l'odio si crea con la propaganda basata sulla calunnia: vero Duce, vero Rockefeller?
Ma per quest'ultimo restavano da convincere anche molti 'nemici'  del 'Progresso' e ... del 'Popolo americano': ossia tutti quei medici, quegli scienziati, quelle università, quelle cliniche che ancora studiavano la Natura e ne utilizzavano le proprietà terapeutiche ... Orrore degno solo di un passato stregonesco e medioevale, venditori di illusioni senza efficacia, ciarlatani criminali! 
Ci vogliono tre cose per portare facilmente a buon fine l'opera: molti soldi, l'uso sistematico della calunnia ed una gran faccia di bronzo, e il buon David ne aveva a josa di tutte e tre.
Compera oggi  le 'illuminate menti' in vendita, denigra domani, usa metodi mafiosi per eliminare gli altri, e le cose vanno nel modo giusto! 
Ma .... la calunnia cos'è? Voi non sapete? Allora ascoltatemi e ... tacete! (E il resto alla prossima puntata)


martedì 30 giugno 2020

La visita di un nuovo amico ...

Questo bel Tordo, per nulla impaurito, ma anzi incuriosito della mia presenza, stamani è venuto a cercare quiete e cibo fra l'orto ed il giardinetto di casa. Non lo avevo mai visto prima ...
Grazie della visita!








venerdì 19 giugno 2020

La 'strage degli innocenti': non esistono 'colpe', ma errori, responsabilità e rimedi ...

Qui non si tratta d'esser 'Magi' indovini, venire da Oriente inseguendo una stella 'cometa' mai apparsa storicamente, venire per adorare un neonato 're', ma passare prima a chiederne informazioni ad Erode, suscitandone la folle invidia e l'abominio dell'infanticidio di massa: una palese 'fack new' priva di riscontri storici e intromessa nel testo 'Euangelicos' per pura propaganda da qualche fanatico leader di una setta che ormai aveva del tutto tradito quel bambino 'come tutti gli altri', a sua volta figlio di una ragazzina e di un falegname, come tanti altri ...
Qui l'ennesima 'strage degli innocenti' c'è stata davvero, e farne colpa alla 'natura' o a Dio che guardava e lasciava fare, è solo un voltar la testa per rifiutare ancora una volta di prenderci le nostre responsabilità, e cambiar rotta ...
Vedendo per la prima volta l'ecatombe di innocenti alberi, nella conca di Caprile, subito sotto Colle S. Lucia, dove ho vissuto per 29 anni, ho capito!
Ogni volta che consumo il superfluo, faccio il pigro, mangio più del necessario, io inquino! E da qualche parte un albero (ma anche un bambino, un pesce, uno sfruttato ridotto in schiavitù perché io possa continuare ad inquinare impunemente): un albero, un bambino, un pesce, un povero, avranno le ore contate ...

Adesso taccio e lascio parlare le immagini.




















sabato 13 giugno 2020

Splendore nell'erba: a scuola dalla Natura nell'orto 'sinergico' 1) la 'Casa' comune

