Capitolo
2 – Come e perché mi è esploso il cancro.
Da decenni ero portatore di un piccolo epitelioma spino cellulare alla cute di una gamba, la destra, subito sopra il ginocchio, lateralmente. Un tumore di Bowen, a bassissima malignità, che rarissimamente degenera in cancro invasivo (i testi dicono mai, ma non è vero, se le circostanze sono quelle adatte). Io stesso lo tenevo in vita come laboratorio sperimentale per testare l'effetto di molte sostanze naturali anticancro, note per lo più alla scienza medica, ma che si rifiuta di usarle, perché ritiene la Natura scarsamente efficace, attendibile e, soprattutto, non scientifica!: cipolla, germogli di soja, salvia, peperoncino, alghe verdi (clorella, spirulina ecc.), graviola, estratti di fiori di tarassaco, iperico, artemisia, ortica, e molte altre ancora. Quando vi era una tendenza allo sviluppo tumorale, con neoformazione di vasi, crescita delle dimensioni, secrezioni siero ematiche, formazione di grosse croste sanguinolente (fenomeni più frequenti nei momenti di depressione o di scarsa attività fisica, eccesso di cibo e così via), applicavo per alcuni giorni una delle sostanze, sfregando direttamente la pianta fresca sulle lesioni, e modificavo lo stile di vita ... Queste regredivano rapidamente allo stato di minima espressione, talora con un alone intorno di tipo allergico, pruriginoso, ma che pareva servire ancor più a ridurre ulteriormente le dimensioni del povero carcinoma di Bowen … Le più efficaci: cipolla e peperoncino. Non andavo oltre per non distruggere il mio osservatorio. Scemo? no, solo un po' audace e sperimentalista per vocazione naturale. Infatti il Bowen non poteva diventare pericoloso, a meno che io stesso non avessi commesso gravissimi errori. Ma allora il cancro sarebbe esploso in tutto il corpo, anche indipendentemente dal Bowen… E così è stato, a Marzo di quest'anno.
Dopo
molti mesi di una grave crisi depressiva, aggravata da una situazione
del mio ambito parentale, che per lungo tempo mi aveva messo alla
prova, forse fin oltre i miei ridotti limiti di resistenza, tutto è
esploso. In poco tempo il carcinoma cutaneo è triplicato, la
neoformazione vasale che lo alimentava a sua volta è diventata
evidentissima, e subito emorragie prolungate. Contemporaneamente, al
mio interno, strane sensazioni vibratorie, scorrere di cariche
elettriche spaventose, formicolii a vari organi interi: fegato, milza
reni, intestino, cervello. Insomma, un signor cancro coi fiocchi
sulla cute e con forti ripercussioni generali. A quel punto ho deciso
un ennesimo trattamento della lesione con aloe: subito il
sanguinamento è regredito, ma nel giro di pochi giorni prima
localmente, poi su tutto il corpo è comparsa una violentissima
manifestazione allergica, estremamente pruriginosa secernente siero,
con un grosso alone rosso, (1) al cui centro si notavano piccole
tumefazioni dure. Insomma, un bel cancro – eczema diffuso a tutto
il corpo, mentre aumentavano le violente scosse elettriche a tutto il
corpo.
Fatale
errore indotto dall'aloe? Invasione di tutto il corpo anche in
profondità? No! Era la mia forza vitale, la mia biologia che stava
reagendo, la mia salvezza; ma ancora non lo sapevo. Sono andato da un
impresario di pompe funebri a tirare sul prezzo del funerale: 1700
euro, veramente un prezzo stracciato!
Allora,
come ne sono uscito vivo? Lo dirò nelle prossime puntate …
Nota
1: lo chiamano eczema nummulare ( dal latino nummulus, piccola
moneta) per la forma rotondeggiante, che ricorda quella di una
moneta; è tipico degli adulti, la causa ufficialmente ignota, si
parla solo di cute secca, povera di grassi. Questo è vero, all'epoca
pesavo 50 chili (e sono alto uno e settantatré).