I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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mercoledì 11 marzo 2009

SCIENZA FILOSOFIA RELIGIONE E MEDICINA

I grandi medici dell'antichità erano tutti anche filosofi e profondamente religiosi.
Tali furono, ad esempio, Ippocrate, Galeno, Dioscoride e, in epoche più recenti, i medici della Scuola salernitana ed Avicenna.

Senza voler essere reazionario, né attribuire troppa importanza alla cultura scolastica, che però è sempre meglio che nulla, fino ad alcuni decenni or sono, per accedere a medicina era richiesta la maturità classica, e dopo anche la scientifica fu accettata. Più recentemente, sappiamo...
Forse una delle cause del degrado culturale di alcuni medici attuali sta anche in questo fatto, cioè nell'appiattimento culturale e morale che attraversa tutta la nostra società.

Ancor oggi, in oriente, i monaci devono anche saper essere terapisti, mentre nei centri monastici medioevali si teneva sempre un giardino dei semplici e l'erborista li sapeva utilizzare bene, oltre che preparare.
Non tutti i medici del tardo medioevo e dei successivi secoli erano ciarlatani, anche se molti, anzi moltissimi lo furono.
Si pensi a Molière o più recentemente, al "Dottor Knox, ossia del trionfo della medicina".

Quando Renè Descartes scrisse il Discorso sul metodo, separando scienza, filosofia e religione, finì, in qualche modo, per gettare il bambino con l'acqua sporca.
Pur essendo egli stesso valente scienziato e matematico, nonché contemporaneo di Galileo, quando gli giunse notizia dell' incriminazione di Galileo, letteralmente cacandosi sotto, rinunciò a pubblicare il suo trattato sulla luce, scrivendo quanto segue:
"Per niente al mondo vorrei che da me uscisse un discorso in cui si trovasse la minima parola che fosse disapprovata dalla Chiesa... preferisco sopprimere il mio trattato piuttosto che farlo uscire storpiato".
Perfetta ritrattazione preventiva!
Purtroppo, non era il dogmatismo a spaventarlo, ma il rogo...

Dogmatismo: ecco il limite di tutte le religioni, il vero impedimento a qualunque dialogo riappacificatore e la causa delle più orrende nefandezze commesse in nome di dio.
Mentre i Mussulmani, giustamente criticano gli aspetti dogmatici delle altre due religioni cosiddette monoteiste, sostengono, a loro volta, che il Corano è da prendere tutto alla lettera come unica manifestazione al mondo della parola di dio... Ma lo stesso fanno Ebrei e Cristiani!

Lo stesso monoteismo ebraico e cristiano è molto parziale, nonché inficiato dai rispettivi dogmi.
Gli uni pretendevano di avere dalla loro non l'unico, ma il più grande, gli altri continuano a dire tre, come giustamente loro rimproverava Muhammed.

Gesù, che oltre tutto fu uno dei più grandi medici dell'umanità, non pose alcun dogma.
Agostino ( et alii...), anche troppi.
Lo stesso Agostino, nei peggiori momenti della sua tormentata vita, finì per affermare che la salvezza non può avvenire individualmente, per opere ( vedi Martin Lutero!), ma per imperscrutabile capriccio di dio...
Ma Gesù non aveva indicato chiaramente la via nella purezza del cuore e nella pratica dell'amore per gli altri?
Perché ancor oggi Santa Romana ( Cattolica ed Apostolica), continua a parlare di salvezza tramite il Suo sacrificio, quando Egli stesso disse: "chi mi ama prenda la sua croce e mi segua"?
Mistero della fede o della comodità?

La filosofia. oggi ha un ruolo marginale.
Pare che i grandi temi escatologici ( se non proprio i grandi perché), se li ponga solo una certa fisica teorica, che tuttavia talora finisce per asservirli a calcoli politico-economici fin troppo evidenti.

Il Medico, per poter essere veramente tale, per fare corretta diagnosi, corretta terapia e corretto insegnamento, dovrebbe possedere la miglior conoscenza scientifica, sorretta da una visione filosofica profonda (inclusa la morale professionale), e da un atteggiamento veramente religioso, non esteriore dogmatico.
Quando proprio non ce la fa, provi, umilmente a pregare il proprio interno.
In qualche caso, ad esempio di fronte ad un figlio che rischia di morire, si può (e si dovrebbe) offrire la propria vita in cambio.
Questo è uno dei modi di pregare e d'essre veramente Medico e vi assicuro che funziona...

Chi vuole capire, capisca, od almeno ci provi, come io stesso sto provando.