A buon intenditor!
Peperoncino piccante
Contiene sostanze tipiche (capsicina e
simili), associate ad enormi quantità di vitamine (specie C ed E), ed a svariati pigmenti flavonoidi (antocianidi,
quercetine ecc.), fosfolecitina, sali ed oligoelementi, etc.
Effetti terapeutici
Il peperoncino è un potente attivatore della
circolazione locale, e quindi della ossigenazione dei tessuti, nonché un
poderoso agente sudorifero, con effetto disintossicante e rinfrescante. E’
inoltre, grazie soprattutto ai pigmenti ed alle vitamine antiossidanti
contenuti in abbondanza, uno dei migliori inibitori dei radicali liberi, i
quali sono frammenti molecolari elettricamente carichi, super reattivi e catastroficamente
tossici in svariate patologie, delle quali il cancro è paradigmatico.
E qui val la pena di dilungarci un pochino
... I radicali liberi (da non confondersi con quelli del compianto Pannella,
bada bene!), vengono prodotti dall’organismo, o vi sono direttamente introdotti
dall’esterno, in svariate condizioni
ambientali fisiche e chimico-fisiche.
Alcune di queste sono del tutto naturali,
come la jonizzazione atmosferica prodotta dai forti temporali, la quale è,
tuttavia, di brevissima durata e prevalentemente e di gran lunga vantaggiosa
per la produzione di enormi quantità di Ozono (che oggi serve soprattutto a
ridurre il buco polare, prodotto da
noi stessi umani per banali e mal calcolate comodità del vivere quotidiano),
nonché di Azoto libero, il miglior fertilizzante naturale esistente. (Come si
vede, non tutti i liberi vengono per
nuocere!)
Inoltre, sempre restando alle cause naturali,
devo citare i raggi UVb, divenuti tignosi
soprattutto in seguito al già citato buco dell’ozono, che di questi raggi è il
filtro naturale più efficace. Ed ancora, le radiazioni cosmiche, fortunatamente
rare, le grandi eruzioni vulcaniche e la radioattività che si libera in seguito
ai grandi terremoti (Radon, in particolare), mentre quella naturale di fondo è
stata fondamentale per il manifestarsi e lo sviluppo della Vita sul nostro
Pianeta.
Ma la gran parte dei radicali liberi si
produce per attività nocive messe in atto dalla stessa umanità, e di cui tutti
siamo, più o meno pesantemente, corresponsabili. Le peggiori sono quelle che
finiscono per inquinare sempre più gravemente l’atmosfera (con le famigerate nanoparticelle
che penetrano ovunque ed il catastrofico nucleare), ed il grande, meraviglioso
ciclo dell’acqua ...
Subito dopo citerei la grande chimica
alimentare industriale, con molti dei suoi additivi, conservanti e coloranti, e
quella agricola, specie con i pesticidi. Qui quasi nessuno può scampare; in
molti, invece, potremmo sottrarci ai radicali liberi prodotti nel nostro
organismo in seguito all’assunzione di alcuni farmaci, non sempre
indispensabili e talvolta nemmeno utili, se non completamente privi di eticità.
Parlo, ad es., di alcuni chemioterapici anticancro, specie quelli di vecchia
generazione a base di alchilanti o mostarde azotate, che si
sono dimostrati più dannosi del cancro stesso, ed essi stessi fortemente
cancerogeni, anche (ma non solo!) per la loro capacità di produrre radicali
liberi in quantità estremamente nocive.
Gran
parte dei Paesi scientificamente onesti li ha già messi al bando, ma non il Nostro, ahimè, benché da lungo tempo si sappia, anche da noi, ciò che anche gli
altri già sapevano ...
E che dire della famigerata radioterapia, che agli albori venne anche chiamata bomba al cobalto (e mai termine fu meglio azzeccato, anche se involontariamente ...). Oggi sappiamo con certezza che uccide più e peggio del cancro stesso, con sofferenze fisiche e morali spesso devastanti, anche per l’enorme quantità di radicali liberi (sempre loro!) che produce. Per fortuna, quasi tutti i Paesi civili (nonché etici) stanno per bandirla, se non l’hanno già fatto. Qui da noi, come sempre, vedremo ...