Non fatevi spaventare dalle parole, e nemmeno da quelli che le usano a sproposito per vendervi le solite cose camuffate da 'naturali' ossia 'bio' per dirlo alla greca ... E soprattutto, non prendete lezioni dagli 'esperti', che sono soprattutto esperti nella truffa e nella menzogna!
E' un malvezzo comune, quando si vuole impressionare il 'volgo', buttar giù qualche parolone in latino: lo ha fatto la 'santa chiesa romana' per duemila anni, lo fanno ogni giorno gli avvocati, i medici, gli scienziati: e quando il latino non basta più, tirano fuori il Greco. Lingue delle quali i sullodati nemmeno loro ci capiscono un'acca, ma tanto basta a farli ritenere 'saggi' ...
Ma accettate solo la Natura come maestra, e mettetevi nella posizione del bambino che vuole sinceramente imparare qualcosa di vero!
Ciò letto, capito e sottoscritto, procediamo.
Sinergico significa 'a forze unite', sottinteso quelle della Natura, chè quelle della 'Monsanto' e affini vanno esattamente dalla parte opposta! 
(Ma perchè chiamarla Monsanto, poi, che se a qualche  monte vogliamo accostarla, dovrebbe essere i 'Monte Calvo', quello famoso per i riti  di demoni e streghe che emergono dalle sue viscere col buio per celebrare i loro 'Sabba' satanici ...)
Sin ergos, quindi, a 'forze unite'; 'viribus unitis' in Latino: adesso è chiaro? No, non ancora...
Allora leggete il resto!
Uno dei peggiori crimini fatti alla terra che tutti ci nutre è stato quello di diserbarla, sconvolgerla con ferite profonde, chiamate solchi, popolarla tutta di piante fasulle in monocultura e irrorare tutto con la 'Bayer', la ditta bavarese super esperta nell'avvelenare uomini, piante, animali acqua ed aria.
Se non ci credete, entrate in un consorzio agrario qualsiasi, respirate a pieni polmoni e, se siete ancora 'sani', ne uscirete con strani sintomi: gambe che non stanno in piedi, vertigini, mal di testa e confusione. Poi passate al supermercato o in farmacia a completare l'opera.
Sono oltre centomila i veleni di sintesi per tenere in 'vita' un cadavere: il nostro ed il pianeta intero: noi e lui ormai sterili e talmente tossici che, ormai, è quasi ovunque proibito 'inumare', ossia interrare i nostri cadaveri, mentre il pianeta è abbandonato al suo destino già segnato: una lunga agonia da cui certamente risorgerà, ma senza di noi e con un nuovo 'ecosistema'.
'Ecologia' significa quasi lo stesso che 'economia': lo studio (e le regole) che governano la 'casa', intesa come casa comune: ossia la nostra, quella degli altri tutti, tane dei lupi incluse, e quella comune: il povero, bellissimo pianeta che abbiamo popolato solo per ... spopolarlo!
Si ma ormai che ci vuoi fare, le cose vanno cosi', vuoi fare il moralista, l'eremita ... Tanto morire si deve.
Bene, allora voi fatevi suicidare pure dal fatalismo, dalla rassegnazione, dalla pigrizia, ossia dai vostri 'comodi' scomodissimi, cioè letali, ma io voglio vender cara la pelle, e soprattutto non svenderla per un cuscino funebre imbottito di soldi ... 
Chi capisce, segua la prossima puntata, in cui passo alla pratica, gli altri tornino pure a Canale 5 ed alle cronache dei 'Partiti'.
I quali, caxxo, fanno tutto tranne che partire!
Ma partiranno, certo che partiranno anche loro: e sarà un viaggio di sola andata, quello per la vetta del monte Calvo, aspettando la notte ...
Scherzavo: facevo solo per catturare l'attenzione: a domani!




Questa mattina, invece, all'alba, ecco il miracolo della vita che fiorisce di nuovo:











 Il pomodoro piantato prima delle ultime gelate, si è ripreso: piantaggine e basilico violetto lo hanno aiutato

 Peperoni in fiore ...

 Piantagine: una robusta 'naturale' ottima per il misto di verdure cotte

Artemisia 'volgare': arrivata da sola: la vera pianta che cura tutto!

 Una misticanza fra 'spontanee' e coltivate ...

domenica 31 maggio 2020

Il fascino del potere, capitolo 1 - 'Prima di tutto l'apparenza', paragrafo A: le 'Stellette'

“Il colonnello Friedrich Kraus, che aveva anche l’appellativo nobiliare von Zillergut derivante da una tenuta nella regione di Salisburgo che i suoi antenati avevano già fatto fuori nel XVIII secolo, era un imbecille di tutto rispetto, Quando raccontava qualcosa, si limitava a fare affermazioni, domandando nel contempo a tutti se capivano le espressioni più banali:
“La finestra, dunque, signori, si’. Sapete cos'è una finestra?”
Oppure:
“La via ai due lati della quale c’è un fossato si chiama strada . Si’, signori. Sapete cos'è un fossato? Un fossato è uno scavo a cui lavorano più persone. E’ un luogo scavato. Si’. Si lavora con le zappe. Sapete cos'è una zappa?”
Era davvero stupefacente che quell'idiota avesse potuto fare una carriera relativamente rapida e avere dalla sua persone molto influenti, come il capo di stato maggiore che lo appoggiava malgrado la sua totale incapacità militare ...”


