I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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lunedì 30 marzo 2020

La mascherina ai tempi del Corona ... Ma Zorro la teneva sugli occhi!

In qualunque automobile vedo passare, io vedo alla guida uno sconosciuto con una mascherina bianca ormai compenetrata con la  pelle del suo viso, fra naso e mento ...
Mi son chiesto perché, e qualcosa comincio a capire, ma lo dirò dopo.
Un mio vicino di casa è padre di due bellissime bambine che fino a tre settimane fa riempivano di gioia il quartiere: correvano per le stradine del borgo, salutavano tutti, creavano innocenti mercatini di piccole, adorabili cose senza alcun valore venale, e via dicendo.
Da tre settimane non si affacciano nemmeno alla finestra ...
Al simpatico vicino, operaio Romeno, ho chiesto come mai. Mi ha risposto: farle uscire è pericoloso! Si', si rischia una multa! Sei sicuro? Si'. Ma se qui, in queste quattro stradine che finiscono in prati campi e ruscelli uscissero a far due passi? E' pericoloso! Perchè? Ma ... forse rischierebbero di prendersi il virus ...
Ecco, alla fine, il pensiero che sta germogliando nell'immaginario collettivo: uscire fa male perché il contagio è fuori di casa, all'aria aperta! 
E cosi' deve pensarla anche colui che da un mese vive da ... uomo mascherato, tanto da non toglierla mai, perfino in auto da solo!
La gente che fa la fila fuori dai supermercati, a volte, tiene distanze dai vicini di trenta o quaranta metri ... Ma quando la magica porta del luogo dei desideri si spalanca per loro, cade ogni timore, ogni paura: fanno beatamente il pieno di due o tre carrelli e non si accorgono di farci anche il pieno dei possibili virus: dieci o venti persone, nello spazio chiuso del Market respirano ciascuno ciò che tutti gli altri espirano, e se ci sono portatori di virus, la concentrazione, dentro, e migliaia di volte più alta che all'aperto, nel piazzale, in fila.
Ma tanto, c'è la mascherina, magari sempre la stessa da un mese, che garantisce ...
Si', la nuova foglia di fico, divenuta improvvisamente, nella mente delle persone, la barriera invalicabile ai virus, il deterrente al panico, il nuovo santo protettore, l'unica assicurazione sicura sulla  vita ... 
Ed intanto continuano inconsapevoli a rimangiarsi gli eventuali virus, ormai copiosamente trattenuti fra naso e bocca, e continuamente riciclati fra mascherina e polmoni ...
Evviva il nuovo 'dio' collettivo, allora! Ancora meno importante del dio denaro, ma pur sempre di un dio si tratta, e di questo, palesemente, ce n'era estremo bisogno. 
Siamo o non siamo nell'era consumistica?
Il monolitismo della teologia del denaro, oggi, si trova a condividere il trono con un nuovo dio, anche se minore: il dio ... mascherina. Che intanto, purtroppo, scarseggia negli ospedali!
Ma almeno Zorro la teneva sugli occhi!




sabato 28 marzo 2020

Razzismo e ... carenza di vitamina 'D'

Anziani si diventa per necessità, 'vecchi' per scelta!
Perchè la carenza di vitamina D 'attivata', il diidro ergo calciferolo, reso tale a partire dalla provitamina D grazie alla ionizzazione prodotte dai raggi UV 'A', si manifesti, fatte salve tutte le differenze di esposizione alla luce solare di tipo geografico, servono lunghi periodi di abitudini di vita scorrette, ossia innaturali.
Le attuali misure restrittive della libertà personale, per quanto siano fortemente criticabili, non hanno potuto produrre in cosi' poco tempo un esaurimento delle scorte, che sono particolarmente abbondanti nel tessuto adiposo sottocutaneo. La vitamina D, infatti, si scioglie nei grassi, moltissimo più che nei liquidi.
Anche stando sempre in casa, come dimostrano casi estremi di segregazione criminale, la carenza di tale vitamina a livelli patologici (es il rachitismo), è eccezionale. Basterebbe non stare sempre al buio e con finestre tappate.
Infatti la conversione della provitamina, ampiamente diffusa in grassi e oli animali (es olio di fegato di merluzzo), non si arresta mai del tutto, se la radiazione luminosa non cala sotto un livello soglia minimo.
E' un fenomeno analogo all'effetto, di tipo quantistico, che si realizza nei pannelli fotoelettrici. Un raggio luminoso, in questo caso, deve avere una energia (proporzionale alla frequenza: E=KL, ove L è la frequenza elettromagnetica indispensabile, K la costante di Plank, ed E è l'energia del fotone incidente) che superi l'effetto di 'soglia'. Ma ogni raggio UV supera questa soglia.
Anche brevi esposizioni alla luce diretta son sufficienti a ricevere la giusta dose di energia, perché un analogo effetto si produca a livello sottocutaneo, tramite la parziale ionizzazione della stessa pro vitamina D, che consiste in una perdita di elettroni superficiali.
Purtroppo la diffusa carenza negli anziani di tale vitamina 'attiva' dipende, spesso, da un cumulo di altre pessime abitudini di vita, a volte fin troppo artificialmente assistita: sedentarietà estrema, cattiva digestione ed assorbimento, per eccesso di cibi di bassissima qualità biologica, nonché saturi di sostanze tossiche ad effetto ossidante.
Ed inoltre: uno stato d'animo sempre 'scadente', lo scarso interesse per la vita e per gli altri col frequente abuso di persone che in tanti modi ci danno una mano, certa sospettosità tipica di certi 'vecchi' associata altrettanto spesso, alla presunzione (arrogante) di detenere 'diritti' inviolabili e spinta, talora, fino al razzismo pratico nella vita quotidiana.
Per tutti questi motivi compaiono spesso anche carenze globali di tutte le altre vitamine, non solo la D, che fra l'altro, se somministrata in terapia oltre certi livelli, diverrebbe altamente tossica ...
Anziani diventiamo tutti per necessità biologica; vecchi ed egoisti solo per scelta e cattive abitudini reiterate!
Cattive abitudini, peraltro, possibili solo nelle società opulente, basate sull'egoismo e sull'eccesso di tutto, specie di quello che è superfluo.
In una frase: tutto questo significa vivere la vecchiaia conducendo uno stile di vita opposto all'ordine naturale delle cose.
In questo caso si comincia a diventare vecchi fin dall'infanzia ...

La carenza di vitamina D negli anziani non p la causa delle loro 'patologie', ma una conseguenza, fra tante altre, di uno scorretto stile di vita ...
Resta da  citare, per ultimo, anche il noto proverbio 'chi è causa del suo mal pianga se stesso'!
Chiudo con un caso, non rarissimo, riportato dalla stampa nazionale ...
'Ancona: infermiera senegalese costretta a cambiare casa di riposo perché gli anziani non l'accettavano per il colore della pelle'.
Nelle foto qui sotto c'è anche quella dell'infermiera senegalese.
Ed ora scatenatevi pure contro di me, se vi fa piacere.





giovedì 26 marzo 2020

La 'Scienza' ai tempi del coronavirus ...

La sedicente 'Scienza' iper tecnologica, oggi, ne combina ben di peggio dell'incauta sintesi in laboratorio di nuovi virus ...
Ad esempio, produce pallottole che sono piccole bombe all'idrogeno per usi bellici quotidiani, lasciando che muoiano per radiazioni per primi gli stessi ignari soldati che le usano (la Nato, e specialmente gli 'alleati' americani in queste porcherie, preferiscono mandare avanti i fedeli soldati alleati, ad esempio Italiani, come in Kossovo, e non i 'tecnici' militari USA che le hanno ideate ...
Ed inoltre, gli arsenali militari del pianeta pullulano di 'bombe' chimiche d'ogni genere, a partire dai gas nervini, oltre che di virus e batteri geneticamente modificati, d'ogni specie.
Queste cose, oggi, fanno apparire le bombe atomiche come oggetti ormai obsoleti.
Ma c'è di peggio: USA, Cina e Russia, ma non solo, stanno facendo a gara nel devastare il genoma umano ed animale in tutti i modi. La pecora clonata 'Dolly' era solo la cosa meno grave fra tutte ...
Hanno ovunque clonato embrioni umani, anche se solo la Cina, per palesi, maldestri calcoli di propaganda politica, lo ha ammesso, finora ...
Hanno mappato i vari genomi come se fossero atti di eroismo scientifico, continuando ad ignorare tutto sull'origine ed il significato dell codice genetico stesso.
La più grande bramosia è stata quella di brevettarli per primi, come se la Vita stessa fosse opera loro, e si son dati da sè anche i relativi 'Nobel', pur essendo solo maldestri e amorali manipolatori della Vita ...
Neutralità della scienza? Progresso 'scientifico' utile ed inarrestabile? Non possiamo tarpare le ali alla 'conoscenza'?
Ormai le sole ali tarpate sono quelle della coscienza e della morale personale di troppi scienziati, unicamente interessati a carriera, guadagno e notorietà ...
Ebbene, a tutti costoro dico: ma avete almeno pensato che il Pianeta che ospita la Vita non ha alcun bisogno di ulteriori 'sviluppi' della ricerca di morte per completarne la distruzione?
Siete come quelli che nel Titanic, con le cucine ormai allagate, continuavano a tempestare di telefonate lo staff dei cuochi chiedendo a che ora sarebbe stata servita la cena ....
L'ultima cena, signori, è già sul piatto, servita calda!
E buon appetito ...