E che dire della famigerata radioterapia, che agli albori venne anche chiamata bomba al cobalto (e mai termine fu meglio azzeccato, anche se involontariamente ...). Oggi sappiamo con certezza che uccide più e peggio del cancro stesso, con sofferenze fisiche e morali spesso devastanti, anche per l’enorme quantità di radicali liberi (sempre loro!) che produce. Per fortuna, quasi tutti i Paesi civili (nonché etici) stanno per bandirla, se non l’hanno già fatto. Qui da noi, come sempre, vedremo ...
Ma
voltiamo decisamente questa dolente pagina e torniamo al nostro sempre più
simpatico peperoncino.
E’ un antidolorifico di efficacia senza
paragoni (confermo, per personale e pluridecennale esperienza, senza paragoni!),
in vari tipi di dolore di origine muscolare, articolare, tendinea e nervosa, in
particolare nella terribile nevralgia del trigemino! Nelle tendiniti è, forse,
l’unico rimedio efficace, ad onta dell’usatissimo cortisone, l’eterno presente
specie dove non serve ... In questi casi propongo di sfregare direttamente
sulla parte un po’ di polpa di un peperoncino piccante, dopo averlo aperto per
lungo e tolti i semi, che conserverete per altri usi (vedi in seguito). Per
essere efficace, la parte trattata deve bruciare, almeno un pochino ... Se
brucia un po' troppo ed il paziente è, diciamo cosi’, delicatino, meglio lavare
via subito ed abbondantemente con un panno imbevuto di acqua fresca, per
procedere in seguito (e sempre che il paziente stesso non vi abbia nel
frattempo citato per danni - peraltro solo morali!) a tappe graduali,
sospendendo quando il paziente sente il primo bruciore. Questo, comunque, il
più delle volte svanirà nel giro di poco tempo e senza danni particolari alla
cute. Ad ogni modo, l’esperienza rimane il miglior insegnante, mentre,
eticamente parlando, meglio comunque provare sempre e prima su di sé: un rapida
toccatina sulla lingua, il più delle volte, servirà a chiarire se il
peperoncino che avete in mano appartiene alla famigerata sottospecie dei ‘carogna’!
... Ne riparlerò, più in generale, anche qui sotto.
Uno
dei meccanismi più noti, nonché maggiormente testati clinicamente su questo
effetto antidolorifico, è la produzione, in risposta al peperoncino o perché
esso stesso le contiene, di sostanze antidolorifiche naturali, ad es. le endorfine,
chiamate cosi’ perché simili strutturalmente alla morfina, ma del tutto innocue
e prive di effetti stupefacenti di qualunque tipo! Le capsicine, infine, si
comportano come falsi agenti infiammatori, una volta legate ai recettori
cutanei e mucosi specifici; ossia inducono, con un innocente e
benefico inganno, una poderosa e naturale risposta anti-infiammatoria
dell’organismo, non gastrolesiva né tossica, come spesso fa la chimica ... Che
dire del peperoncino, se non ‘meraviglioso!’ nonché, secondo un mio soggettivo giudizio, solo in
parte provocatorio, una delle buone ragioni (assieme a non molte altre ...) per
cui e valsa la pena ri-scoprire le Americhe!
Il peperoncino è, inoltre:
Dilatatore dei bronchi, antisettico, anti putrefattivo e conservante
alimentare. Stimola inoltre le le difese immunitarie e una buona circolazione dell’energia
difensiva di superficie verso le aggressioni esterne. E' pure un ottimo attivatore dell’appetito, della digestione e della
mobilità dell’intestino, favorendo con ciò anche lo scarico fecale e, dulcis in
fundo, per molti di noi anche uno dei maggiori piaceri del palato e della vita
quotidiana ...
Per tutti questi motivi, last but non least,
è anche un ottimo preventivo e coadiuvante nella terapia globale del cancro,
associato ai necessari, indispensabili cambiamenti dello stile di vita (vedi la
voce Cancro nel blog).
