I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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venerdì 19 giugno 2020

La 'strage degli innocenti': non esistono 'colpe', ma errori, responsabilità e rimedi ...

Qui non si tratta d'esser 'Magi' indovini, venire da Oriente inseguendo una stella 'cometa' mai apparsa storicamente, venire per adorare un neonato 're', ma passare prima a chiederne informazioni ad Erode, suscitandone la folle invidia e l'abominio dell'infanticidio di massa: una palese 'fack new' priva di riscontri storici e intromessa nel testo 'Euangelicos' per pura propaganda da qualche fanatico leader di una setta che ormai aveva del tutto tradito quel bambino 'come tutti gli altri', a sua volta figlio di una ragazzina e di un falegname, come tanti altri ...
Qui l'ennesima 'strage degli innocenti' c'è stata davvero, e farne colpa alla 'natura' o a Dio che guardava e lasciava fare, è solo un voltar la testa per rifiutare ancora una volta di prenderci le nostre responsabilità, e cambiar rotta ...
Vedendo per la prima volta l'ecatombe di innocenti alberi, nella conca di Caprile, subito sotto Colle S. Lucia, dove ho vissuto per 29 anni, ho capito!
Ogni volta che consumo il superfluo, faccio il pigro, mangio più del necessario, io inquino! E da qualche parte un albero (ma anche un bambino, un pesce, uno sfruttato ridotto in schiavitù perché io possa continuare ad inquinare impunemente): un albero, un bambino, un pesce, un povero, avranno le ore contate ...

Adesso taccio e lascio parlare le immagini.