Nidiata di innocenti cuccioli palesemente manipolati geneticamente





 Un bovino geneticamente modificato: puro horror. Ricordiamocene alla prossima Fiorentina che comperiamo

Autoironia necessaria.  'Una risata li seppellirà tutti!'

mercoledì 25 marzo 2020

Artemisia e virus (e molto altro ancora) - Cosa dice la 'Scienza'

Se non vi avessi ancora convinto, beccatevi questo: una revisione sintetica delle esperienze 'scientifiche' nel mondo con 'Artemisia' e suoi estratti:

I fito-estratti delle specie Artemisia (Asteraceae) sono impiegati come biocidi naturali (anti-insetti, anti- elminti e antibiotici) da molti secoli. 
Specie virali in cui si testa l’artemisina- virus flou umano, DEN / 2, FIV, HBV, HCMV, HIV, HPV, HSV / 1, HSV / 2, JUNV, ToMV.
La quercetina contenuta nell’artemisai, a sua volta, ha effetti antivirali sui seguenti virus: mieloblastosi degli uccelli; encefalocarditi (Col, SK, MM, Mengo-M / L); HSV / 1; Leucemia murina di Maloney; polio-virus umano; Rous-virus associate / II; stomovesciculite-virus. 

E sui seguenti microbi e proto metazoi -
Acinetobacter, Agrobacterium, Aeromonas, Alcaligenes, Bacillus, Beneckea, Bordetella, Brevibacterium, Bronchotrix, Citrobacter, Corynebacterium, Cryptococcus, Enterococcus, Enterobacter, Erwinia, Escherichia, Haemophilus, Helicobterieria, Helicobaceria Proteus, Pseudomonas, Ralstonia, Salmonella, Sarcinea, Serratia, Shigella, Staphylococcus, Streptococcus, altri Micobatteri. Generi Mycote. - Acremonium, Alternaria, Aspergillus, Botrytis, Candida, Cladosporium, Colletotrichum, Epidermophyton, Erysiphe, Fonsecaea, Fusarium, Gaeumannomyces, Geotrichum, Gerlachia, Gibberella, Helminthosporum, Malassezia, Microsporumum, Phucorora, Phucorora, Phucoria, Phucorora, Phucoria, Phucoria, Phucoria, Phucoria, Phucoria, Phucoria, Phucoria , Pneumocystis, Puccinia, Pyricularia, Pythium, Rhizoctonia, Rhizopus, Rhodotorula, Saccharomyces, Sclerotinia, Sporotrichum, Tiarosporella, Trichoderma, Trichophyton, Trichosporon, Verticillium, Zygorrynchus). 
Altri generi: Protozoi - Acanthamoeba, Babesia (caballi, equii, microti), Balantidium, Cryptosporidium, Eimeria (acervulina, tenella; effetti limitati anche rispetto ai massimi, necatrix), Entamoeba, Giardia, Emoproteo, Leishmania (amazonensis, braziliensis, donovani, infantum, major, mexicana, tropica), Naegleria, Neospora, Plasmodium (berghei, chabaudi, cynomolgi, falciparum, inui, knowlesi, nigeriensis, ovale, petteri, vinckei, viva, yockei, viva) Theileria, Toxoplasma, Trichomonas, Tripanosoma (brucei, cruzi, evansi, rodesiense). Gli effetti tossici erano dovuti anche alla quercetina rispetto a Cryptosporidium, Encephalitozoon, Leishmania, Plasmodium, Toxoplasma. 
Cellule tumorali umane. - osso; cervello; Seno; cervice, colorettale; Tumore all'ascite di Ehrlich; endometre, fibrosarcoma; gastrico, glioma; epatoma; Kaposi sarcome; laryngeoma; leucemia; polmone; mieloma multiplo; myelo-leucemia; nasofaringeo; collo, sistema neuvoso; orale; ovarica; pancreas, macroadenoma pituitario; promielocitica-leucemia; prostata; renale; tiroide, melanoma uveale, attraverso diversi effetti come citotossicità, apoptosys, anti-angiogenesi, anti-metastatico e inibizione del fattore KB nucleare per la progressione dei carcinociti. 
Effetti antielminti sui seguenti generi di Platyzoa. - Clonorchis, Dipylidium, Echinostoma, Fasciola, Moniezia, Opisthorchis, Schistosoma, Taenia. Effetti antielminti sui seguenti generi Nematoda. - Ascaridia, ascaridi, Bunostomum, Caenorhabditis, Dictyocaulus, Dirofilaria, Ditylenchus, Enterobius, Gnathostoma, Haemonchus, Helicotylenchus, Meloidogyne, Nematodirus, Neoascaris, Pratylenchus, Protostrongylus, Rotylenchulus, Strongyloides, Toxocara, Trichinella, Trichostrongylus. 
Molluschi. - Deroceras (Agriolimacidae); Biomphalaria, Planorbella (Planorbidae); Pomacea (Ampullariidae). Anellida Clitellata. - Pheretima (Megascolecidae). 
Mammiferi Marsupiales. - Trichosurus. 
Artropodi appartenenti ai seguenti taxa: - 
Acari (Psoroptidae; Sarcoptidae, Tetranychidae; Ixodidae); - Anoplura (Pediculidae); - Coleotteri (Bostrichidae, Bruchidae, Chrysomelidae, Coccinellidae, Curculionidae, Tenebrionidae); - Ditteri (Culicidae, Calliphoridae, Drosophilidae, Muscidae, Tephritidae); - Dyctioptera (Blattellidae, Blattidae); - Eterotteri (Pyrrhocoridae); - Homoptera (Aleurodidae, Aphididae, Coccidae, Delphacidae, Pseudococcidae); - Imenotteri (Formicidae); - Isoptera (Rhinotermitidae); - Lepidoptera (Noctuidae, Pieridae, Plutellidae, Pyralidae, Tineidae, Tortricidae); - Ortotteri (Acrididae); - Sifonaptera (Pulicidae); - Thisanoptera (Thripidae). 
L'allelopatia indotta dall'Artemisia è stata dimostrata in 15 specie (le più interessanti di A. annua) su circa 56 generi vegetali, come segue: Amaranthaceae 3 generi; Apiaceae 3; Asteraceae 8; Brassicaeceae 4; Graminaceae 3; Papilionaceae 5; Poaceae 17; Solanaceae 2; 1 genere per Araceae, Cistaceae, Cucurbitaceae, Linaceae, Malvaceae, Onagraceae, Pinaceae, Plantaginaceae, Polygonaceae, Portulacaceae, Violaceae. 
Effetti allelopatici indotti da Artemisia a causa di estratti acquosi o alcolici, organi vegetali epigei o ipogei o dal suolo. Gli effetti allelopatici influenzano la germinazione dei semi e la produttività delle piante. I principali allelochemicals riconosciuti sono absinthine, arteannuine-B, arteannuate, artemine, artemisinin e 9 derivati ​​semi-sinthetics, arteannuate, arteannuine-B, artesunate, arteether, dehidro-artemisinin, deoxy-artemisinin, tauremisine, tauremises idrocarburo) e alcuni componenti dell'olio essenziale, alfa-pinene, beta-pinene, canfor, 1,8-cineolo, CH3-jasmoate, eucaliptolo. Le specie di Artemisia utilizzate per i saggi biologici erano le seguenti: A. A. sieversiana, A. spicigera, A. stolonifera, A. sublessingiana, A. sylvatica, A. transiliensis, A. tridentata, A. verlotorum, A. vestita, A. vulgaris. I prodotti chimici bioattivi riconosciuti dal biotest erano i seguenti: 1,2,4-trioxanes, 1,2,4-trioxolanes, 1,2,4-trioxolanes-monospiro, 1,2,4-trioxolanes-dispiro, 1,2,4,5,7-pentossocani, 1,2,4,5,7,8-exossossani, 1-2-6-7-tetraxaspiro [7.11] -nonadecano, 1,8-cineolo, 1-alfa -4-alfa-diidrossibishopsolicepolide, 1-desossi-1-alfa-perossi-rupicolina-A-8-O-acetato, 1-fenil-2-4-esadiene (= capillene), 1-fenil-2-4-pentadiene , 2-6-dimetossifenolo, 3-4-dimetossi-benzan-olo, 3-butilisocumarine, 3alfa-4alfa-epossirupicolina-C, 3alfa-4alfa-epossirupicolina-D, 3alfa-4alfa-epossirupicolina-E, 3-CH3-3 -fenil-1,4-pentadyne, 3-metossi-tanapartolide, 4,6,7-triidrossi-3,5-dimetossi-flavone, 5,5-diidrossi-3,4, Triquinani (7alfa-silfiperfol-5-ene, silphiperfol-5-ene, pethybrene, alfa-isocomene, beta-isocomene), Umbelliferone, Vulgarone-B, Z-epossi-o-cimene e 3 endo-perossiossi senza nome. L'uso etnobotanico delle specie di Artemisia in Campania (A. absinthium, A. alba, A. annua, A. arborescens, A. campestris, A. variabilis, A. verlotum, A. vulgaris)

I dati sulle funzioni biologiche degli estratti di Artemisia sono molto interessanti per un potenziale uso diffuso in biomedicina e agroecologia.