Modi di impiego
- Uso esterno: impacchi locali, maniluvi,
pediluvi e bagno totale -
Usato regolarmente in questi modi, anche grazie a svariate esperienze personali, ha drasticamente migliorato la sintomatologia e la prognosi di alcune gravi malattie circolatorie da chiusura dei vasi arteriosi, riducendo i sintomi (dolore che compare camminando o sotto sforzo di altre parti del corpo), aumentando altresi' la capacità e la velocità della camminata prima che compaia il dolore e riducendo il rischio di gangrena con prolungamento della sopravvivenza.
Caso personale: un anziano, con gravissima
arteriosclerosi diffusa a pressoché tutti i vasi, multipli aneurismi e
trombosi a tutta l’aorta e per cui era
stato sconsigliato qualunque intervento perché troppo rischioso, è riuscito a
conservare la capacità di deambulare, per anni e senza gangrene, nonché con
vistosa riduzione dei dolori e progressivo aumento dei tratti percorribili
senza la loro insorgenza, con questo rimedio, praticato ogni giorno. Senza
dubbio contò molto lo stato d’animo positivo e il suo impegno quotidiano.
Alla fine, su pressione dei familiari, forse
mal consigliati da qualche nuovo operatore sanitario (del bisturi) un po’
troppo interventista, cambiò medico, si convinse (eufemisticamente!) a farsi
operare e ... morì pochi giorni dopo: tragico!
Va detto, tuttavia, che era già molto anziano, soffriva molto per la vedovanza e che, comunque, tutti prima o poi moriamo ...
Va detto, tuttavia, che era già molto anziano, soffriva molto per la vedovanza e che, comunque, tutti prima o poi moriamo ...
- Consigli pratici per quanto sopra detto -
Versare in una bacinella di acqua ben calda mezzo cucchiaio di polvere fresca di peperoncino, oppure 6 o 7 peperoncini freschi, sminuzzati, associati ad una manciata di sale grosso, un cucchiaio di Zenzero in polvere (o tritato fresco!), e qualche presa di cannella e senape in polvere.
Immergere la parte, prolungare il bagno per
almeno una decina di minuti, avendo a portata di mano acqua ben calda per
rabboccare, se tende ad intiepidire. Ideale è quando si comincia a sudare.
Evitare in modo assoluto il pericolo di
ustioni, specie nei diabetici, che potrebbero avere una certa insensibilità al
calore.
Evitare, infine, di usare il suddetto ...
brodetto per usi impropri, ad es. culinari, specie dopo l’uso terapeutico dello
stesso! (Scusatemi per la piccola, ma
non involontaria ironia che mi sono permesso ...)
- Peperoncino per uso topico -
Oltre ai casi sopra descritti, si è
dimostrato particolarmente utile anche nei casi di artrosi deformante nelle tre
localizzazioni più frequenti della stessa: colonna, anche e ginocchia. Devo
precisare tuttavia che, soprattutto in questi casi, una corretta attività di
mobilizzazione, specie senza carico, rimane
comunque del tutto indispensabile. Questa, una volta correttamente insegnata
(nonché praticata!), resterà per sempre uno splendido bagaglio personale di esperienza per il mantenimento della propria salute e per l’auto guarigione.
Infatti il ‘tu guariscimi’ non esiste in Natura ... E per quanto mi riguarda,
tanto meno a pagamento! Il medico, il terapista ed il paziente, oltre che il
peperoncino, devono fare ciascuno la propria parte.
- Olio
extra vergine al peperoncino -
Unisce ai pregi dell’uno quelli dell’altro.
Particolarmente idoneo per trattamento esterno su superfici più ampie (es. lombosciatalgia,
od in alternativa al precedente).
- Semi di peperoncino -
Collocati sui punti dolorosi (o sui punti di
agopuntura, se noti), per mezzo di un cerotto non allergizzante, agiscono,
oltre che per le qualità terapeutiche generali già descritte, anche per effetto
della pressione meccanica locale, origine di importanti effetti biologici
riflessi, e per l’aumento locale della temperatura cutanea.
Per bocca, naturalmente, il peperoncino è un
ottimo integratore alimentare, anche se non da tutti gradito, purché l’eccessivo
e prolungato calore di cottura non ne distrugga il contenuto vitaminico e
biologico