Non sono per nulla sinonimi, e nemmeno assimilabili.
Religione deriva dal latino religere, ossia raccogliere formule e atti rituali.
Come si vede, siamo già su di un piano esteriore, anche se in sé non negativo.
Religiosità è dal tardo latino religiositas, con un significato già svincolato dal precedente, riferito al piano interiore e soggettivo di ricerca di valori eterni ed assoluti.
Per molti spiriti illuminati, è sinonimo di ricerca di verità.
Einstein diceva che, in tutti i tempi, molti atei, rifiutando la figura di un dio parziale, fatto ad immagine dei difetti umani, erano e sono veri ricercatori di Dio come verità.
Religioni non lascia dubbi: si riferisce a differenze sul piano dogmatico, teologico, rituale ed esteriore, imposte dai successori di grandi spiriti umani illuminati ( Mahavira, Budda, Gesù, Muhammed, solo per citare in ordine cronologico i più noti), che hanno prodotto, nell'ordine, il Giainismo, il Buddismo, il Cristianesimo e l'Islamismo, nelle loro varie sette...
Non voglio fare commenti a questo livello, ritengo che, al di là della forma esteriore, si equivalgano tutte, nel loro senso originario più profondo.
Gandi, il più grande profeta dei tempi moderni (ed il più frainteso, odiato e deriso, al di là delle dichiarazioni ufficiali e della retorica celebrativa), ha detto cose molto illuminanti su questo argomento.
Ai vari missionari cristiani di tutte le sette, che pullulavano ( e pullulano) in India, i quali, facendogli notare la vicinanza del suo insegnamento a quello di Gesù, gli chiedevano di convertirsi al cristianesimo, rispose, con profondo rispetto: potrei farlo nel momento in cui, questi amici, mi dimostrassero, con il loro comportamento, di mettere in pratica il Suo insegnamento...
Preferisco, nell'attesa rimanere fedele alla mia origine induista e cercare di seguire, nella mia pratica quotidiana l' essenza dei testi sacri indiani, soprattutto la Githa, i Riga e le Uphanishad.
Gesù fondò una religione basata solo sull'amore, ma fu frainteso... Così, pur con caratteri peculiari per ciascuno, fecero anche Mahavira, Budda e Muhammed.
Tralascio ogni considerazione sulle attuali religioni, sulla loro storia recente ed antica...ognuno le faccia da sé, nel profondo della propria coscienza: non è così importante.
Ciò che conta, scelto un buon insegnamento, è di cercare di metterlo in pratica, nella vita quotidiana, seguendone i principi essenziali.
Ricordo solo due frasi, tratte dalla Bibbia: "Non costruite templi se non nel vostro cuore" e " Non chi dice Signore, Signore, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli...".
A Lomé, capitale di uno dei paesi più poveri del mondo, mentre il palazzo dell'Assemblea Popolare è meno decoroso di una stalla modello, ad esempio della Baviera, esiste un edificio così grande, sontuoso, avveniristico, quale non ho visto, in Italia, nemmeno a Milano ( e Milano non è Lomé!).
Avrete capito che è una banca...
Eccole le vere ed uniche cattedrali dell'era moderna, templi di quell'unico dio ormai da (quasi) tutti adorato, ricercato, invocato, fino alla più sfrenata idolatria.
Speriamo che nel suo nome, non si compia in pratica, quella unità di tutti i credenti di tutte le religioni, così a lungo-ed inutilmente- invocata, predicata e retoricamente proposta dai grandi capi religiosi, specie nella nostra attuale "aurea Aetas".
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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