L'Artemisinina è la nuova piattaforma molecolare per lo sviluppo di una libreria molecolare completa con potenziale applicazione come segue: -) chemioterapia per il cancro e disturbi infiammatori-immunologici; -) patologia infiammatoria e disturbi immunologici; -) controllo biologico di Arthropoda, Gastropoda, Nematoda, Mycota in agro-ambienti; -) trattamento di elminti (Platyzoa e Nematoda) e microparassiti (virus, batteri, protisti) di interesse biomedico ed economico per l'uomo e gli animali.
(Da ReserchGate, Ministero della Salute Università Ricerca: Proprietà dei fito-estratti di Artemisia (Asteraceae) alternative a quelle antimalariche: rassegna bibliografica degli effetti tossici su target non umano. Article PDF Available - June 2008)   

E non vi basta ancora? Allora ditemi tutto quello che volete, ma non lamentatevi se vi mando a quel paese....!
E però devo dirvi che vi voglio un gran bene, nonostante tutto! 
Va bene cosi' ...
Ah, era ora!


 

Esperienze terapeutiche di un medico con rimedi naturali all'epoca del coronavirus

'Arbusta juvant humilesque Myricae' (Amo gli arbusti e le piccole tamerici)

Utilizzo le 'umili piante' in terapia, da medico informato e consapevole, da oltre quarant'anni.
Se qualche illustre 'scienziato' (o anche un qualunque 'modesto' collega, dedito al comparaggio 'al dettaglio', mentre il primo lavora più volentieri 'all'ingrosso'), anziché informarsi bene, nel bene e nel male, sugli effetti dei farmaci che quotidianamente prescrivono, edotti dalla propaganda farmaceutica, mi dicessero 'stregone', quasi quasi mi onorano!
Una volta un primario pneumologo, sentiti i positivi risultati che avevo ottenuto con 'l'olio d'uovo' in svariati paesi del mondo fra i più colpiti dalla TBC, mi chiese di dimostrargli le basi scientifiche di tale approccio terapeutico. 
Io pazientemente gli enumerai alcune delle centinaia di sostanze, ad altissima concentrazione, che si trovavano in quel prodotto, a costo quasi zero e che chiunque può produrre da se ... In particolare gli parlai dei fosfolipidi aggressivi, perché parzialmente ionizzati dalla prolungata cottura, capaci d'infiltrarsi, per affinità elettrochimica,  nelle strutture fosfolipoproteiche a doppia palizzata intrecciata, che costituiscono la membrana del micobatterio della tubercolosi, spezzandola in più punti, ed uccidendo cosi' il batterio ....
Non mi lasciò finire: non mi interessa la struttura del bacillo di ... Kock? ... Si' quello, ma di curarlo con i farmaci scientificamente testati allo scopo! 
Sa quali sono? No, adesso non mi sovviene ... Gliene enumerai una decina, tutti gravati da alta tossicità e resi debolmente attivi, anche in larghe associazioni, dalle resistenze 'carogna' verso lo stesso bacillo della TBC, e che avevano provocato anche l'emergere di ceppi insensibili a qualunque chemio-antibiotico noto ...
A questo punto mi interruppe arrogantemente, dicendomi: non mi va di discutere con uno stregone e, girato il culo, ritornò alle sue lucrose occupazioni professionali, probabilmente largamente basate sul comparaggio ...
Potete trovare molti articoli sull'argomento, in questo blog, ricercando nella chiave, in alto a sinistra della home page, la voce 'olio d'uovo' ...
Passiamo all'Artemisia, della quale, nella flora spontanea Italiana esistono una decina di specie, alcune delle quali pressoché ubiquitarie ed abbondanti nei luoghi di crescita ....
La uso in terapia da oltre quarant'anni,  dopo che lessi su una rivista scientifica americana di tutto rispetto, credo fosse Journal of Microbiolgy, degli interessanti effetti dell'artemisia sulle epatiti virali, 'C' inclusa ...
Cominciai a farne raccolta nel bellissimo angolo delle Dolomiti bellunesi in cui facevo ... il medico condotto, ed a provarla per primo su di me, in forma di tisana, nonché su pazienti portatori di 'epatite cronica evolutiva verso la cirrosi da virus 'C'. 
Io non soffrivo di epatite, ma mi accorsi che, presa in corso d'influenza, la stroncava in poche ore, mentre tutti, dico tutti i pazienti con epatite c, non ancora evoluta in cirrosi atrofica grave, son sempre guariti o vistosamente migliorati ...
Anche qui ricercate la voce su questo blog, se ne siete interessati.

Quale relazione c'è fra la struttura del batterio della TBC e quella della gran parte di virus, che li rendono potenzialmente di difficile eradicazione con chemioterapici, antibiotici inclusi? 
Una, fondamentalmente: che entrambi sono ben protetti, anzi, benissimo da poderose strutture di 'confine': nel bacillo di Kock, come ho detto sopra, una membrana a due strati fosfolipidici; nei virus, Coronavirus inclusi, da una poderosa capsula multistrato proteica che lo rende praticamente inattaccabile da ogni sostanza scoperta ad oggi da farmindustria (a meno che non ci beviamo l'acido cloridrico, ma ve lo sconsiglio ...)
Io sto facendo attualmente profilassi con tisane di artemisia e sciroppo a base di zenzero (entrambe ampiamente descritte nel blog), e mi riservo di usare l'olio d'uovo (tre gocce in unica dose, e poi una goccia due volte al giorno, per tre settimane), se dovessi infettarmi ... Se dovessi!
Infatti, ai primi di marzo, di ritorno da un viaggio nel Veneto, una notte ho avuto un forte bruciore in gola, tosse secca fastidiosa ed una leggera febbretta, su 37 ... Tutti sintomi evocativi di possibile contagio. 
Mi son messo in isolamento e curato aumentando la dose di sciroppo di zenzero: circa 200 ml in un giorno, e con tisane di artemisia un po' più concentrate: dieci grammi di foglie secche in un litro d'acqua ...
Risultato: dopo 24 ore i sintomi non c'erano più, tanto che non ho nemmeno usato l'olio d'uovo ...
Tuttora sto benissimo, e passo le giornate studiando, scrivendo ed ascoltando buona musica: come quella di Mozart o di Johan Strauss, che tirano su il morale e, almeno nel secondo caso, trascinano alla danza.
Ah, quanto mi dispiace, anche per quel primario pneumologo che non abbia dovuto ricoverarmi in dispnea grave ... Almeno avrebbe potuto dirmi: visto? Le avevo detto che era un ciarlatano!!!

Poscritto: alcuni parenti ed amici mi informano di positivi risultati, con l'uso della sciroppo allo Zenzero, in patologie simil influenzali apparse nelle ultime settimane e contratte in zone ad alto rischio epidemico. Per 'fortuna' son tutti guariti in pochi giorni e stanno bene ....
Ma hanno fatto almeno il tampone? 
"Ma il tampone no, il tampone 'Suo', non può disperdersi ... per casi non mortali!"



lunedì 23 marzo 2020

Considerazioni sulla mortalità italiana per coronavirus

Voglio ribadire che la percentuale di 'morti per coronavirus', rispetto al totale dei 'contagiati' è totalmente inquinata ed inattendibile dal fatto che di tamponi se ne fanno pochi e rivolti quasi solo a scoprire quanti pazienti ricoverati per gravi patologie respiratorie son anche affetti da coronavirus...
Chiarisco: morire da coronavirus o 'prevalentemente' od 'anche' a causa dello stesso, è cosa ben diversa.
Peraltro, il numero dei decessi totali in Italia, rispetto ad altri paesi, ed ammesso che questi non barino al ribasso, è stranamente troppo alto, sia in assoluto che rispetto alla popolazione totale, e questo per vari motivi.
Tralascio le ipotesi complottiste, e resto al pratico.
Attribuire tutti i morti 'anche' col coronavirus come effetto diretto dell'infezione, anche se metodologicamente scorretto, potrebbe anche giovarci, a livello socioeconomico, ad esempio ottenendo trattamenti economici di favore dalla unione europea (la quale peraltro sembra sul momento di implodere sui propri stessi egoismi contraddittori...).
Ma questo non è il nocciolo del problema, semmai esprimerebbe un po' anche una certa calcolata 'attitudine' a farci commiserare, che nel nostro 'teatrale' paese è una specie di lamentoso mantra ripetitivo.
Il problema di fondo è un altro: ogni infezione, ed ancor più ogni decesso, è il risultato di un 'incontro' fra i caratteri del fattore infettante e quelli della persona infettata. Lo stile di vita delle persone gioca qui un ruolo determinante, dato che le variabili della capacità nociva del virus cambiano lentamente e non tutte sono solo a danno nostro, anzi, per fortuna!
Poi vi è il livello qualitativo e quantitativo dell'assistenza sanitaria ...
Pur essendo la standard ospedaliero del nord Italia di livello elevato, la gestione politica del sistema sanitario in generale, grazie anche ai diffusissimi fenomeni corruttivi e truffaldini (ricordate ad es., la coppia Formigoni-Daccò?), alle infiltrazioni 'mafiose' che si orientano dove c'è più possibilità di facili guadagni, grazie ai tagli demagogico-populisti alla sanità, spesso per indicibili motivi di calcolo opportunistico ed elettorale, ai quali ha fatto da contraltare la totale ignavia nel contrastare gli sprechi, le truffe (spesso ma non sempre del privato sul pubblico), il clientelismo e il nepotismo nelle nomine a tutti i livelli ... ebbene, è grazie anche a tutto questo che ci troviamo con cosi' tanti morti!
Ma tutto questo non rientrerà mai nelle statistiche, per quanto siano viziate da errori, superficialità o malafede!


sabato 21 marzo 2020

Vita Uomo Natura: Alba magica ...

