In Italia la mortalità rilevata, altissima, nell'ordine del 6-7 % dipende dalla scelta di testare col tampone solo la minoranza che presenta sintomi preoccupanti, ma ne ho già parlato.
Diamo un'occhiata a quanto è già successo, coi virus influenzali e simili, solo negli ultimi 120 anni, ossia da quando abbiamo dati epidemiologici di un certo spessore.
Pandemie
1918: la Spagnola (Virus H1N1)
Si stima che un terzo della popolazione mondiale fu colpito dall’infezione durante la pandemia del 1918–1919. La malattia fu eccezionalmente severa, con una letalità maggiore del 2,5% e circa 50 milioni di decessi, alcuni ipotizzano fino a 100 milioni.
1957-58: l’Asiatica (Virus H2N2)
Dopo la pandemia del 1918, l’influenza ritornò al suo andamento abituale per tutti gli anni trenta, quaranta e cinquanta, fino al 1957, quando si sviluppò la nuova pandemia.In contrasto a quanto osservato nel 1918, le morti si verificarono soprattutto nelle persone affette da malattie croniche e meno colpiti furono i soggetti sani. I morti totali non sono noti, ma si calcola che siano nell'ordine di alcune centinaia di migliaia
Il virus dell’Asiatica (H2N2) era destinato ad una breve permanenza tra gli esseri umani e scomparve dopo soli 11 anni, soppiantato dal sottotipo A/H3N2 Hong Kong.
Come nel 1957, la nuova pandemia provenne dal Sud Est Asiatico e anche questa volta fu la stampa a dare l’allarme con la notizia di una grande epidemia in Hong Kong data dal Times di Londra. Nel 1968, come nel ’57 le comunicazioni con la Cina continentale erano poco efficienti.In Italia l’eccesso di mortalità attribuibile a polmonite ed influenza associato con questa pandemia fu stimato di circa 20.000 decessi. Non è noto il numero totale di morti ...
Eventi quasi pandemici
1947: Pseudo pandemia (Virus H1N1)
Alla fine del 1946, un’epidemia di influenza si diffuse in estremo oriente, in Giappone e Corea, tra le truppe americane, e successivamente, nel 1947, ad altre basi militari negli USA dove fu isolato un ceppo virale che sembrò molto differente dal virus dell’influenza A. Ignoto il numero di morti.
Alla fine del 1946, un’epidemia di influenza si diffuse in estremo oriente, in Giappone e Corea, tra le truppe americane, e successivamente, nel 1947, ad altre basi militari negli USA dove fu isolato un ceppo virale che sembrò molto differente dal virus dell’influenza A. Ignoto il numero di morti.
1977: Epidemia dell’Influenza Russa (H1N1)
Questa epidemia si era diffusa nel maggio 1977 nel nord est della Cina, ma fu denominata “Russa”. Essa si diffuse rapidamente ma soprattutto o quasi unicamente tra i giovani con meno di 25 anni, con manifestazioni cliniche lievi, anche se tipicamente influenzali.
Analoghe considerazioni possono essere fatte per le epidemie di questo secolo, come SARS, di origine animale (zibellini?), cosi' chiamata per i gravi sintomi respiratori, e le varie epidemie 'aviarie, perché ritenute originate da virus degli uccelli, con sintomi simili alla SARS ed all'attuale epidemia da Covid 19.
Mi sento in dovere, infine, di accennare ad altre gravi forme morbose, ormai endemiche nel mondo, causate da virus, protozoi e batteri, che nell'ordine sono:
La pandemia da HIV Secondo il rapporto UNAIDS 2009, in tutto il mondo vi sono state circa 60 milioni di persone contagiate sin dall'inizio della pandemia, con circa 25 milioni di morti e, nel solo Sudafrica, 14 milioni di bambini orfani.
Nel solo 2018 vi sono state oltre 770.000 mila morti, del tutto trascurate, solo per questo virus …
Ebola
La malattia da virus Ebola , precedentemente conosciuta come febbre emorragica Ebola è una malattia i cui sintomi iniziano da due giorni a tre settimane dopo aver contratto il virus, con febbre mal di gola, dolori muscolari, mal di testa e orecchie tappate. A questi si aggiungono poi nausea, vomito, diarrea ed emorragie, con gravi lesioni di fegato e reni.
La mortalità è percentualmente altissima, oltre il 40%, ma i morti totali sono stati relativamente pochi, nell'ordine delle migliaia, anche se il dato è poco attendibile per le difficoltà a censirli, visto che finora ha colpito solo i paesi più poveri del mondo. Un'epidemia fuori dall'Africa potrebbe diventare fatale per l'intera umanità, sempre che sopravviva all'inquinamento termico, chimico, nucleare, ed alle probabili guerre future per l'accaparramento dell'acqua potabile ...
La malattia da virus Ebola , precedentemente conosciuta come febbre emorragica Ebola è una malattia i cui sintomi iniziano da due giorni a tre settimane dopo aver contratto il virus, con febbre mal di gola, dolori muscolari, mal di testa e orecchie tappate. A questi si aggiungono poi nausea, vomito, diarrea ed emorragie, con gravi lesioni di fegato e reni.
La mortalità è percentualmente altissima, oltre il 40%, ma i morti totali sono stati relativamente pochi, nell'ordine delle migliaia, anche se il dato è poco attendibile per le difficoltà a censirli, visto che finora ha colpito solo i paesi più poveri del mondo. Un'epidemia fuori dall'Africa potrebbe diventare fatale per l'intera umanità, sempre che sopravviva all'inquinamento termico, chimico, nucleare, ed alle probabili guerre future per l'accaparramento dell'acqua potabile ...
Perchè tanto clamore mediatico per l'attuale epidemia da coronavirus, perché tanta paura, perché cosi' tante leggi speciali, perché una crisi economica di proporzioni catastrofiche, allora?
Hanno tutti perso la testa, la cosa sta sfuggendo dalle mani del buon senso?
Epidemie simili e ben peggiori, come ho scritto sopra, ci son sempre state, anche in anni recentissimi!
Mi permetto di rispondere con un famoso verso di Dante:
"Vuolsi cosi' colà dove si puote ciò che si vuole ... e più non domandare!"