Aggiungo invece
che credevo di saperne molto, sulla depressione, sia per esperienza personale
che professionale ... Ma di questo ho ormai scritto molto, su questo blog, alla
voce relativa ... Esistono tuttavia, nella nostra vita quotidiana, momenti in
cui, improvvisamente, siamo messi di fronte a scomode verità, in genere tali
perché ci riguardano da vicino, e che vorremmo nascondere sotto il tappeto;
insomma, sperando che passino ignorandole ... Si’, e come sperare di riuscire a
nascondere una palla di gomma sott’acqua! Ci riusciremmo solo se fossimo
disposti a stare per sempre con le mani in acqua, assieme alla palla ...
Classico rimedio peggior del male!
Una settimana fa
Lilli ha cominciato a manifestare i classici sintomi della depressione,
perfettamente analoghi, se non identici, a quelli degli ... esseri umani: una
minore verve, una certa fiacchezza nelle frequenti e lunghe passeggiate
quotidiane, lei abituata a tirare come due buoi e pazza di gioia, su e giù per
i boschi; a stare sdraiata lunghe ore nello stesso posto, a mordicchiare un po’
meno del solito (era, o doveva essere un sintomo guida ...). Ho cercato di non
vedere e di inventarmi spiegazioni fasulle: si sarà stancata troppo in certe
passeggiate un po’ troppo lunghe (questa e carina: provatevi a far stancare un
Pastore di Montagna Balcanico, se avete la fortuna e la gioia d’averne uno!).
Ed ancora, le avrò dato poco da mangiare, patirà il freddo (si’, proprio un
cane della sua razza, improvvisamente, comincia a patire il freddo che è il suo
optimum?), e cosi’ via.
Ho adottato, senza esserne troppo convinto, le
logiche contromisure del caso, ma le cose andavano di male in peggio: stava
regredendo, sissignori, regredendo; diventando insicura anche nel camminare,
quasi come un cucciolo (di cane, s’intende ...); ed apatica, disinteressata a
quasi tutto, tranne che al cibo, per fortuna. C’era una vistosa crisi di
vitalità, sotto tutti gli aspetti. Il perché era chiaro: stava vivendo una
crisi da catena (anche se lunga sette metri e più), e quasi certamente una
crisi da abbandono, il mio! ( anche se parziale e moderato dai frequenti momenti
passati insieme ...). Ma soprattutto stava esaurendo le possibilità
esperienziali nella zona, non vastissima, che la lunghezza della catena le
permetteva ... Infatti, nella prima settimana tutto appariva normale! Ho capito
che per lilli, come pure per gran parte del resto del mondo animale, due sono
le cose più preziose, oltre al cibo, o perfino più del cibo: la libertà di
movimento e la voglia di esperienze sempre nuove che, in un cane, sono
soprattutto olfattive ... In questo ultimo caso, almeno, credo che la cosa li
differenzi un po’ da noi esseri umani ...
Ho dovuto
adottare contromisure finalmente idonee: da ieri non la tengo più a catena,
passo con lei tutto il nostro tempo, portandola con me ovunque vado. Le parlo
in continuazione, cerco di gratificarla continuamente con carezze, lodi ed
incoraggiamenti in tutto quello che fa, e dandole il necessario stimolo ad
affrontare le cose che può e deve fare lei stessa. Inoltre, in casa c’è quasi
sempre musica, una delle cose che più le piacciono, purché sia di buona
qualità: se non lo è guaisce, e quasi sempre ciò coincide con i miei gusti! Le
faccio fare passeggiate in ambienti nuovi, dove è attratta da nuovi odori, vado
col suo ritmo, aspettando che abbia finito di fiutare bene le novità e, se si
avvicina un cagnetto randagio, lascio che si studino e facciano amicizia: ho
visto che è una delle cose che piacciono di più, sia a lei che al randagio!. I
primi risultati già si cominciano a vedere, anche se non clamorosi. Un buon
effetto l’ho ottenuto dandole biscotti inzuppati in un poco di caffè leggero,
buon analettico del corpo e del morale, come del resto lo è per me e per
moltissimi altri ... (Le capre di Sanaa, in Arabia, che secondo una non
inverosimile leggenda, brucando avidamente i semi della sconosciuta pianta
manifestavano buon umore e maggiore vitalità, pare che abbiano convinto gli
uomini a provare a fare altrettanto – oggi per fortuna dopo adeguata tostatura
– e con risultati talmente buoni, eccessi esclusi, che da allora la nuova
bevanda non è stata più abbandonata!). Ho deciso anche di far bollire la sua
carne assieme ad alcune erbe selvatiche, gramigna per prima, che è il naturale
rimedio per moltissimi animali (noi inclusi, senza che ce ne rendiamo conto, e
senza offesa, naturalmente!); ma anche ortica, per le note virtù antidepressive
e modulanti del tono dell’umore, che la pianta, fra le altre, possiede. (Vedi
la voce ortica nel blog). E domani, secondo la situazione, vedrò cosa
escogitare. Intanto vado avanti cosi’ fin quando non riprenderà con le sue del
tutto innocenti (ma non innocue!), distruzioni sistematiche di ogni corpo
solido presente in casa: sarà il segno della avvenuta guarigione!