Cosi' Jaroslav Hasek introduce la poderosa figura di un colonnello 'idiota di tutto rispetto', nel suo notissimo romanzo 'Il buon soldato Svejk', capolavoro dell'umorismo mondiale di tutti i tempi. 
Ed il giovane Kraus, che da piccolo aveva sbattuto la testa cadendo da un tavolo, venne avviato dal padre all'Accademia Militare di Maria Teresa, vista come l'unica occasione per aprirgli una brillante carriera, fino ai gradi gerarchici più elevati, date le condizioni mentali di partenza del figlio ...
Nel suo capolavoro, dove ogni autoritarismo e militarismo vengono dissolti nel ridicolo, di figure come quella del colonnello Kraus ne compaiono a bizzeffe ...

Veniamo ai nostri giorni.
Non so se Trump e Bolsonaro abbiano avuto analoghi infortuni nella prima infanzia, oppure se fossero già per le loro doti naturali destinati entrambi ad entrare in un'accademia militare, peraltro senza fare alcuna brillante carriera: forse il loro è stato un caso ancora più disperato di quello del Colonnello Kraus ...
Sta di fatto che quando un 'idiota' del calibro di un Friedrich Kraus Von Zillergut non riesce nemmeno ad arrivare al ministero della guerra col grado di generale di Stato maggiore, gli resta aperta una sola strada: quella della carriera politica ...
E gli effetti diventare tragici.
Non vi invito nemmeno a pregare, per la loro precaria salute mentale, qualche illustre rappresentante del 'Panteon' dell'Aldilà: loro stessi lo fanno quotidianamente con scarsi risultati, per non dire nulli,  come si evince da fatti ormai universalmente notori ...
Bisognerebbe provare con un Santo minore, uno di quelli che se ne stanno sfaccendato in un angolino del Paradiso, perché ormai nessuno li ricorda più ... 
Che so: un San Serapione, martire del secondo secolo, che non c'è neanche nel calendario, potrebbe essere la persona giusta ...
"A Serapiò, tu che nessuno se ricorda de te e manco te prega, a Serapiò, nun ce potresti mette na pezza tu?
Grazie, Serapiò: qualunque cosa che potrai fà è zempre mejo de gnente.
A Serapiò, m'arriccomanno: semo amichi, te ce metto puro na candelina in Chiesa.
Serpiò, te prego: nun c'abbbandonà!"




Appendice.
Non molti anni dopo questi avvenimenti i due di cui sopra, ossia il 'Donald' ed il 'Bolso', giunti alla fine delle loro 'brillanti' carriere di 'esseri umani', furono chiamati a render conto al K.u.K quartier generale di 'Dio', quest'ultimo in divisa da 'Generale a quattro stellette' ...
Per primo fu sentito l'Americano.
Cosa hai fatto, nelle tua vita?
Signor Generale, lo sa: l'Accademia Militare, poi il Presidente degli Stati Uniti ...
Nient'altro?
Ah si', Signor Generale: ho fatto anche il ricco, ma molto ricco!
Certo: truffando, rubando, evadendo il fisco e facendo tutto tranne che la persona onesta!
Ma Signor Generale, è lei che mi ha programmato cosi': la colpa è anche sua!
Tu parli di colpe per scaricarmi addosso le tue responsabilità. Anch'io ho le mie, ma non le scarico su di te. Io ti ho programmato 'umano', e tu mi ricompari davanti da bestia! 
Pertanto la TUA missione umana è stata un fallimento regressivo totale. Devi ripetere la prova. E visto che bestia sei, come bestia devi ripartire. Che ne pensi del lombrico? E' una creatura molto semplice ed utile: tutto quello che mangia lo scarica come nutrimento per le piante dell'orto: mi sembra un buon punto per ritentare di diventare 'umano'.
The Donald tacque.
E tu?
Io, Signor Generale, ho fatto le stesse cose, ma soprattutto il leccaculo di Donald ...
Nient'altro?
Silenzio.
Benissimo: vuol dire che nella prossima vita ripartirai da quello che sai già fare! Che ne dici, leccare il culo di un lombrico può andare bene?
Tacquero entrambi.
Su, coraggio, concluse il 'Generale a quattro stellette': solo qualche milione di anni, e vedrete che alla fine qualcosa di buono, a livello di nuovi esseri umani, lo combinerete!
Abtreten!

