In qualunque automobile vedo passare, io vedo alla guida uno sconosciuto con una mascherina bianca ormai compenetrata con la pelle del suo viso, fra naso e mento ...
Mi son chiesto perché, e qualcosa comincio a capire, ma lo dirò dopo.
Un mio vicino di casa è padre di due bellissime bambine che fino a tre settimane fa riempivano di gioia il quartiere: correvano per le stradine del borgo, salutavano tutti, creavano innocenti mercatini di piccole, adorabili cose senza alcun valore venale, e via dicendo.
Da tre settimane non si affacciano nemmeno alla finestra ...
Al simpatico vicino, operaio Romeno, ho chiesto come mai. Mi ha risposto: farle uscire è pericoloso! Si', si rischia una multa! Sei sicuro? Si'. Ma se qui, in queste quattro stradine che finiscono in prati campi e ruscelli uscissero a far due passi? E' pericoloso! Perchè? Ma ... forse rischierebbero di prendersi il virus ...
Ecco, alla fine, il pensiero che sta germogliando nell'immaginario collettivo: uscire fa male perché il contagio è fuori di casa, all'aria aperta!
E cosi' deve pensarla anche colui che da un mese vive da ... uomo mascherato, tanto da non toglierla mai, perfino in auto da solo!
La gente che fa la fila fuori dai supermercati, a volte, tiene distanze dai vicini di trenta o quaranta metri ... Ma quando la magica porta del luogo dei desideri si spalanca per loro, cade ogni timore, ogni paura: fanno beatamente il pieno di due o tre carrelli e non si accorgono di farci anche il pieno dei possibili virus: dieci o venti persone, nello spazio chiuso del Market respirano ciascuno ciò che tutti gli altri espirano, e se ci sono portatori di virus, la concentrazione, dentro, e migliaia di volte più alta che all'aperto, nel piazzale, in fila.
Ma tanto, c'è la mascherina, magari sempre la stessa da un mese, che garantisce ...
Si', la nuova foglia di fico, divenuta improvvisamente, nella mente delle persone, la barriera invalicabile ai virus, il deterrente al panico, il nuovo santo protettore, l'unica assicurazione sicura sulla vita ...
Ed intanto continuano inconsapevoli a rimangiarsi gli eventuali virus, ormai copiosamente trattenuti fra naso e bocca, e continuamente riciclati fra mascherina e polmoni ...
Evviva il nuovo 'dio' collettivo, allora! Ancora meno importante del dio denaro, ma pur sempre di un dio si tratta, e di questo, palesemente, ce n'era estremo bisogno.
Siamo o non siamo nell'era consumistica?
Il monolitismo della teologia del denaro, oggi, si trova a condividere il trono con un nuovo dio, anche se minore: il dio ... mascherina. Che intanto, purtroppo, scarseggia negli ospedali!
Ma almeno Zorro la teneva sugli occhi!
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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