I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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venerdì 26 novembre 2021

Il 'Manichino robot ' - (Non esistono pasti gratis ...)

Qualche anno più tardi il dottorino, che i vecchi Montanari ormai chiamano con sincero (e ricambiato) rispetto 'el nosc Dotor', quando ne parlano fra loro, e 'signor Medico' quando lo incontrano, il 'vecchio' dottorino, dicevo, riceveva ormai solo un paio di 'informatori scientifici del farmaco' al mese ... Ossia gli unici due che non hanno osato offrirgli il solito '15%' ... In compenso gli altri venti, ogni mattina ormai da anni, pare che godano di un confortevole e benefico 'svuotamento dell'alvo'!

Dottore, lo sai che vengo fin qua sù in questo paesetto bellissimo ma lontanissimo da tutto, solo perché mi piace parlare con te: sei l'unico che mi fa sentire orgoglioso del mio lavoro, anche se non mi prescrivi quasi mai niente di quello che ti propongo (e credo che tu ne abbia le tue buone ragioni!). Ma senti, almeno una volta che organizzo un incontro scientifico non di propaganda, almeno una volta scendi anche tu a valle, dove puoi anche incontrare i tuoi Colleghi, anche loro isolati tutto l'anno nei loro paesetti arroccati in queste bellissime valli dolomitiche! Si tratta di questo: la nostra Ditta (un'importante Multinazionale del farmaco), ha fatto realizzare un piccolo robot col quale ci piacerebbe che i Dottori della vallata si impratichissero nel fare diagnosi cardiologiche direttamente con l'ascoltazione del Cuore del nostro 'paziente computerizzato'. Questa volta non puoi mancare, anche perché non verrà proposto nessun farmaco ...

In effetti il piccolo robot in sembianze umane era molto ben programmato. Il solerte 'informatore scientifico, vista la ritrosia di molti a mettersi alla prova, mi dice : dottor G. comincia tu! Ma guarda che l'ho programmato su una patologia cardiaca rara e difficile ... Sudo freddo, ma accetto. Ascolto per qualche minuto un soffio cardiaco sistolico 'rude' e vagamente pigolante ... Poi, dalla memoria dei ricordi del corso di Semeiotica del secondo anno, improvvisamente emerge una vaga reminiscenza: azzardo ... E' un soffio cardiaco caratteristico della rottura di una corda tendinea della valvola mitrale, un tempo abbastanza frequente nelle endocarditi batteriche da streptocochi reumatogeni, ma che da tantissimo tempo è diventato rarissimo riscontrare ... Era andata bene, con una sfacciata fortuna da parte mia, e grazie al fatto che, a quell'epoca, l'università di Medicina era ancora una cosa seria! A questo punto anche tutti gli altri colleghi vollero provare, e devo dire che era tutta gente ben preparata ...

Alla fine dell'incontro l'amico 'Informatore' che aveva organizzato il tutto, mi si avvicina e mi dice: ora hai rotto il ghiaccio, e non puoi andartene così senza essere presente alla cenetta alla buona che abbiamo organizzato per concludere in allegria la serata. Penserebbero che sei un po' altezzoso, che non ti degni ...

All'anima della 'cenetta': era un vero pranzo di nozze nel più rinomato albergo delle Dolomiti! Per l'occasione, da quei dieci  o dodici che eravamo ad ascoltare il cuore del manichino 'robot', improvvisamente diventiamo una quarantina: chi sa da dove mogli, figli e perfino suocere di medici spuntano dal nulla nella sontuosa sala elegantemente imbandita ...

Ma il mio amico ed anfitrione, che siede accanto a me, si vede che sta sulle spine ... E ne ha ben donde, conoscendomi! Infatti, a metà cena mi alzo improvvisamente e mi avvio alla toilette, ma il sagace informatore della Multinazionale non abbocca: mi segue senza pietà e quando, uscito dalla toilette, mi dirigo alla cassa, da dietro mi afferra per un braccio: ma cosa fai! Vuoi pagarti la cena? Non mi puoi fare questo torto! Guarda, gli rispondo, il tuo compito di Informatore l'hai svolto alla perfezione, ed è stato un piacevolissimo incontro. Per questo dovremmo essere noi tutti a pagarti la cena, e non il contrario! Ma guarda che non pago mica io, paga la Ditta, mi risponde! Bene, allora mettiamola così: la prossima volta mi inviti tu, e accetto di far l'ospite; poi anch'io conosco qualche simpatico ristorantino in zona ... Va bene, hai vinto tu! Ma guarda che i tuoi colleghi non la pensano mica come te! Mi rivolgo alla cassiera: scusi, quanto avevate concordato a persona per la cena? Ventimila, ventimila, si affretta a dire alle mie spalle il povero Informatore, che non sa più che pesci pigliare! Allora faccio io! Tiro fuori una banconota da 100 mila: benedette le lirette dell'epoca! Ed alla povera cassiera non resta altro che battermi la ricevuta ...

Quando rientriamo in sala l'allegria dei commensali è al diapason: è  così bello veder gente felice, ogni tanto! Mo dove l'è che siete spariti, attacca uno dei più allegri; e poi, rivolto con fare ammiccante al nostro comune ospite: mo s'intende po' ben che ci posso ritornare anche sabato prossimo con tutta la famiglia, mo vero? Ma certo, Dottore, certo! E' un mio  grande piacere che le ci torni quante volte vuole! E beninteso paga la Ditta! Scatta allora l'applauso di tutti i convitati al banchetto, e grida festose: anche noi, anche noi, che qui si mangia proprio bene!

Finita la cena il mio anfitrione si ferma ancora un altro po' a parlare con me nella sala vuota ... Vedi? Potevi accettare anche tu per una volta: gli altri non si fanno mica tanti scrupoli! E poi, con un sospiro: e si trattasse solo di cene ... Ed io, di rimando: mi conosci bene e te l'aspettavi! Per prima cosa ti ringrazio dell'invito: è stata una serata bellissima e se ne organizzi ancora ci ritorno. E poi (non dirmi niente!), e poi, concludo, sono appena tornato dalla Cina ... E allora? Allora, in quell'enorme, bellissimo Paese mi hanno insegnato un loro antico proverbio: 'non esistono pasti gratis!' 

Se ne va sconsolato, scuotendo la testa. Con te non c'è proprio niente da fare: hai sempre ragione tu!

(Ve la racconto tale quale come me l'ha raccontata quel mio vecchio amico e collega, alcuni anni fa quando, per un fortuito caso, ci siamo incontrati in stazione a Roma: quello di cui parlavo nelle due storie precedenti. Quello che mandava tutti a ......!)