Utilizzo le 'umili piante' in terapia, da medico informato e consapevole, da oltre quarant'anni.
Se qualche illustre 'scienziato' (o anche un qualunque 'modesto' collega, dedito al comparaggio 'al dettaglio', mentre il primo lavora più volentieri 'all'ingrosso'), anziché informarsi bene, nel bene e nel male, sugli effetti dei farmaci che quotidianamente prescrivono, edotti dalla propaganda farmaceutica, mi dicessero 'stregone', quasi quasi mi onorano!
Una volta un primario pneumologo, sentiti i positivi risultati che avevo ottenuto con 'l'olio d'uovo' in svariati paesi del mondo fra i più colpiti dalla TBC, mi chiese di dimostrargli le basi scientifiche di tale approccio terapeutico.
Io pazientemente gli enumerai alcune delle centinaia di sostanze, ad altissima concentrazione, che si trovavano in quel prodotto, a costo quasi zero e che chiunque può produrre da se ... In particolare gli parlai dei fosfolipidi aggressivi, perché parzialmente ionizzati dalla prolungata cottura, capaci d'infiltrarsi, per affinità elettrochimica, nelle strutture fosfolipoproteiche a doppia palizzata intrecciata, che costituiscono la membrana del micobatterio della tubercolosi, spezzandola in più punti, ed uccidendo cosi' il batterio ....
Non mi lasciò finire: non mi interessa la struttura del bacillo di ... Kock? ... Si' quello, ma di curarlo con i farmaci scientificamente testati allo scopo!
Sa quali sono? No, adesso non mi sovviene ... Gliene enumerai una decina, tutti gravati da alta tossicità e resi debolmente attivi, anche in larghe associazioni, dalle resistenze 'carogna' verso lo stesso bacillo della TBC, e che avevano provocato anche l'emergere di ceppi insensibili a qualunque chemio-antibiotico noto ...
A questo punto mi interruppe arrogantemente, dicendomi: non mi va di discutere con uno stregone e, girato il culo, ritornò alle sue lucrose occupazioni professionali, probabilmente largamente basate sul comparaggio ...
Potete trovare molti articoli sull'argomento, in questo blog, ricercando nella chiave, in alto a sinistra della home page, la voce 'olio d'uovo' ...
Passiamo all'Artemisia, della quale, nella flora spontanea Italiana esistono una decina di specie, alcune delle quali pressoché ubiquitarie ed abbondanti nei luoghi di crescita ....
La uso in terapia da oltre quarant'anni, dopo che lessi su una rivista scientifica americana di tutto rispetto, credo fosse Journal of Microbiolgy, degli interessanti effetti dell'artemisia sulle epatiti virali, 'C' inclusa ...
Cominciai a farne raccolta nel bellissimo angolo delle Dolomiti bellunesi in cui facevo ... il medico condotto, ed a provarla per primo su di me, in forma di tisana, nonché su pazienti portatori di 'epatite cronica evolutiva verso la cirrosi da virus 'C'.
Io non soffrivo di epatite, ma mi accorsi che, presa in corso d'influenza, la stroncava in poche ore, mentre tutti, dico tutti i pazienti con epatite c, non ancora evoluta in cirrosi atrofica grave, son sempre guariti o vistosamente migliorati ...
Anche qui ricercate la voce su questo blog, se ne siete interessati.
Quale relazione c'è fra la struttura del batterio della TBC e quella della gran parte di virus, che li rendono potenzialmente di difficile eradicazione con chemioterapici, antibiotici inclusi?
Una, fondamentalmente: che entrambi sono ben protetti, anzi, benissimo da poderose strutture di 'confine': nel bacillo di Kock, come ho detto sopra, una membrana a due strati fosfolipidici; nei virus, Coronavirus inclusi, da una poderosa capsula multistrato proteica che lo rende praticamente inattaccabile da ogni sostanza scoperta ad oggi da farmindustria (a meno che non ci beviamo l'acido cloridrico, ma ve lo sconsiglio ...)
Io sto facendo attualmente profilassi con tisane di artemisia e sciroppo a base di zenzero (entrambe ampiamente descritte nel blog), e mi riservo di usare l'olio d'uovo (tre gocce in unica dose, e poi una goccia due volte al giorno, per tre settimane), se dovessi infettarmi ... Se dovessi!
Infatti, ai primi di marzo, di ritorno da un viaggio nel Veneto, una notte ho avuto un forte bruciore in gola, tosse secca fastidiosa ed una leggera febbretta, su 37 ... Tutti sintomi evocativi di possibile contagio.
Mi son messo in isolamento e curato aumentando la dose di sciroppo di zenzero: circa 200 ml in un giorno, e con tisane di artemisia un po' più concentrate: dieci grammi di foglie secche in un litro d'acqua ...
Risultato: dopo 24 ore i sintomi non c'erano più, tanto che non ho nemmeno usato l'olio d'uovo ...
Tuttora sto benissimo, e passo le giornate studiando, scrivendo ed ascoltando buona musica: come quella di Mozart o di Johan Strauss, che tirano su il morale e, almeno nel secondo caso, trascinano alla danza.
Ah, quanto mi dispiace, anche per quel primario pneumologo che non abbia dovuto ricoverarmi in dispnea grave ... Almeno avrebbe potuto dirmi: visto? Le avevo detto che era un ciarlatano!!!
Poscritto: alcuni parenti ed amici mi informano di positivi risultati, con l'uso della sciroppo allo Zenzero, in patologie simil influenzali apparse nelle ultime settimane e contratte in zone ad alto rischio epidemico. Per 'fortuna' son tutti guariti in pochi giorni e stanno bene ....
Ma hanno fatto almeno il tampone?
"Ma il tampone no, il tampone 'Suo', non può disperdersi ... per casi non mortali!"