In queste torride notti Africane, tormentato dal sudore che non cessa mai e dalle punture delle zanzare, moleste e potenzialmente pericolose (è impossibile evitarle ma, ad ogni modo ho l'artemisia), mi alzo molto presto, nel cuore della notte, e leggo.
Ho portato con me un solo libro: "Come io vedo il mondo - La teoria della relatività", di Albert Einstein, Newton Compton, 2006.
Non posso nascondere la fortissima ammirazione e simpatia che provo per questo grande personaggio, non solo sul piano scientifico, ma anche su quello umano.
Lo accosto, come valore, a quello di altri grandi personaggi della storia: Socrate, Leonardo, Giordano Bruno, Shopenhauer, solo per citarne alcuni.
Nella sua gioventù fu travagliato da sofferenze economiche, incomprensioni ed isolamento imposto dalla società dell'epoca.
Forse anche grazie a questo decise di dedicare tutta la sua vita alla ricerca della verità, della bellezza e del giusto (sono sue parole).
Quasi nessuno, ancor oggi, lo ha veramente capito, non solo per quanto riguarda la teoria della relatività, ma anche per le ultime, geniali intuizioni, ancor oggi rifiutate, nonostante l'evidenza scientifica. In particolare la teoria del Campo Ondulatorio Universale e quella della quinta forza repulsiva, oggi ben dimostrata, ma volutamente ignorata, perché troppo scomoda...(la scienza non è sempre neutra ed obiettiva).
L'attuale corrente "vincente" della fisica teorica fa capo a Bohr ed alla sua scuola di Copenhagen, ed ha prodotto, per limitarmi all'Italia, fisici quali Fermi e Rubbia.
Questa stessa corrente giunse ad umiliare il genio di Einstein, nei suoi ultimi anni, facendolo passare per semi infermo di mente e forzandolo a ritrattare le sue grandi, ultime intuizioni, di cui ho detto prima.
Purtroppo, quella stessa scuola ha prodotto, fra l'altro, la bomba atomica ( A ed H) e le centrali nucleari.
Tornando ad Einstein, cito una sua frase che ne documenta l'alto valore umano e morale: "Il vero valore di un uomo si determina esaminando in quale misura ed in che senso egli é giunto a liberarsi dall' io".
Tuttavia, non posso accostare Einstein a figure quali Budda, Gesù o Gandi.
Forse il suo più grave errore, di cui poi ebbe a soffrire per il resto della sua vita, fu quello di spingere il presidente Rooswelt, con tutta la forza della sua autorevolezza, a liberare gli ingenti fondi economici per costruire, prima di Hitler, la più terribile delle armi di distruzione di massa: la bomba atomica.
Quella stessa che nel 1945, distruggendo centinaia di migliaia di vite umane (ancor oggi continuano a morirne) di Hiroshima e Nagasaki, pose fine alla seconda guerra mondiale.
Al tempo stesso, però, diede anche inizio all'era del materialismo consumistico, rapace ed egoistico che ha caratterizzato, anche se in modo diverso, il mondo capitalista e marxista, ed oggi, dopo la caduta del muro di Berlino, continua ad improntare, ahimè, il momento storico in cui viviamo...
Io penso che il male non si possa combattere e sconfiggere con il male stesso, ma Einstein, anche se per motivi comprensibili, era disperatamente angosciato dall'idea che Hitler potesse vincere la guerra e conquistare il mondo...
Poco prima di morire scrisse un altissimo testamento morale contro la guerra.
Dopo la sua morte Bertrand Russel lo consegnò a coloro ai quali era destinato: i potenti della terra ed i cenacoli scientifici più importanti.
Ma purtroppo, si sa, queste persone, anche se ascoltano, non hanno mai messo in pratica tali consigli...
Per questo motivo, penso, Gesù lanciò il suo messaggio ai puri di cuore ed ai poveri in spirito, e Gandi testimoniò, fino a morire ucciso, la sua filosofia pratica, basata sulla non violenza.
Nonostante questo, tuttavia, Eistein sarà a lungo ricordato come uno dei più grandi geni della recente storia della'umanità.
E giustamente.
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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