Credo che fino a
questo punto gran parte dei miei lettori abbiano condiviso quanto ho detto ...
Ma devo aggiungere che questa dovrebbe essere la direzione corretta anche per
rispondere agli stati di malessere dei nostri figli ... Ascolto,
incoraggiamento, offerta di esperienze nuove ed attraenti, dedizione totale a
loro nei momenti di difficoltà, pur con tutte le differenze del caso; anzi, con
enorme più dedizione ed amore di quella che, spesso, siamo pronti a dedicare ad
un cane ... Limitarci a scaricare il problema, che a quel punto diventerebbe
quasi del tutto solo nostro, nelle mani di un pur bravissimo specialista del
ramo (spesso se non troppo, almeno in America, un Neuropsichiatra infantile
...), che sempre più oggi tende ad un
approccio farmacologicamente ... pesantino, non è né l’unica né, in molti
casi, la migliore delle soluzioni ... Ciò non significa che non dobbiamo
ricorrere all’aiuto ed al sostegno di quanti soni esperti qualificati della
materia, purché questo non divenga un surrogato di quelle quattro cosette che
ho detto all’inizio di questo paragrafo ... E spero, con questo, di non aver
offeso nessuno ... Tuttavia, se ciò fosse avvenuto, al di là delle mie pur
buone intenzioni, vi prego di scusarmi, e di accettare solo quello che vi sarà
parso condivisibile, sperando che qualcosa ci sia ... Grazie per l’attenzione,
e buona vita, a voi ed ai vostri figli!
Ps Dopo alcuni giorni la situazione è peggiorata drammaticamente: si è manifestata la vera natura del male, una paralisi degli arti posteriori, probabilmente da virus, favorita dalla depressione di cui ho parlato ... Ciononostante Lilli, anche rassicurata dalla mia presenza costante, ed aiutata dalla terapia naturale (concentrato di gramigna, come lei stessa mi ha insegnato, oltre tutto il resto già detto), e nonostante i fortissimi dolori causati da ogni minimo movimento, non ha mai smesso, una volta messa diritta sulle zampe, di camminare, e di fiutare il mondo circostante con indomito interesse ... Gli animali sentono i loro simili che soffrono, e cercano in tutti i modi di aiutarli, anche quando loro stessi sono malati ... Con mia estrema sorpresa, trascinandosi sulle zampe posteriori, un giorno è riuscita a trovare un bell'osso di gallina integro; poi ha voluto andare fino al posto dove un suo collega, più sfortunato di lei, passava la vita legato ad un palo, con mezzo metro di catena e ... gli ha regalato l'osso! Proprio cosi', lo ha deposto ai suoi piedi. Poi, con altrettanta dignità, reggendosi a stento in piedi, è ritornata alla porta di casa ...
Commosso come potete immaginarvi, con la massima delicatezza l'ho portata in casa e deposta nel suo giaciglio (il mio miglior maglione, usato nel modo migliore di sempre ...)
Oggi, a quaranta giorni di distanza, è perfettamente guarita, ed ha la forza di un leone scatenato ...
Ps Dopo alcuni giorni la situazione è peggiorata drammaticamente: si è manifestata la vera natura del male, una paralisi degli arti posteriori, probabilmente da virus, favorita dalla depressione di cui ho parlato ... Ciononostante Lilli, anche rassicurata dalla mia presenza costante, ed aiutata dalla terapia naturale (concentrato di gramigna, come lei stessa mi ha insegnato, oltre tutto il resto già detto), e nonostante i fortissimi dolori causati da ogni minimo movimento, non ha mai smesso, una volta messa diritta sulle zampe, di camminare, e di fiutare il mondo circostante con indomito interesse ... Gli animali sentono i loro simili che soffrono, e cercano in tutti i modi di aiutarli, anche quando loro stessi sono malati ... Con mia estrema sorpresa, trascinandosi sulle zampe posteriori, un giorno è riuscita a trovare un bell'osso di gallina integro; poi ha voluto andare fino al posto dove un suo collega, più sfortunato di lei, passava la vita legato ad un palo, con mezzo metro di catena e ... gli ha regalato l'osso! Proprio cosi', lo ha deposto ai suoi piedi. Poi, con altrettanta dignità, reggendosi a stento in piedi, è ritornata alla porta di casa ...
Commosso come potete immaginarvi, con la massima delicatezza l'ho portata in casa e deposta nel suo giaciglio (il mio miglior maglione, usato nel modo migliore di sempre ...)
Oggi, a quaranta giorni di distanza, è perfettamente guarita, ed ha la forza di un leone scatenato ...