Del fumo non si può dir che male!
Mi son permesso di parafrasare un noto proverbio latino, che, invece dice: "de mortuis nihil nisi bene"...
Mio nonno, buonanima, se doveva dir male di un defunto, ad esempio: "il Tale era proprio un fetente", soggiungeva subito: "parlando da vivo!". Così, per scaramanzia, perché con i morti non si può mai sapere.
Analogamente, si dice: scherza coi fanti (i vivi), e lascia star i santi (i morti).
Del fumo, invece, non si può dire che tutto il male possibile e, possibilmente, anche un pochino di più.
Le motivazioni scientifiche son numerose "quasi arena quae est in litore maris".
Impossibile riferirle tutte, anche perché le più importanti sono fra le poche cose note a tutti (oltre, ben s'intende, a chi è l'ultimo vincitore del grande fratello ed ai risultati del campionato di calcio, restando alla cultura media degli italiani).
Io che, dando pubblico scandalo, mi ostino a fumare, a chi mi pone la fatidica domanda: "come, lei è medico e fuma, perché lo fa?", non so dare altra risposta che la seguente: "perché mi piace...".
Mi son perfino permesso, in anni recenti, di fare in bicicletta un tappone dolomitico (passo Fedaia, Campolongo e Stelvio, tanto per dire), spesso con la sigaretta accesa sù per i tornanti. Peggio ancora, due anni fa, ho percorso a piedi, in una notte, oltre novanta chilometri, alla tenue lucina rossa della sigaretta...(ora ho sessantacinque anni).
Detto questo, sconsiglio a tutti, perentoriamente, di fumare.
Riconosco, e dico sinceramente, che é un vizio, che causa dipendenza e può far male.
Lo sconsiglio soprattutto a quelli che mi pongono la fatidica domanda di cui sopra, e che già, nella maggior parte dei casi, non sarebbero capaci di fare cinquecento metri a piedi, senza farsi venire il fiatone...
Piuttosto, consiglio ai detrattori del fumo, di rinnovare ogni tanto il repertorio, che é un pochino monotono e scontato... anche per rendersi più simpatici e persuasivi.
Ad esempio, ad una signorina al banco tabacchi di un autogrill, messa lì suo malgrado, forse per un misero stipendio, e che mi ha suggerito, cortesemente, di non comperare sigarette, perché fanno male, "comperi piuttosto un biglietto della lotteria...", ho prontamente e gentilmente risposto: "cara signorina, ho provato a fumare i biglietti della lotteria, ma mi hanno fatto venire una tosse tremenda e costano pure cari..."
Ha dovuto sorridere e, credetemi, oggi non è facile far sorridere un crociato dell'antifumo!
Mi è invece andata male con un altro tabaccaio (ma non riescono proprio a trovare un altro lavoro? Mala tempora currunt...).
Dicevo che mi son permesso, senza sarcasmo, di ringraziarlo per avermi dato un pacchetto su cui stava scritto " il fumo danneggia te e chi ti sta intorno", mentre quasi tutti gli altri recavano scritto "Il fumo uccide".
Al che il signore in questione, fra l'altro proprietario del locale, mi ha ribattuto che per lui i fumatori potevano anche crepare tutti! (sic!). Forse, in cuor suo, si sarebbe accontentato di vender caramelle e gratta e vinci... Ma guarda un po', cosa ci tocca fare per vivere!
Dicevo, dunque, de fumo nihil nisi male, non però, in estensione, anche dei fumatori "im allgemeine oder alles zusamen", prego...
Quante volte d'inverno, fuori di un ristorante, alla pioggia sferzante ed al vento gelido, mi sono acceso una sigaretta in compagnia di uno sventurato quanto occasionale sodale, mentre dentro, in sana allegria, persone ai limiti dell'infarto e ben oltre quelli dell'obesità grave, introducevano porzioni di cibo che, per quantità e qualità, avrebbero fatto morire d'indigestione anche una balena di medie dimensioni... (ma quanto non riescono a mangiare, oggi, gli Italiani!).
Oggi ci si lamenta che, statistiche alla mano, il numero dei fumatori in Italia stia aumentando.
Sarebbe il caso di riflettere su di una certa pubblicità anti fumo che produce un aumento dei fumatori...
Ma forse "hoc erat in votis", era proprio questo che si voleva, perché, da noi, il primo beneficiato del fumo è lo Stato, oltre che le multinazionali..
Sarebbe bene ricordare che non si é mai bevuto così tanto, come durante il proibizionismo!
Perché non si dice, anche, che il gratta e vinci, le slot machines (son pullulate come i funghi!), il gioco del lotto etc, hanno rovinato milioni di famiglie...Ah, Stato, Stato biscazziere!
Se volessimo fare un elenco di ciò che fa male, non la finiremmo più, dal burro, allo zucchero, ai pesticidi ed inquinanti chimici degli alimenti e così via.
In realtà, non esiste nulla che faccia bene o male in assoluto. Dipende da come, più ancora che da quanto.
Un ammalato di cancro terminale, pochi giorni prima di morire, mi pregò di mandar via la moglie con una scusa, aprì bene le finestre e mi chiese di fumare insieme una sigaretta... Così, senza tante parole.
Dopo che ebbe fumato, mi confidò: "é l'ultimo e più grande piacere che mi é rimasto...ora mi sento proprio bene".
Qualche volta, una sigaretta può anche fare un po' di bene...
(Articolo scritto a gentile domanda sul tema)
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
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Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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