Coni e bastoncelli danzano accarezzati dalla luce |
La vita liberamente spira e fluisce, da un universo all'altro, grazie a quese ipotetiche stringhe, buchi bianchi sub nucleari, che tengono uniti i quark del protone, come delle altre particelle, in un caleidoscopio continuamente cangiante e perennemente in contatto con l'essenza stessa della vita.
Nella microdimesione delle stringhe, che trascende la distanza di Fermi, sotto la quale le forze repulsive diverrebbero infinite, facendo scomparire il tutto in un nulla apparente e coerente con sè stesso, in quella segreta ed appartata microdimensione, dicevo, si creanno una serie di ipersfere, ipercubi ed iperpiramidi, ad 'n' dimensioni, all'interno delle quali possono liberamente circolare, fuori dalle leggi fisiche note del nostro universo, le informazioni ipercosmiche, a-spaziotemporali, con cui incessantemente si manifesta la forza creativa della Vita.
Il nostro DNA, creazione superspeciale della forza vitale, in una megadimensione macromolecolare ( mega rispetto alle stringhe!), grazie alla struttura esagonale simmetrica e speculare degli aminozuccheri che tengono insieme le due spirali, (scoperte, ma non create!, da Watson e Kreak), il nostro DNA, dicevo, riesce, per risonanza, a captare il segnale non materiale e non ondulatorio, almeno nel senso della nostra fisica attuale, che circola nel multiverso ad 'n' dimensioni, grazie alla speciale antenna, rivolta verso le profondità cosmiche, che è la nostra epifisi. A sua volta, tramite l'ipofisi, le informazioni che provengono dall'universo interno, il nostro organismo, sono riversate sugli aminozuccheri del DNA.
Se il segnale dell'unverso interno è armonioso (come accade quando vi è salute, cioè armonia di corpo mente e cuore), ossia lineare, coerente, continuo, come la luce laser, il DNA non protido-sintetico può correggere e riparae i danni di quel 10% di DNA preposto alla sintesi protido-enzimatica, salvando così l'organismo dal caos incoerente e divergente di informazioni, il cui paradigmatico esempio è ciò che viene chiamato cancro.
La chemio e radio terapia, purtroppo, intervengono ad uccidere alcune, ma non tutte, le cellule cancerogene, mentre aumentano il caos entropico della malinformazione di tutte le altre cellule.
I rimedi naturali vegetali (specie i cromogeni), come ho già cercato di spiegare in altra parte del blog, ci aiutano, per complementarietà metabolico-filogenetica, a riparare i danni che anche noi stessi arrechiamo al nostro patrimonio genetico, oltre quelli provenienti dall'ambiente esterno. Dobbiamo essere grati a questi antichissimi fratellini, che ancora ci aiutano, ma non possiamo delegare tutto a loro, specialmente ciò che possiamo e dobbiamo fare da noi!
Infatti noi possediamo una enorme capacità, tramite respiro, pensiero, movimento, alimentazione e stato d'animo, d'influenzare, a nostra volta, quel 90% di DNA, che la moderna biologia, vergognosamente, definisce inutile.
La Vita non è stupida come lo sono alcuni dei suoi discendenti, dall'apparenza esteriore umana!
A coloro che stanno vivendo nella disperazione di avere il cancro, ossia per esserselo creato, più o meno inconsciamente, da sè (giacchè le cause sterne esistono, ma sono solo concause, e non possiamo cambiare in un colpo l'ecosistema inquinato, in cui viviamo), io che di cancri ne ho avuti molti, e che attualmente ci convivo benissimo, propongo la seguente pratica.
Seduti, a busto eretto, ascoltate il respiro per cinque minuti, senza nessun intervento sullo stesso.
Iniziate quindi a pronunciare, lentamente, ad ogi inspiro, la parola AR - MO- NI- A...., ed espirando, inviatela a tutte le cellule.
Questo messaggio, che può essere sonoro o muto, nel giro di 10 o 15 minuti, giungerà ad essere percepito dal nostro DNA, che ritornerà in risonanza con la Forza Vitale ipercosmica, e comincerà a riparare i propri danni. Infatti, la forza vitale, a differenza dell'ambiete esterno, porta solo messaggi di vita!
Fate questo per almeno 15 minuti, più volte al giorno. Poi anche tutto il resto, ossia tutto ciò che riterrete più opportuno. Ma vi prego, radio e chemio il meno possibile!
Se fate, capirete: l'effetto positivo generale si manifesterà già con la prima pratica.
Per altre informazioni, potete consultare in questo stesso blog gli articoli 'Parliamo di cancro senza paura'.
Grazie, buna pratica e gioiosa vita, con o senza cancro.
Esprimo il mio ringraziamento al M° Yahiro per avermi insegnato, in pratica, l'esercizio proposto.
Aggiungo, infine, un breve commento alla foto in apertura di questo post. Si tratta di un' immagine tridimensionale, al microscopio elettronico a scansione, di una porzione di retina. I colori sono artificialmente aggiunti, ma l'immagine aiuta a capire, anche se solo in modo simbolico, i principi enunciati nell'articolo.
I bastoncelli, quelli chiari, lunghi e sottili, possono rappresentare le stringhe, che tengono uniti i Quark, qui rappresentati dai coni, di color verde, interposti fra i bastoncelli. Le sacche viola alla base sono i granuli cromogeni propri della retina, quelli che captano la luce e la ritramettono a coni e bastoncelli in frequenze specifiche per ciascun colore. A loro volta coni e bastoncelli tramettono al sottostante nervetto ottico (non visibile), il segnale ricevuto. Voglio solo far notare come i cromogeni possano ben rappresentare, simbolicamente, altrettante uscite dai bastoncelli-buchi bianchi, in un'altra dimensione: cromogeni come 'sacche vitelline embrionarie' di un micro universo parallelo.
La luce, che crea la danza di coni e bastoncelli, in un cangiante caleidoscopio cromatico, rappresenta, infine, la Forza Vitale ipercosmica, che genera il tutto.