Lo stato d'animo sicuramente influenza la condizione fisica, tanto che si sostiene che ogni malattia abbia una origine psichica. Viene dato invece ben poco rilievo alla positiva influenza del movimento fisico sulla condizione mentale.
In effetti, risulta molto difficile credere che sia possibile uscire dalla depressione utilizzando solo lo strumento più danneggiato dalla stessa, la mente per l'appunto.
Con ciò non voglio sminuire il lavoro di psicoterapisti e psicologi, sicuramente utile, importante e faticoso.
Dico solo che, se non si riprende il contatto e l'uso del corpo, si rinuncia ad utilizzare un potenziale (auto)terapeutico unico ed insostituibile.
Quante volte, con pazienti in così grave sofferenza da sembrare incurabili, ho dovuto far impegnare, fisicamente, loro e me stesso, fino al sudore, perché un nuovo benessere irrompesse, come brezza primaverile, nel gelo del corpo e nel calore al rosso incandescente della mente!
Per chi è in quasi totale inattività fisica da anni, con metabolismo ridotto al minimo e in un tormento mentale senza fine, una terapia solo rilassante non fa altro che intossicarlo ancora di più.
Suggerisco invece, per chi è terapista, la seguente pratica.
Con il paziente disteso a terra (e non su lettino!), appoggiate la mano destra, aperta, sull'addome, subito sotto l'ombelico, e fatelo muovere in tutti i modi possibili, contro la forte, determinata resistenza della vostra mano.
Provate a farlo fino ai limiti del possibile, non cedendo, continuando ad incitare a viva voce (anche lo stile "sergente-che-addestra-reclute", se fatto a ragion veduta, con consapevolezza e profondo rispetto interiore, può - e talora deve - essere messo in pratica!).
Non abbiate solo paura di perdere un cliente: ciò che conta è salvare un paziente ed educarlo a salvarsi!
Alla fine il paziente vi ringrazierà, perché si sentirà, finalmente, meglio... e voi pure!
Sta infatti avvenendo l'inizio di un profondo cambiamento della condizione fisica e mentale, originato dallo sviluppo di quella forza fra addome e lombari, chiamata in Cina "Tan Tien", in Giappone "Hara"ed in occidente "Pancia", base indispensabile per stare bene.
Il Mastro Oki, a ragion veduta e con esperienza pratica forse unica al mondo, più volte ha dichiarato: " sono convinto che tutti i problemi dell'uomo moderno derivino dalla perdita della forza d'addome e lombari!".
Propongo a tutti, nella pratica di vita quotidiana, qualunque cosa si stia facendo, di farla mantenendo almeno un po' d'impegno della forza d'addome e lombari.
Ad esempio, se vi cade un oggetto per terra, avete due modi per raccoglierlo: arrabbiandovi perché "è caduto", o cercando di piegarvi a raccoglierlo nel modo migliore che vi riesce, facendo partire il movimento dalla pancia!
Un altro semplice esercizio. che serve a cambiare positivamente lo stato d'animo, è la torsione delle lombari.
Distesi a terra, supini, con braccia aperte, palmi in basso, pugni chiusi, pollice all'interno della altre dita:
- inspirate lentamente, portando i piedi a martello e gonfiando l'addome, mentre le lombari spingono in alto
- trattenendo il respiro, flettete un ginocchio e ruotate la gamba flessa dal lato opposto, fin dove vi è possibile e per il tempo che vi è possibile, con il massimo impegno dell'addome
- giunti al limite, espirate di colpo e riportate la gamba a terra, rilassando il corpo tutto nella frazione di un attimo.
- dopo un recupero in totale rilassamento, ripetere l'esercizio, tre o quattro ( o più volte, a piacere), per lato.
Fra le altre cose, questo esercizio serve a spremere dall'addome, insieme al sangue stagnante, anche grosse quantità di serotonina, il famoso mediatore del benessere che, guarda un po', è prodotto, al 90%, dalle cellule "entero cromaffini" dell'intestino, e solo per il 10% nel cervello...
Inoltre, il corpo diventerà caldo, la mente fresca e vi sentirete riposati, leggeri e rigenerati come non mai.
Voglio spendere due parole sull'uso dei farmaci nella depressione.
I più usati sono le benzodiazapine (i cosiddetti tranquillanti) ed i farmaci che aumentano la disponibilità della serotonina a livello delle giunzioni dei neuroni ( inibitori della ricaptazione pre sinaptica).
Se li state già utilizzando, rendetevi conto che, qualunque sia il prezzo che inevitabilmente ne pagate, lo state facendo per vostra scelta e perché avete la fortuna di vivere in un paese "ricco".
Anziché lamentarvene, ringraziate per l'opportunità in più che state ricevendo, sapendo che stanno, in ogni caso, surrogando impegni che, per vari motivi, non avete avuto la forza o la voglia di prendervi...
Poi, fate almeno qualcos'altro per star meglio, quel tanto che vi consenta, se voi lo vorrete, di ridurli gradualmente, fino a sospenderli del tutto, se decidete che la vita è meglio viverla nella sua pienezza...
Siccome questo passaggio è molto delicato, per il pericolo di crisi d'astinenza o di ricadute, fatevi consigliare da persone esperte in materia.
Una buona efficacia nel migliorare il tono dell'umore, l'ho trovata nella ortiche, che fra l'altro hanno molteplici altri effetti positivi (vedi nel blog: E' tempo di...ortiche).
Invece, sia l'iperico che la valeriana, mi hanno prodotto effetti negativi, di tipo tossico, piuttosto forti.
L'olio d'iperico per uso esterno è, invece, un ottimo rimedio per tanti problemi (vedi Olio d'iperico).
Per bilanciare, completandolo, l'impegno fisico tramite qualcuno degli esercizi finora proposti, consiglio, infine, la pratica seguente.
Seduti, in posizione eretta, con sostegno lombare, ascoltate ad occhi chiusi il respiro, per alcuni minuti, finché diventa regolare.
Inspirare ed espirare con le narici, senza forzare, lasciando che il respiro si regolarizzi da solo, solo ascoltandolo.
Adesso, mentre inspirate lentamente, sillaba per sillaba, fate risuonare mentalmente la parola ARMONIA. (Qualunque altra parola positiva, LUCE VITA FELICITA', vanno comunque bene).
Espirando, immaginate che la vibrazione della parola si diffonda ad ogni cellula, scendendo per il cervelletto e lungo il midollo spinale...
Fatelo, per almeno cinque minuti, tutte le volte che volete.
Ho proposto molte pratiche, di vario tipo, su questo argomento ed anche in molti altri articoli su questo blog.
L'ho fatto per averne sperimentato l'efficacia numerosissime volte, su me stesso.
Spero che almeno uno possa fare al caso vostro.
La vita, nel suo insieme, con tutto quello che contiene, è troppo bella, preziosa, unica per non cercare e fare di tutto per viverla pienamente ed umanamente...
"L'uomo trova la felicità solo quando riesce a mettere il massimo del proprio impegno, nel presente, nel fare qualcosa di creativo e di utile non solo per se stesso, ma anche per qualcun altro"
( M° Masahiro Oki)
Buona giornata.
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
leggi tutto
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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