Vita Uomo Natura: Alba magica ...: «Quel rosignuol, che sí soave piagne, forse suoi figli, o sua cara consorte, di dolcezza empie il cielo et le campagne con tante note...

venerdì 20 marzo 2020

Cosa significa epidemia, come viene valutata e cosa ci insegna l’esperienza.

Epidemia è il passaggio (epi) da una persona all’altra (demia) di un agente nocivo, capace di causare danno alla salute.
Da questo criterio, quindi, andrebbero escluse cause solo esterne dannose per la salute e che l’uomo stesso non diffonde direttamente agli altri, come ad esempio inquinamento ambientale, stile di vita, uso di sostanze, legali e non, che abbassano le difese immunitarie o sono nocive per svariati organi od apparati. Verso tutto ciò abbiamo il dovere di provvedere, sia individualmente che collettivamente, correggendone le cause
Altre situazioni, invece, sono ineludibili: eruzioni vulcaniche, terremoti disastrosi, radiazioni solari, raggi cosmici, radioattività naturale, e via dicendo. Comunque, e fino ad un certo livello, ce ne possiamo proteggere, ad esempio costruendo città con criteri antisismici. Non cosi’ nel caso estremo di un gigantesco asteroide che cada sul pianeta, sebbene anche in questo caso al disastro iniziale possono seguire, spesso, eventi riparatori utili a migliorare la qualità della vita sul pianeta stesso …
La parola ‘epidemia’, quindi, si riferisce alla diffusione fra la gente di agenti patogeni appartenenti alla ‘sfera biologica’: dai virus (dalla rosolia ai virus influenzali, alla dengue, all'AIDS ecc.) ai parassiti (vermi e tenie, ad es.), passando per batteri (Salmonelle, enterococchi, escherichia ...), funghi (le cosiddette micosi), protozoi, (amebe e altri), insetti ( zecche e pidocchi, ad esempio), ma ce ne sono ancora molti altri.
La loro caratteristica comune è quella di passare da un individuo all'altro con diverse modalità, delle quali la convivenza stretta è la più frequente, e con diversi livelli di pericolosità. Ben diverso, infatti, è un episodio di pediculosi in una scolaresca rispetto alla diffusione di un meningococco nella comunità.
Le epidemie possono poi variare da pochi soggetti infetti in ambiti limitati, fino alla diffusione planetaria, com'è il caso dei virus influenzali e para influenzali, come l’attuale pandemia da Covid 19. (Questo numero indica l’anno d’inizio dell’epidemia, il 2019).
In una epidemia su larga scala si valutano i diversi livelli: diffusione del contagio, indicato dal numero accertato di persone portatrici del virus in questione, anche se alcuni casi, per limiti tecnici o temporali, possono essere falsi positivi o falsi negativi.
L’accuratezza nella valutazione della diffusione di un virus come il Covid 19 è direttamente proporzionale al numero di persone testate, ad esempio col tampone (ma non è l’unico modo). Siccome è impensabile, in una pandemia, testare 7 miliardi di individui, i dati statistici si ‘estrapolano, si deducono, in base a diversi criteri.
Il più efficace metodo scientifico sarebbe quello di valutare un campione indicativo, medio, omogeneo e sufficientemente ampio della popolazione esaminata, per avere un certo grado di attendibilità nel valutare anche la restante popolazione.
Invece testare solo persone ‘sintomatiche’ o gravemente malate, oppure procedendo solo per classi di età, limita moltissimo la possibilità di valutare la reale incidenza della infezione nella popolazione globale.
Questa scelta, di solito, è dettata da considerazioni soggettive su cosa è più importante, in una determinata fase del ciclo epidemico, fare momento per momento. 

Ad esempio, se i test sono limitati e se si ritiene poco vantaggioso testare classi d’età a basso o bassissimo rischi, gli accertamenti saranno pochi ma 'mirati'. Peraltro, anche una valutazione a tappeto ma indifferenziata, siccome resterebbe comunque parziale e non selettiva ai fini statistici, si rivelerebbe spesso motivata solo da valutazioni demagogico-politiche che poco hanno a che vedere con la conoscenza reale del fenomeno.
Poi, di un virus epidemico, si valuta la morbosità, ossia la capacità di dare malattie sintomaticamente conclamate, raggruppate sotto la voce ‘morbilità complessiva’, ed infine la mortalità assoluta, in cui il virus è accertato come unica causa efficiente e necessaria, e la morbilità ‘concausale’, in cui il virus aggrava preesistenti patologie, arrivando fino al riscontro del tutto causale (epifenomeno) della mera presenza stesso in persone decedute per cause totalmente ‘indipendenti’ dal virus stesso.
Tutto questo non è scienza esatta, ma soggiace a criteri valutativi molto diversi fra loro, ed in definitiva serve a dare un’idea di base, ma nessuna definitiva certezza.
Una seria analisi epidemiologica serve inoltre a stabilire da dove è arrivato il nuovo virus (animali o individui 'serbatoi asintomatici'), qual'è la capacità successiva di diffusione da uomo a uomo, qual’è il numero di passaggi inter umani che possono portare ad una pandemia, e migliaia di altre cose ancora: sopratutto quale sarà la probabile evoluzione epidemica ed il tempo dello smaltimento finale dell’epidemia …

Ma c’è un grosso limite a questo modo di valutare: i soggetti esaminati sono solo ‘casi numerici’, ma non entità individuali ‘umane’: questo è il fattore antropico’, peraltro molto difficilmente inseribile nella ‘valutazione epidemica’ ...
Infatti risulta già molto difficile anche la valutazione delle concause ambientali che concorrono a promuovere l’epidemia, specie quelle prodotte dall'uomo stesso: grosse variazioni climatiche, qualità dell’aria, dell’acqua, del cibo, nonché condizioni particolari di vita, come ad esempio, i grossi agglomerati urbani, le classi di indigenza e le sacche di povertà ivi presenti, e molto altro ancora …
E il fattore 'antropico', allora? 

Questo non è riducibile ad un mero numero, perché prende in considerazione le caratteristiche peculiari dell’individuo, ove uno non vale quanto un ‘chiunque altro’, ma vale solo per se stesso!
Qui sono in gioco le dimensioni fondamentali che caratterizzano un essere ‘umano’: come, ad esempio, lo stile di vita, il livello educativo ed esperienziale, la condizione fisica, sia genetica che acquisita, eccetera ...
Ma è di fondamentale importanza tenere in considerazione soprattutto lo stato d’animo individuale e lo stato di ‘risonanza’: positiva, negativa o indifferente, del singolo con gli altri …
Queste cose quasi nessuna statistica le può valutare, ma ogni individuo può e deve rendersi esperto di sè, della propria vita, della propria reattività emotiva, dello stile di vita quotidiana che si è dato: dall'alimentazione all'uso di farmaci o di sostanze voluttuarie dopanti, risalendo sù sù fino fino alla condizioni affettivo emotive, etiche e ‘pratiche’ su cui ha basato, spesso automaticamente, la propria vita.
Il beneficio di questa epidemia da Coronavirus dovrebbe essere quello di renderci coscienti del valore intrinseco, peculiare della nostra vita, passando da automi a persone che sanno scegliere ciò che per ciascuno è buono, valido, etico, coerente per sé, ed anche di quanto ciascuno può fare per offrire gli altri la possibilità di beneficiare della ricchezza esperienziale 'umana' globale.
Non serve molto, invece, soffermarsi od enfatizzare solo fattori esterni, spesso sensazionalistici o impregnati della nostra faziosità ideologica, talvolta spinta fino al fanatismo …
Ci siamo capiti?
Abbiamo tanto da imparare da noi, su di noi e per noi, per poi offrire qualcosa di veramente utile anche agli altri ... 
Nessuno è cosi’ umanamente ‘povero’ da non poter offrire almeno un sorriso ed un grazie: un’epidemia di sorrisi, di atteggiamenti propositivi e creativi è e sarà sempre la più poderosa ‘arma’ di salvezza individuale e collettiva, priva di qualunque controindicazione, per qualunque tipo di 'epidemia' ...