(Nel linguaggio militare del 'Kaiser und Koeniger' Imperialregio Esercito Austro-Ungarico, l'espressione 'abtreten' significava qualcosa di simile al nostro 'rompete le righe!').

sabato 30 maggio 2020

martedì 26 maggio 2020

Esperienze nell'orto ai tempi del coronavirus -4) 'Medico cura te stesso'

E' vero! Diceva bene il figlio del falegname (e figlio di Dio come chiunque viva in armonia con l'Universo): un medico che non sa curare se stesso, ossia non conosce le cause del suo star male e tanto meno non ha capito che, facendo contro la natura delle cose, la terapia finisce per essere solo dannosa, anche se temporaneamente efficace sul 'sintomo'; un tal medico non può liquidare i problemi altrui scrivendo su una ricetta qualche nome commerciale di sostanze più o meno tossiche, e tutte 'anti' qualcosa di buono, ossia contro la forza vitale stessa di un essere umano ...
Allo stesso modo: una pianta talmente artificiale da esser preda di qualunque assalto da parte del microcosmo che la circonda, finendo per soccombere rapidamente, non può dare alcuna garanzia di esser capace di 'curare' i problemi altrui.
I saggi contadini di un tempo che fu (ma che è e sarà per sempre), sapevano scegliere le 'erbacce' più rigogliose, verdi, sane, immuni da malattie come 'medici' e medicine per le piante dell'orto che erano state infiacchite da un sistema innaturale di coltivazione ...
In cinquanta e più anni di esperienza medica e botanica, andando alla ricerca di rimedi naturali specifici per questo o quel problema di salute umana, ho capito una cosa fondamentale: le piante spontanee, in generale, sono complementari alla biologia degli esseri a sangue caldo, e le migliori, selezionate da millenni di osservazioni empiriche, hanno tutte il potere di depurare l'organismo dall'eccesso di tossine prodotte da uno stile di vita che, col passar del tempo, è divenuto sempre più artificiale, ossia innaturale.
Il mio pomodoro, in orto, è l'analogo, in campo vegetale, dell'essere umano in 'sofferenza' (e dei suoi animali domestici che condividono il suo stile di vita!). Ciò che è in grado di depurare l'uomo, altrettanto bene può fare anche con le nostre super artificiali e speciose piante dell'orto!
La regina delle erbe salutari, da millenni nota e usatissima, è l'ortica! Un centrifugato di ortiche è di un verde intenso che 'abbaglia': indice di buona salute! La clorofilla è il pigmento vegetale analogo della emoglobina, ma molto più evoluto. Non si limita a trasportare ossigeno, ma ha la capacità di trasformare la luce in sostanze nutritive! Per questo un macerato d'ortica è il rimedio migliore per curare i problemi di salute delle piante ed insieme per fornire la quintessenza nutritiva al terreno stesso. Meraviglioso! 
L'Ortica, nei climi dell'emisfero nord, si trova un po' ovunque. Specie in ambienti freschi ed umidi (ha un gran bisogno di acqua!), e ricchi di sostanze azotate a base di urea. E questo elemento, per millenni, è stato garantito dallo scambio fra le sostanze di rifiuto degli animali domestici (feci ma soprattutto urina), ed il terreno in cui soggiornavano più a lungo. 
L'urina, a sua volta, è tossica per la gran parte delle altre piante, e pertanto l'ortica non ha rivali sui terreni con abbondanti derivati azotati dell'urea. Ed anche quando gli animali han smesso di pascolare e riposare liberi e a loro piacere, il terreno conserva a lungo i caratteri specifici che garantiscono la vegetazione lussureggiante delle ortiche. Dove ci sono molte ortiche, quasi sempre, in passato, questi erano anche i luoghi dove si raccoglievano molti animali ...
L'urtica quasi non ha rivali, in natura: compie perfettamente il suo ciclo vitale, alla fine del quale restituisce al terreno gli stessi principi (acido urico ricco d'azoto), e tutta una serie di sali minerali, che rigenerano il tutto.
Per questo è bene non estirpare la pianta con le radici, e non raccoglierla tutta nello stesso posto.
Rispetto all'Aquiseto, pianta arcaica, ed all'Artemisia, pianta moderna, l'Ortica è una via di mezzo, ideale quindi per la nostra era attuale.
L'Equiseto, più raro in natura, invece, appartiene ad un'era antichissima: 400 milioni di anni fa, quando era la pianta dominante delle terre emerse ed i dinosauri non erano ancora comparsi ...
La sua saggezza è globale, ma la sua specialità consiste nell'accumulo di sali minerali. E' ricchissimo di silicio, elemento fondamentale per la mineralizzazione degli organi di sostegno della pianta, e di tutti gli altri minerali, fra cui l'indispensabile potassio, per la crescita vigorosa di tutta la pianta, e gli oligo elementi che garantiscono il buon funzionamento dei sistemi enzimatici. Invece ha poca clorofilla ...
Due parole, infine, sull'Artemisia.
E' una pianta pioniera, che si adatta bene alle terre ancor povere di humus. Resiste egregiamente anche nelle condizioni peggiori: i bordi delle strade intasati dagli scarichi dei carburanti; deve possedere poderosi sistemi di depurazione e neutralizzazione dei metalli pesanti, come il piombo! Essendo una delle ultime a comparire, ha condiviso condizioni generali, ossia climatiche ed ambientali, che son anche quelle attuali. La sua specifica capacità è quella di resistere a tutto: virus, batteri, protozoi, insetti, muffe funghi, parassiti (incluse cimici, zecche, pidocchi), e perfino vermi.
E' la singola pianta con il più largo spettro d'azione in natura!
Di tutte e tre ne ho parlato molto, in questo blog (che continua imperterrito a circolare senza annunci pubblicitari e senza nessun calcolo economico da parte mia ...) 
Se volete, potete ricercare nell'apposto piccolo riquadro con la simbolica lente d'ingrandimento le voci specifiche.
Un composto delle tre erbe insieme ritengo che sia l'ideale per curare i problemi delle piante artificiali che oggi usiamo abitualmente come cibo, inclusi gli alberi da frutta e gli olivi malati di disseccamento rapido.

