Fare il medico è una missione! E' la 'nobile arte' di guarire ... gli altri!
Cominciamo
male, e soprattutto dicendo stronzate! Il 'medico' non deve né guarire,
né tanto meno 'convertire' nessun altro oltre che se stesso! Dedicarsi
alla 'Medicina', parola di antica origine pregna di significati, è una
scelta di vita personale 'interiore'.
'Medicina',
infatti, deriva da una arcaica radice 'Medh-Madh', e significava la
sacra arte di curare con le erbe, utilizzando la sapienza della Natura
... Ed il Medico è l'agente, il latore di quest'arte: colui che sa
trasformare in 'consiglio' la propria esperienza personale nell'uso
delle 'erbe'... Ossia della forza terapeutica della Natura: la 'vis
medicatrix naturae' di cui parla Ippocrate!
In
Sanscrito, infatti, Me-dh significa due cose: 'sapienza' ('Me') offerta
agli altri ('dh): arcaica radice che compare ancor oggi nella parola
'dare' e 'dono'... Ossia 'consigliare'! Tutto qua ...
Fare
il Medico, quindi, è l'arte di consigliare gli altri; e nasce solo
dalla saggezza esperenziale appresa tramite 'osservazione, ragionamento,
deduzione, intuizione ed inspirazione': i cinque passaggi fondamentali
che Ippocrate consiglia a chi vuole diventare Medico ... Iniziando cioè
col conoscere la nostra profonda essenza interiore ed il nostro
rapporto con la legge di Natura.
Solo
quando siamo diventati veramente 'esperti' di quest'arte, ossia abbiamo
capito chi siamo veramente e colto la nostra nobile appartenenza al
tutto che ci ha generati, solo allora, umilmente, possiamo offrire agli
altri questa umana saggezza sotto forma di consigli terapeutici ...
Ippocrate,
uno dei più grandi esseri umani d'ogni tempo oltre che medico, ha
sintetizzato la sconfinata 'saggezza' acquisita con la continua pratica
su di sé, in un aforisma meraviglioso: 'Medicus curat, natura sanat!' Il
medico è colui che cura, ma è la Natura quella che guarisce!
Quattrocento
anni dopo, un giovane Palestinese di religione ebraica, a sua volta
grandissimo medico, usando gli stessi principi, faceva compiere alla
Natura i prodigi di cui lei, e solo lei è capace, lasciandoci un'altra
epigrammatica frase pregna di saggezza esperenziale: 'Medico, cura te
stesso!'
Siamo ridotti molto male in questo campo, oggi ...
Soprattutto
con l'avvento del mirabile 'mondo nuovo' tecno-commercial-materialista,
ormai trionfante in tutti i paesi del mondo! La 'natura' stessa è
vilipesa, irrisa e ridotta a 'stregoneria', mentre la pestifera chimica
molecolare derivata dal petrolio (perché questo deve fruttare soldi fino
all'ultima goccia!), ha ormai imposto la propria lugubre, arrogante
supremazia sulla nobile, arcaica arte della 'conoscenza universale',
insita nella Medicina originaria ...
Il
medico, oggi, è un faccendiere che cura soprattutto i propri affari e
gestisce la sua presunta superiorità sugli altri imponendo la pestifera
chimica farmaceutica, anziché offrendo i 'propri' consigli terapeutici
al paziente ... Infatti non si può offrire quello che non si possiede, e
se possediamo solo arroganza, calcolo ed ignoranza, solo questo e ciò
che possiamo offrire agli altri, sotto forma di colorate 'pillole' di
chimica del petrolio, ed in combutta d'affari con il moderno
'farmacista' ...
Adeo tam longe provecti sumus! Siamo arrivati così tanto lontano dalle nobili origini dell'arte!