Preparata, Impreparata e Arata ... Due Fisici teorici a confronto con un Fisico pratico (per non parlar di Tesla)

La signorina Preparata, la signorina Impreparata e la signorina Arata …
Era stato bandito un concorso pubblico per avere l’esclusiva ad arare un 'Campo': il campo della ‘Scienza’.
Al concorso si presentarono tre signorine, di nome ‘Preparata’, ‘Impreparata’ e … ‘Arata’.
Venne prima esaminata la signorina Preparata.
Prima domanda: se lei vuole essere esaminata deve prima darci una dimostrazione incontrovertibile della sua esistenza.
La preparatissima ‘Preparata’ emise allora un potente ‘flauto’ posteriore e rispose: la sentite? Si’, dissero gli esaminatori, turandosi il naso. 
Ebbene, siccome esiste l’odore, esiste anche chi l’ha prodotto, quindi io esisto …
Ma senti questa, disse uno: parla come un avvocato! Mi dimostri in modo incontrovertibile che non sono stato io ad emettere il … flauto!
Prego signori, rispose Preparata, accostate le narici ai pantaloni dell’illustre collega ed annusate: cosa sentite?
Sa di pesce, disse il primo, sa di naftalina disse il secondo.
Quindi non sa, perlomeno ancora, di … m....! Non è stato lui, affermò sicura ‘Preparata’!
A si? Allora ci dica il numero di molecole minimo perché una puzza di m.... sia percepibile!
Ecco fatto: prendete il numero di Avogadro (le molecole di un gas che occupano un metro cubo a pressione atmosferica media), moltiplicatelo per Delta ‘P’, la differenza di Pressione atmosferica fra questa stanza e l’ambiente, e poi moltiplicate ancora per il quadrato della distanza fra il vostro naso e … la sorgente, e dividete tutto per la vostra capacità olfattiva specifica, e troverete la risposta …
Per farla corta, il più furbo dei tre, alla fine, chiese: ci dica e dimostri quale di noi tre è più scemo!
Preparata restò a lungo a riflettere e disse: francamente non lo so …
Visto? L’abbiamo colta impreparata: bocciata! Avanti un’altra!
Entrò Impreparata: pantaloncini ultracorti, scollatura fino all'ombelico, si sedette e chinò ancor più il petto in avanti ...
I tre restarono ipnotizzati. Finalmente, paonazzo più degli altri, il più anziano degli esaminatori chiese con un filo di voce: ci sa dire, signorina, quanti sono gli elettroni dell’idrogeno? (Domanda elementare, e vi posso confidare che ce n'è uno solo!)
Sei!, esclamò lei giuliva ...
Come fa a saperlo?
Me l’ha detto mia madre, attuale ministro della pubblica istruzione!
Ah bé, certo, se l’ha detto sua madre …. Allora passiamo alla seconda domanda.
A quale famiglia botanica appartiene il grano, detto botanicamente ‘hordeum triticum'?
A quella dei coccodrilli, rispose sempre più giuliva.
E chi glielo ha detto?
Mia zia, attuale ministro delle politiche agricole …
Ah bé, allora certo ...
Terza domanda: chi è il più scemo di noi tre?
Ma tutti e tre siete dei bellissimi uomini rispose, strizzando l’occhiolino…
Perfetto signorina, lei è promossa! Passi a ritirare il diploma in camera nostra!
Intanto fuori, visto che il tempo passava, la signorina Arata si mise ad arare il campo della conoscenza e fatto il lavoro, se ne andò ...

Tutti voi, nelle tre signorine, avrete certamente riconosciuto i rappresentanti del mondo della ‘Fisica contemporanea’: quelli della Fisica ‘classica’ nella signorina Impreparata, che qualunque cosa dicesse andava bene, e quelli della 'Fisica della realtà', estensione della meccanica quantistica ai fenomeni complessi reali, rappresentati dalla signorina Preparata che qualunque cosa dicesse doveva dimostrare qualcos'altro; i quali fisici, da cinquanta e passa anni, sono impegnati in interminabili diatribe sulla fusione fredda e sui domini elettromagnetici dell’acqua, mentre la signorina Arata è colei che sa cosa deve fare, fa e tace. Un fisico alla Tesla, tanto per capirci …
Ma sembra che quest’ultima signorina sia morta subito dopo, in un’imboscata tesa dalle prime due signorine per pura invidia …
E la Commissione? Era del tutto spompata per il gran … lavoro fatto nella consegna del diploma alla … ‘Impreparata-superdotata’, la signorina rappresentante della 'Fisica Classica'.
Sarebbe quasi ora di chiamarla: una ‘classica' p......! 
Ma mi dicono che puttana non si deve dire, e pertanto non lo dico!


Preparata(seduto) con Del Giudice, geniali Italiani della fusione a freddo

Arata, geniale Giapponese autore di un'altra 'fusione a freddo'

Nikola Tesla, genio universale della fisica pratica

Rubbia, bandiera italiana moderna della 'Fisica Classica' ....

giovedì 19 marzo 2020

La risonanza a livello 'biologico': come fanno le piante a guarirci?

Le piante, tutte le piante, sono organismi viventi complessi di tipo 'elementare', ossia le leggi fisico-chimiche alla base della loro vita, ossia del loro livello di armonica risonanza intrinseca, sono più semplici di quelle degli organismi più complessi nella scala biologica: animali ed uomo ...
In quest'ultimo la complessità è talmente grande che spesso il suo sistema intrinseco tende ad andare fuori fase: cessa la risonanza, i vari oscillatori 'biologici' che lo compongono, oggi le chiamiamo molecole biologiche con campo elettromagnetico intrinseco caratteristico, non risuonano più fra loro, cominciano ad andare ciascuna per proprio conto, finché, raggiunto un certo livello di dissonanza, il fenomeno diventa patologico: l'organismo, direbbe un medico, si ammala.
Il massimo livello di dissonanza è quello che si manifesta come cancro: interi ecosistemi di grandi dimensioni e complessità biologica come le cellule cominciano a riprodursi e basta, senza più interagire armoniosamente col resto dell'organismo e finiscono per divorare ogni livello di informazione coerente che teneva unito il sistema, fino a farlo morire, insieme a loro stesse.
Il desiderio di morte ha prodotto il risultato finale: uccidendo tutto uccidono anche se stesse. 
Ad esempio, se in una guerra finale fossero fatte esplodere tutte le bombe atomiche delle riserve delle 'potenze' nucleari, il livello di caos estrinseco, ossia le micidiali radiazioni emanate, in un sistema chiuso come un pianeta, sterminerebbe ogni forma di vita, ed i vari 'sansoni' della terra perirebbero assieme a tutti gli altri esseri, i 'filistei' legati al pianeta comune per la loro sopravvivenza...
Torniamo alle piante: il loro sistema cosciente è di tipo elementare,  tarato perfettamente sulla legge di natura: necessariamente una specie non può prevaricare su tutte le altre perché prima di aver raggiunto il sopravvento su dimensione planetaria, lo stesso sistema coerente e risonante che rende possibile la vita imploderebbe rovinosamente e repentinamente.
Questo comportamento del 'mondo' vegetale, che risuona coerentemente con l'ecosistema che permea e tiene in vita la sfera biologica del pianeta, fa si' che lo stesso regno, nei miliardi d'anni abbia accumulato una 'saggezza vitale' rivolta al progredire ed al diffondersi della vita. 
Esso, in altre parole ha perfettamente imparato a risuonare positivamente, ossia a mettersi in concordanza di fase con gli altri sistemi della biosfera, biologicamente più complessi, i quali a loro volta, se vogliono farcela a sopravvivere, devono entrare in risonanza con l'ecosistema intero che chiamiamo vita planetaria (ed universale ...) 
Facciamo un esempio: se gli esseri animali più energeticamente 'poderosi', ad esempio i dinosauri di grossa taglia, sotto il dominio di un folle capo dinosauro dominante fossero stati indotti a distruggere tutto il pianeta calpestandolo, il modo più efficace sarebbe stato quello di unirli in una specie di 'cavalcata delle valchirie' e metterli a correre sempre più velocemente e disastrosamente, distruggendo 'quasi' tutto quello che incontravano nella loro folle corsa ...
Una volta questo non sarebbe stato possibile, perché un 'mostro leader' di quel tipo non poteva prodursi per fenomeni naturali. Se casualmente ciò si fosse avverato, la famiglia originaria che aveva partorito quel mostro si sarebbe ribellata ai suoi istinti omni distruttivi riducendolo all'impotenza, oppure si sarebbero tutti ammazzati gli uni con gli altri se il folle mutamento fosse stato condiviso da più membri della stessa ...
E l'uomo? 
Visto che la biologia dell'uomo è la più complessa di tutte le altre, e che il carattere del suo organo elettromagnetico per eccellenza, il cervello, è poderoso più di ogni altra struttura biologica apparsa sul pianeta, l'uomo, dicevo, che fosse accecato da una serie di fenomeni dissonanti con la vita: rabbia, invidia, rancore, sanguinarietà, sadismo, egocentrismo, e fosse anche dotato di una fortissima volontà di attuare il suo folle piano omni distruttivo, potrebbe invece farcela, almeno teoricamente ...
E già molte volte ci è andato vicino, fino ad innescare pericolose psicosi collettive in risonanza distruttiva fra loro: le guerre di aggressione, che si ripetono da alcune migliaia d'anni ne sono un tragico esempio.
Solo che le armi, un tempo, non erano capaci di distruzioni totali, come invece lo è oggi l'arsenale atomico ...
In altre parole, se un folle sanguinario, arrabbiato con il mondo intero riuscisse ad andare al potere, ed in un impeto di rabbia incontrollata decidesse di sterminare l'umanità intera, oggi potrebbe farlo benissimo, ed in pochissimo tempo!
Per fortuna, fino ad oggi, i vari consiglieri che lo circondano son sempre riusciti a dissuaderlo in tempo, ma la cosa potrebbe comunque avvenire in qualunque momento ...
Quando queste situazioni raggiungono il limite, la 'forza vitale', insita nella Natura, escogita dei poderosi sistemi deterrenti, anche sotto forma di ... pandemie!
Sissignori: pandemie virali, ad esempio ...
I virus, infatti, sono la forma elementare di vita più potente della natura, e l'umanità stessa, in momenti di follia collettiva, ne induce, a sua insaputa, la comparsa e la virulenza.
In corso di una pandemia, allora, vediamo che le esercitazioni militari, le minacce, le provocazioni, gli attentati, le guerre cessano di colpo: il nemico non è più l'altro, ma l'epidemia stessa diventa il nemico comune.
Se guardiamo alla storia dell'umanità, però, ci accorgiamo che ogni epidemia è autolimitante: raggiunto un certo numero di morti, spesso soggetti già compromessi, il virus perde la sua virulenza, avendo compiuto la sua missione 'pro vita' e si riassorbe nei fenomeni di portata ordinaria: non è più il mostruoso nemico che sembrava ...
Quello che dopo succede è una ripresa delle dissonanze, delle violenze, dell'arroganza, dell'odio, del razzismo, ma in modo più lento e graduale: è la storia dell'umanità che tutti conosciamo.