In pratica, in un annaffiatoio metto due buone manciate di ortica secca, o tre di fresca, ud una manciata sia di artemisia che di equiseto secchi: altrimenti due manciate delle stesse piante fresche.
Riempio con dieci litri d'acqua, e metto al sole. In tre giorni fermenta. Verso mezzo contenuto nel terreno, un po' lontano dalle piante, sia dell'orto che del giardino, perché l'irrorazione diretta è troppo forte ... Torno a riempire l'annaffiatoio e dopo due giorni ripeto annaffiando ancora con mezzo contenuto il terreno attorno alla base delle piante. Ripristino il volume ancora una volta, e questa volta irroro tutta la pianta. Il residuo di erbe, una volta asciugato, lo spargo come fertilizzante, ed il ciclo è completo! 

Un malato, soprattutto se è grave, richiede un bravo medico, che abbia capito la natura dei problemi del paziente nel loro insieme e nel loro rapporto con l'ambiente. Ortica, Artemisia ed Equiseto, piante sanissime, frugali, longeve perfettamente 'felici' di esistere, rispondono in pieno al detto di Gesù, con cui ho iniziato: il miglior medico è quello che non si ammala, o se si ammala è capace di guarire se stesso! Se no, che medico è? 

Qui sotto trascrivo la formula di struttura della clorofilla perché racchiude in sè qualcosa di magico: è il pigmento che più d'ogni altro ha consentito il successo ed il diffondersi della vita nel nostro 'verde' pianeta! Sono cinque atomi in varie proporzioni: Carbonio, Idrogeno, Ossigeno Azoto e Magnesio. Quest'ultimo, in minime dosi, è l'elemento essenziale! 
                            C55H72O5N4Mg
 Il verde, in pratica, è Clorofilla!

lunedì 25 maggio 2020

Esperienze nell'orto ai tempi del coronavirus -3) Quando le piante si guariscono fra loro ...

