I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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martedì 17 marzo 2009

E’ tempo di… Tarassaco

Prati di un giallo dorato di Dente di leone, Pisciacani, piscialletto. In tutte le regioni il TARASSACO é conosciuto e utilizzato per il suo potere disintossicante del sangue e depurativo del fegato.

Si utilizza tutto:
i piccoli boccioli verdi sottolio;
le foglie più giovani, prima della fioritura, in insalata;
bollito e ripassato in padella con lo zenzero tostato;
i fiori per fare il miele;
gli steli durante la fioritura;
le radici in primavera e autunno (come tisana: un cucchiaino messo a bagno la sera e bevuto la mattina).

Mia nonna lo condiva con genuino lardo sfrigolante sale e aceto di vino, ma non è una ricetta molto salutare, infatti… beveva poi l’acqua di bollitura come medicinale per il fegato…

STELI FRESCHI
Gli steli freschi si colgono con l’infiorescenza che si toglie dopo averli lavati:
se ne mangiano 5/6 al giorno per 2 settimane, senza cuocere.
In un primo momento risultano un po’ amarognoli al palato ma sono ottimi per il fegato e quando c’è una condizione di debolezza o stanchezza.

SOTTOLIO
Cogliere i primi bocciolini freschi e sbollentarli in 2 parti d’acqua salata e 1 di aceto.
Lasciarli asciugare per una notte su un canovaccio.
Il giorno dopo riempire dei vasetti piccoli con uno spicchio d’aglio e una presa di timo (antisettico) e coprire con olio extra vergine.
Si possono usare per condire un’insalata, per farcire una torta o fagottini salati.

MIELE DI TARASSACO
Si coprono quattro belle manciate di fiori (senza il gambo) con un litro di acqua fredda e, prima che bollano, si spegne la fiamma e si lascia riposare tutta la notte.
La mattina si strizzano i fiori, si filtrano e si versa il liquido ottenuto in una pentola bassa e di coccio (bassa: così evapora più facilmente, di coccio perché il calore è più uniforme).
Si aggiunge un chilo di zucchero di canna (meglio ancora se “mascobado”) e mezzo limone (possibilmente biologico) a fettine.
Si lascia cuocere lentamente e a lungo, mantenendo sempre la fiamma bassa e controllata
perchè evapori senza mai bollire.
E’ pronto quando, versato un cucchiaino in una piatto, cola in una goccia.
È indicato anche per le persone che non possono usare il miele comune, questo è meno acido.