Ma nel corso di una epidemia verso la quale siamo sprovveduti di armi difensive rapidamente efficaci, l'uomo comincia spesso a ricordarsi dei suoi 'fratellini' vegetali, che avendo nella loro lunga storia di vita affrontato e vinto le loro battaglie per la sopravvivenza, hanno incorporato nella loro saggezza chimica centinaia di sostanze capaci di mitigare, per esempio, la virulenza e l'aggressività di virus neo formati, verso i quali sia le difese naturali che le conoscenze farmacologiche acquisite non coprono più ...
E pian piano si riscoprono gli agrumi, le paravitamine C come i flavonoidi, gli antocianidi, i betacaroteni e moltissime altre sostanze del mondo vegetale ed animale (come la Propolis), note alla saggezza ancestrale ed esperenziale dei nostri antenati.
Ma l'attuale scienza chimico-farmaceutica basata sul profitto e sul monopolio, continua imperterrita ad irridere, denigrare, mettere a tacere e perfino negare qualunque evidenza scientifica che abbia confermato la loro efficacia ...
Alcune piante, come ad esempio il rizoma dello zenzero, nelle centinaia di milioni d'anni della loro evoluzione, si sono specializzate nella sintesi di centinaia di sostanze che mitigano l'aggressività dei virus influenzali e para influenzali, ed il Covid 19 è uno di questi, ed al tempo stesso sono in grado d'innalzare, per risonanza con i nostri arcaici sistemi difensivi, le difese immunitarie generiche e specifiche, ripristinando la loro massima ed efficace risposta ... 
Capito? No? Preferite continuare ad irridere e denigrare la Natura?
Siete liberi di farlo. 

Ma attenzione: prima o poi il prossimo ... cappotto di assi ben piallate e stralucide, con tanto di croce incastonata sopra, potrebbe essere il vostro!






Nuova ricetta a base di zenzero per prevenire e curare le infezioni virali

Integro le precedenti ricette già qui pubblicate alla voce sciroppo allo zenzero:
Ad un litro d'acqua aggiungere 5 cucchiai colmi di zucchero nero integrale 'Moscavo'
150 grammi di radice fresca di zenzero tagliata sottilissima
30 grammi di liquirizia purissima
7-8 chiodi di garofano
un anice stellato
10 granuli di bacche di ginepro
un cucchiaino di curcuma (fresca) in polvere
un cucchiaino di cannella in polvere
un cucchiaino di paprica dolce in povere
un pizzico di peperoncino piccante in povere
un cucchiaino di foglie secche di timo
 Portare tutto ad ebollizione, abbassare la fiamma e portare alla seconda ebolizione. Far rafreddare ed aggiungere il succo di due limoni.
Riporre tutto in un recipiente ermetico e riporre in frigo
Come preventivo un cucchiaino dopo i pasti
Come curativo da tre a sei cucchiai al giorno
MANGIARE LE FETTINE DI ZENZERO UN PO' AL GIORNO: BUONA SALUTE!
Tutti lo trovano delizioso.


mercoledì 18 marzo 2020

Covid 19: perché tanta paura -2

 La lupa dantesca in un disegno di Piero Bagnariol
La nuova pandemia da coronavirus sta mandando in tilt l'intero sistema socio economico, e soprattutto umanitario, del Pianeta (il terzo dal sole nonché unico idoneo alla vita forse a livello galattico: non dimentichiamolo mai!)
1400 anni fa un essere umano degno di questa parola, che era anche un medico 'umanamente globale', ha lasciato un testamento professionale che dovrebbe farci riflettere:
'Prego tutti i miei colleghi di impegnare i loro sforzi a curare e debellare la più grave pestilenza che sta minando la sopravvivenza dell'umanità: la cupidigia del denaro! Pestilenza tanto più grave perché chi ne è affetto pensa che l'avidità di denaro sia un bene, e non ne vuol sapere di farsi curare!'
Il suo nome era Ippocrate.

Dante Alighieri ne riparla nel primo canto del suo poema quando descrive la Lupa, emblema della cupidigia, la quale 'di tutte voglie pareva carca ne la sua magrezza, e dopo il pasto ha più fame che pria!'
Entrambi profeti inascoltati! (E non son gli unici ...)

La Natura ha delle leggi su cui si basa la vita di tutti  e che la scimmia 'uomo' non può infrangere o calpestare a suo piacere. Chi fa cosi' prima o poi si estingue perché ha rifiutato il progetto vita, e la Vita, necessariamente, deve fare a meno di questo petulante ed arrogante parassita ...
La Natura, assieme al pacco dono della vita, ci ha fornito, preparandolo per miliardi di anni, il corredo di tutto ciò che ci è indispensabile e sufficiente per vivere: materie prima, cibo, aria ed acqua perfettamente pulite, un meraviglioso organismo e, non ultimo, un efficacissimo sistema immunitario.
Ma l'uomo, ad un certo punto della sua storia, alcuni millenni fa, ha cominciato ad ammalarsi di egoismo, che è la base della cupidigia.
Ha preferito avere anziché essere, distruggere anziché preservare, odiare anziché amare e, soprattutto, possedere quello di cui non ha bisogno.
Nei primi tempi furono le guerre e la riduzione in schiavitù di milioni e milioni di altri esseri umani a manifestare il perverso 'trend', come diciamo oggi. Poi, in epoca industriale, abbiamo usato una nuova chimica (farmacia inclusa), di estrema tossicità e bassissima depurabilità: in particolare la tanto comoda ed economica chimica del petrolio. 
Ma contemporaneamente abbiamo anche usato ed abusato dell'energia dell'atomo, per scopi bellici e, come ricaduta, energetici, producendo miliardi di tonnellate di scorie pestifere ed indistruttibili per millenni, oltre che milioni di morti e di atroci sofferenze. E se non bastasse, abbiamo continuato a studiare e produrre  gas e sostanze chimiche mostruosamente devastanti per gli esseri umani e la Natura tutta, dalle sostanze urticanti (mostarde azotate), agli antimetaboliti, che distruggono le basi della vita, ai defoglianti che sterminano le giungle, perché il 'nemico' deve essere denudato e ben visibile ... 
La guerra del Vietnam, per citarne solo una, ha aperto la 'autostrada' a queste nuove 'tecniche' di sterminio, già peraltro ampiamente sperimentate nelle due guerre mondiali e, per quanto ci riguarda, nella famigerata aggressione all'Abissinia (oggi Etiopia), perché Mussolini a gli altri volevano l'Impero sui colli fatali ...'
Egoismo, megalomania, avidità,  superbia (col corollario razzista), ed una mostruosa stupidità: ecco gli ingredienti sempre alla base di tutto ...
E gli stessi ingredienti, mescolati con la chimica devastante, sono alla base dell'attuale aggressiva, tossica chimica farmaceutica basata sul profitto a tutti i costi e sulle sue aberranti motivazioni pseudo etiche.
Se ben usata la medicina tecnologica serve, ma la 'chimica dell'antiqualunque cosa' ha basi cosi' innaturali ed assurde che raramente viene usata in maniera razionale ed utile, oltre che etica.