La Vita, sul nostro pianeta comune, può vantare un magnifico primato: la longevità! Infatti è presente da circa tre miliardi d'anni!
L'uomo, invece, da circa due milioni d'anni ... Ma siamo ottimisti, diciamo forse anche tre! Ciò significa che prima della comparsa dell'uomo il 'fenomeno' Vita ha accumulato un'esperienza  mille volte più lunga di quella della specie umana.
Per chi sa osservare almeno un po' la realtà con un'ottica globale, ciò significa due cose: che rispetto alla saggezza della vita planetaria la specie umana deve ancora imparare a dire bbbbabbo e mmmamma (o ppppappa!); e ci sono vistose evidenze che la stessa specie umana sia in fase di 'decadenza' da parecchie migliaia d'anni. In altre parole, rispetto alla Natura, stiamo disimparando e diventando sempre più stupidi, fino all'attuale autolesionismo catastrofico e preoccupante ...
La seconda cosa è che la Vita stessa, nelle sue variegate componenti, è stata preparata alla perfezione per fornire all'ultimo arrivato, cioè noi stessi, tutto ciò di cui necessitiamo: aria, acqua, cibo, materie prime e materie biologicamente elaborate, ossia perfettamente idonee a coprire ogni necessità umana essenziale ed esistenziale: dalla energia pulita, infinita e gratuita, alla farmacia che previene, arricchisce, stimola, cura e soprattutto, non va in senso contrario alla 'fisiologia' degli esseri umani.
Ma l'uomo, sporcato fino alla punta dei capelli da una folle avidità di 'potere' e da calcoli 'opportunistici', ossia del tutto inopportuni, sta compiendo un capolavoro di idiozia: la denigrazione totale, sistematica, pseudoscientifica, arrogante ed assurda del valore intrinseco, ossia dell'enorme saggezza interiore della Vita stessa del pianeta, in tutte e tre le sue componenti essenziali: saggezza minerale, vegetale ed animale!
Di fronte alla arrogante follia 'illuminista' che ha deificato la meschinità egoista di questa scimmia in regressione totale e che si è autodefinita homo sapiens: regressione sia morale che materiale, e davanti alla  continua esaltazione dei presunti 'poteri sublimi' di una presunta superiore intelligenza, il tutto sostenuto da una martellante 'propaganda' ubiquitaria, dalla storiografia alle varie 'scienze' perfette, ossia quelle di regime che non ammettono dubbi o contraddizioni'; di fronte a tanta follia, i cui catastrofici effetti sono sotto gli occhi di tutti, i cervelli umani accettano di andare al macero passando per il tritacarne del 'potere' in tutte le sue salse: politica, economica, finanziaria e 'culturale'! 

Di fronte a tanta desolazione, il piccolo pezzo di terra in cui sto coltivando un orticello, sprizza saggezza e salute da ogni fenomeno visibile ed invisibile, sia superficiale che sotterraneo.
Oggi parlo dei poteri curativi globali di tre piante, specializzate nel mantenimento di un equilibrio biologico ideale fra le altre piante spontanee e, per quel che mi riguarda, anche nei confronti delle speciose 'intruse', tutta apparenza ma poca sostanza, delle quali è emblematico il pomodoro che dovrebbe produrre frutti di un kilogrammo, di cui parlavo ieri e l'altro ieri.
Le tre piante che ho scelto a questo scopo sono l'ortica, l'artemisia e l'equiseto. E le ho scelte per tre criteri: la millenaria esperienza umana con l'ortica, nel campo della fitoterapia agreste; le nuove conoscenze acquisite a livello scientifico sui mirabili effetti terapeutici 'globali' dell'artemisia (cura egregiamente le patologie virali batteriche, fungine, protozoarie, da insetti e da parassiti intestinali  sia delle piante che dell'uomo!); e per la eccezionale ricchezza in sali minerali dell'equiseto, particolarmente silicio, ma anche tutto il resto, indispensabili per restituire al terreno la giusta miscela di minerali ed oligo elementi. 
Per quanto riguarda l'ortica segnalo solo la abbondante presenza di azoto che la rende un utilissimo concime, dopo aver funzionato egregiamente da regolatore dello sviluppo di batteri e muffe tossiche.
In natura tutte e tre queste piante godono di ottima salute, pur crescendo anche nei posti più inquinati. Inoltre sono eccezionalmente prolifiche e longeve; e se talvolta vediamo le foglie delle ortiche tutte bucherellate, ciò dipende dal fatto che gli stessi insetti vanno a curarsi con i suoi succhi dai loro problemi di salute ...
Vi lascio uno spazio di riflessione, e spero di ammirazione e gratitudine, prima di concludere, domani, descrivendo un modo semplice per preparare un macerato 'globale' con una miscela di quelle che ci ostiniamo ancora a chiamare 'malerbe' ...


 Ortica ...

 Artemisia ...

 Ed Equiseto












E questi sono alcuni risultati ...


 Zucchine in fiore

 La carciofaia

 Il pomodoro che dovrebbe diventare 'da kilo'

 I fagiolini

 Le spinaci