La gestione della casa comune, la politica, si è adeguata. E se nel capitalismo moderno il profitto è l'unica regola, nel mondo 'comunista' il capitale è altrettanto benedetto, purché sia nelle solide mani dello stato, ossia della nomenklatura e del Partito unico-sovrano-divino, con l'immancabile folle despota a fare tutto quello che la follia gli suggerisce, in una nuova teologia in cui il 'compagno presidente' è la nuova santissima 'monade' ...
Rimane la democrazia, in sè ideale e fondata sull'ordine naturale delle cose, se non si bara al gioco e la si usa con rispetto. 
Ma anche qui corruzione, interessi privati, mafiosità d'ogni genere e soprattutto uno squallido materialismo sono ovunque alla base del cosiddetto 'benessere' e del mostruoso spreco su cui le 'democrazie dei più ricchi' basano il loro consenso....

Ma torniamo al coronavirus. Su questa base è comparsa l'ennesima epidemia, che in secoli passati sarebbe stata anche innocua, se questa volta alcuni elementi particolari non rischiassero di renderla catastrofica.
Infatti aria ed acqua sono cosi' inquinate da creare un problema nel problema e le nanoparticelle, a struttura simile al virus, contribuiscono a diffonderlo e renderlo ancor più tossico in  'sinergismo' d'azione.
E che dire del sistema immunitario, ridotto al lumicino dal bombardamento tossico generale e farmacologico in particolare?
Siamo ormai ridotti a cadaveri artificialmente tenuti in vita dallo sfruttamento di enormi risorse e dal parassitismo avido, rapace e razzista delle risorse umane dei più poveri.
Ma questa volta, a quanto pare, il mirabile mondo nuovo, ipertecno-avido-parassitario, si sta ... cagando addosso, a tutte le latitudini ed in tutti i regimi-sistema oggi esistenti.
Il giocattolo-bomba gli sta scoppiando in mano.
A livello terapeutico, a parte le tecnologie rianimatorie e ventilatorie artificiali, non c'è uno straccio di chemioterapico antivirale che dia sicure garanzie, mentre con gli antibiotici, per le diffusissime resistenze e la selezione di nuovi ceppi ultra aggressivi negli ospedali, siamo messi ancor peggio. 
In ospedale, ormai, specie nei reparti intensivi, è difficilissimo non contrarre qualche infezioni opportunista legata all'antibiotico resistenza, anche se il virus non sarebbe poi cosi' grave, se non in casi già compromessi gravemente da altre patrologie del ...benessere.

Unica via d'uscita: ridiventiamo umani, rispettiamo il nostro organismo ed i nostro sistema immunitario, nutriamoci con ciò che è necessario ed utile ...
In questi giorni tonnellate di cibo chimico, tossico, artificiale e malsano - specie dai banchi che piacciono tanto ai carnivori, e soprattutto dolciumi 'artificiali' a base di zuccheri raffinati, verranno avidamente divorati, per coprire l'ansia ed il terrore, soprattutto da chi sta messo già peggio: obesi, diabetici, aterosclerotici, ipertesi e ... dementi!
Mangiamo meno!!!!!
E meglio: verdura, frutta ricca di vitamina C, prodotti naturali ricchi di fibra, cercandoli ove possibile fra i prodotti 'bio'.
E prepariamoci in casa rimedi naturali di comprovata efficacia quanto meno per disintossicarci ed aumentare le difese naturali: ortica, curcuma, artemisia, gramigna, zenzero, solo per citare i più noti. Usiamoli nei mille modi che esperienza e fantasia ci suggeriscono. Io stesso ne ho proposti svariati, su questo stesso blog e recentemente, dove parlo di 'coronavirus'. Basta digitare la parola 'coronavirus' nel riquadro in alto a sinistra per vederli comparire tutti.
Un ultimo consiglio: chiediamo scusa alla Natura per i danni che tutti le stiamo arrecando e cominciamo a ringraziare ... 
Ringraziamo sempre, ringraziamo tutto e tutti di tutto e per sempre!




martedì 17 marzo 2020

Covid 19: perché tanta paura?

Per quanto ancora ne sappiamo poco, l'attuale pandemia da virus simil influenzali non sembra molto diversa da tutte le altre, sia per quanto riguarda la diffusione (ogni infetto ne contagia circa altri due), che per morbosità: decorre con pochi casi gravi, mentre la stragrande maggioranza dei casi è asintomatica o con sintomi lievi, come pure per mortalità. probabilmente intorno all'uno per cento ...
In Italia la mortalità rilevata, altissima, nell'ordine del 6-7 % dipende dalla scelta di testare col tampone solo la minoranza che presenta sintomi preoccupanti, ma ne ho già parlato.
Diamo un'occhiata a quanto è già successo, coi virus influenzali e simili, solo negli ultimi 120 anni, ossia da quando abbiamo dati epidemiologici di un certo spessore.

Pandemie
1918: la Spagnola (Virus H1N1)
Si stima che un terzo della popolazione mondiale fu colpito dall’infezione durante la pandemia del 1918–1919. La malattia fu eccezionalmente severa, con una letalità maggiore del 2,5% e circa 50 milioni di decessi, alcuni ipotizzano fino a 100 milioni.

1957-58: l’Asiatica (Virus H2N2)
Dopo la pandemia del 1918, l’influenza ritornò al suo andamento abituale per tutti gli anni trenta, quaranta e cinquanta, fino al 1957, quando si sviluppò la nuova pandemia.In contrasto a quanto osservato nel 1918, le morti si verificarono soprattutto nelle persone affette da malattie croniche e meno colpiti furono i soggetti sani. I morti totali non sono noti, ma si calcola che siano nell'ordine di alcune centinaia di migliaia
Il virus dell’Asiatica (H2N2) era destinato ad una breve permanenza tra gli esseri umani e scomparve dopo soli 11 anni, soppiantato dal sottotipo A/H3N2 Hong Kong. 


1968: Influenza Hong Kong (H3N2)
Come nel 1957, la nuova pandemia provenne dal Sud Est Asiatico e anche questa volta fu la stampa a dare l’allarme con la notizia di una grande epidemia in Hong Kong data dal Times di Londra. Nel 1968, come nel ’57 le comunicazioni con la Cina continentale erano poco efficienti.In Italia l’eccesso di mortalità attribuibile a polmonite ed influenza associato con questa pandemia fu stimato di circa 20.000 decessi. Non è noto il numero totale di morti ...


Eventi quasi pandemici
1947: Pseudo pandemia (Virus H1N1) 
Alla fine del 1946, un’epidemia di influenza si diffuse in estremo oriente, in Giappone e Corea, tra le truppe americane, e successivamente, nel 1947, ad altre basi militari negli USA dove fu isolato un ceppo virale che sembrò molto differente dal virus dell’influenza A. Ignoto il numero di morti.

1977: Epidemia dell’Influenza Russa (H1N1)
Questa epidemia si era diffusa nel maggio 1977 nel nord est della Cina, ma fu denominata “Russa”. Essa si diffuse rapidamente ma soprattutto o quasi unicamente tra i giovani con meno di 25 anni, con manifestazioni cliniche lievi, anche se tipicamente influenzali.


Analoghe considerazioni possono essere fatte per le epidemie di questo secolo, come SARS, di origine animale (zibellini?), cosi' chiamata per i gravi sintomi respiratori, e le varie epidemie 'aviarie, perché ritenute originate da virus degli uccelli, con sintomi simili alla SARS ed all'attuale epidemia da Covid 19.
Mi sento in dovere, infine, di accennare ad altre gravi forme morbose, ormai endemiche nel mondo, causate da virus, protozoi e batteri, che nell'ordine sono:

La pandemia da HIV Secondo il rapporto UNAIDS 2009, in tutto il mondo vi sono state circa 60 milioni di persone contagiate sin dall'inizio della pandemia, con circa 25 milioni di morti e, nel solo Sudafrica, 14 milioni di bambini orfani.
Nel solo 2018 vi sono state oltre 770.000 mila morti, del tutto trascurate, solo per questo virus …

Ebola
La malattia da virus Ebola , precedentemente conosciuta come febbre emorragica Ebola è una malattia i cui 
sintomi iniziano da due giorni a tre settimane dopo aver contratto il virus, con febbre mal di gola, dolori muscolari, mal di testa e orecchie tappate. A questi si aggiungono poi nausea, vomito, diarrea ed emorragie, con gravi lesioni di fegato e reni. 
La mortalità è percentualmente altissima, oltre il 40%, ma i morti totali sono stati relativamente pochi, nell'ordine delle migliaia, anche se il dato è poco attendibile per le difficoltà a censirli, visto che finora ha colpito solo i paesi più poveri del mondo. Un'epidemia fuori dall'Africa potrebbe diventare fatale per l'intera umanità, sempre che sopravviva all'inquinamento termico, chimico, nucleare, ed alle probabili guerre future per l'accaparramento dell'acqua potabile ...

Ritengo superfluo continuare a parlare di ‘virus’, ed accenno 'solo' che ogni anno muoiono per malaria circa 400.000 persone all'anno, ossia otto milioni dall'inizio di questo secolo, mentre per la TBC altri due milioni circa di esseri umani muoiono ogni anno, quaranta milioni dall'inizio di questo secolo …

Perchè tanto clamore mediatico per l'attuale epidemia da coronavirus, perché tanta paura, perché cosi' tante leggi speciali, perché una crisi economica di proporzioni catastrofiche, allora?
Hanno tutti perso la testa, la cosa sta sfuggendo dalle mani del buon senso?
Epidemie simili e ben peggiori, come ho scritto sopra, ci son sempre state, anche in anni recentissimi!
Mi permetto di rispondere con un famoso verso di Dante:
"Vuolsi cosi' colà dove si puote ciò che si vuole ... e più non domandare!"
Io, invece, cercherò di parlare domani proprio di questo ...


Piero Bagnariol: copertina de 'La Divina Commedia a fumetti', 2010

lunedì 16 marzo 2020

Salute Secondo Natura guarire in modo umano: Influenza e consenso informato

Ripropongo la lettura di questo post di parecchi anni fa perché di estrema attualità:
Salute Secondo Natura guarire in modo umano: Influenza e consenso informato: Visto che siamo ancora in periodo influenzale, penso che sia opportuno dare alcune informazioni sul modo corretto d’impostare una terapia ra...

La cannabis ai tempi del coronavirus ...

AMSTERDAM : tutti fila per le scorte. Non di mascherine e nemmeno di carta igienica o pasta. In Olanda le code oggi pomeriggio si sono create ai coffee shop per acquistare cannabis prima della chiusura di questi esercizi, decisa dalle 18 di oggi fino al 6 aprile prossimo. Così ha decretato il governo per gestire l'emergenza coronavirus.
La gente si è precipitata in strada perché la decisione del governo è stata improvvisa. Alcune caffetterie sono dovute restare aperte oltre l'orario, altre sono state rigorose. Hanno lasciato decide di persone fuori. Un uomo è stato arrestato perché ha cominciato a tossire provocatoriamente per disperdere gli altri in coda davanti un coffee shop a Men Bosch.

Sentiamo la ‘Scienza’ ...

“È oggi accettato che i cannabinoidi possono alterare il funzionamento del sistema immunitario. Ma in che modo e cosa questo significhi per le applicazioni mediche è ancora oggetto di discussione.
Studi preliminari hanno dimostrato che i cannabinoidi possono sopprimere alcune funzioni del sistema immunitario riducendo le infiammazioni. La capacità antinfiammatoria della cannabis è una lama a doppio taglio perché questo effetto non è sempre auspicabile. Dipende infatti dalle circostanze e dalla specifica condizione da trattare. Questo perché l'infiammazione nel corpo ha di solito un preciso scopo. Ad esempio, una risposta infiammatoria funge da meccanismo di difesa in caso di infezione o trauma e aiuta a bloccare i patogeni nocivi, a isolare le parti danneggiate e a evitare che l'infezione possa diffondersi ulteriormente.
In questi casi, sopprimere la risposta immunitaria naturale per ridurre l'infiammazione potrebbe potenzialmente peggiorare le cose. Anche questo effetto deve essere preso in considerazione quando si parla delle azioni antinfiammatorie della cannabis.
A questo punto iniziale della ricerca scientifica sugli effetti della cannabis sul sistema immunitario è ancora troppo presto per trarre conclusioni generali sul fatto che la cannabis sia totalmente "buona" o "cattiva" per la salute di questo sistema fisiologico. È infatti improbabile che l’effetto sia solo l’uno o l'altro. È oggi noto che la cannabis ha la capacità di "modulare" il funzionamento del sistema immunitario, ma i suoi potenziali benefici o effetti collaterali sono in gran parte sconosciuti.
E c’è naturalmente la domanda che riguarda il consumo di cannabis per le sue proprietà anti-infiammatorie da parte di un individuo sano. Sulla base della ricerca attuale sembra che l'applicazione più promettente della cannabis per quanto riguarda le patologie del sistema immunitario consista nel trattamento dei disturbi autoimmuni.
Ai pazienti che oggi stanno trattando i propri disturbi autoimmuni con la cannabis si consiglia di monitorare attentamente i progressi e di farlo con l'aiuto di un medico qualificato. Potrebbe essere che la cannabis sia in grado di fornire il sollievo di cui molti pazienti hanno bisogno, ma solo il tempo dirà esattamente come funziona e quali esatti benefici può portare alla salute. Nel prossimo futuro speriamo di scoprire qualcosa di più sul ruolo della cannabis per la salute del sistema immunitario e su come i cannabinoidi possano essere utilizzati per trattare un vero e proprio spettro di condizioni sanitarie."

E adesso il parere di un ‘medico di famiglia’ ...


Durante la lunga agonia di mia madre, affetta da cancro del colon, più volte ho pensato di farle fumare canapa. Poi, provando orrore di vederla sballa, con gli occhi persi in un viaggio nel 'nulla', con uno stupido sorriso sul volto, ho deciso di ricorrere a sostanze della medicina ufficiale più consone a togliere il dolore, darle benessere e farla riposare profondamente. 
Cosi' ho fatto per un anno e mezzo, fino all'ultimo momento, allorché, in base ad una promessa che ci eravamo fatti tempo prima, ho iniettato l'ultima dose, entro i limiti terapeutici, direttamente in vena. Si è rasserenata ed assopita, ma restando almeno parzialmente presente alla sua vita, fino all'ultimo respiro.
Ed intanto, con un dito, mi accarezzava la mano ...

Sono del tutto favorevole alla liberalizzazione della Cannabis (ma sconsiglio l'uso di altre sostanza cui l'assuefazione alla prima quasi inevitabilmente apre la strada), ad alcune condizioni: che venga fatta una informazione seria e rigorosamente scientifica senza faziosità pro o contro, del tipo seguente:
(Salvini) Tutte le droghe vanno abolite, perché fanno male!
Purtroppo, molte sostanze 'innocue' che lo stesso illuminato leader assume ogni giorno, e con lui moltissimo altri, sono droga pesante, a cominciare dagli psicofarmaci e tranquillanti, benzodiazepine (Tavor ecc.) in testa, ma ce ne sono a centinaia ... 
Le benzodiazepine, infatti, producono tutta la sequenza della tossico dipendenza: abitudine, assuefazione, dipendenza psichica e fisica con gravi e prolungate crisi d'astinenza alla sospensione, in molti casi perfino peggiori di quelle da eroina.
Io stesso sono stato uno di questi casi...
Ho fumato canapa per due o tre anni, quarant'anni fa. Ho smesso dopo un trip penosissimo, con allucinazioni, distorsioni della realtà (gli alberi del bosco mi inseguivano per uccidermi) e senso di non ritorno ...
Ma io sono un caso pietoso, come un caro amico milanese, uso all'abuso dell'uso di questa ed altere sostanze 'paradisiache', mi ha recentemente definito...
Ma torniamo alla Cannabis: vantarne i millenari pregi in svariati campi, dai filati indistruttibili alle sostanze da edilizia '100% 'bio' e con caratteri tecnologici interessantissimi, agli effetti anti infiammatori, anti neoplastici (ancora non ben dimostrati), antidolorifici, eccetera, ce ne sono a centinaia, per poi infilarci dentro, come unico interesse prevalente, il magico ebete sballo dissociante, credo non sia il massimo della correttezza.
Se proprio si ricerca una sostanza antiinfiammatoria, antidolorifica, protettrice dal cancro, stimolante sempre le difese immunitarie, perché non vi fate uno sballo con la curcuma?
Ah, perché non dà nessun sballo? Ci avete già provato, come vedo ...
Come volevasi dimostrare!
Poscritto: per il coronavirus non cannabis ma curcuma! 
E, mi raccomando, non fumatela, ma bevetela come tisana: un cucchiaino in una tazza con infuso di Zenzero (20 grammi su un quarto di litro d'acqua, a fettine ...)
Come? Buona idea per fumarsi anche lo zenzero?
E perché non provare, allora, anche con un estratto 'secco' dei vostri ... calzini usati per una settimana?
(Son sicuro che qualcuno, magari quel mio amico milanese, starà già pensando: e perché no?)
Ps: è scientificamente dimostrato che  ... l'estratto secco di calzini di cui sopra contiene decine di sostanze volatili ... inebrianti!




Lo ricordate il grande Tyson? Dichiara di fumarsi 40.000 dollari di cannabis al mese. Beato lui ... O no?