I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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venerdì 6 marzo 2009

Parliamo di cancro (senza paura) 3 - il significato biologico positivo

Oggi voglio parlare del significato biologico del cancro, ossia della sua utilità biologica nell'ecosistema vita.

Dicendo cancro, non intendo la malattia, così come dicendo infezione non s'intende necessariamente la manifestazione patologica della stessa.
Essere punti da una zanzara anofele, entrare in contatto con il virus influenzale, ingerire microbi, non significa sempre contrarre la malattia (malaria, influenza, gastroenterite o quant'altro).
Ed anche se una qualche malattia si manifesta, spesso questa tende a guarire spontaneamente e senza gravi complicazioni.
Così, dei quattro tipi di plasmodio della malaria noti, vivax, ovale, malariae e falciparum, solo il quarto può portare a morte, ma non sempre...
Delle epatiti virali note, quella chiamata A guarisce spontaneamente nel 100% dei casi, o quasi, e le altre, B, C, e superinfezione da fattore Delta, non sempre evolvono in cirrosi.
Non tutte le influenze diventano broncopolmonite, come non tutte le SARS sono mortali.
Nemmeno l'Aids lo è sempre. Oggi se ne parla sempre meno, tacendo anche un fatto importante, cioé che la sua biologia, specie nei paesi del benessere sta positivamente cambiando, indipendentemente dalla terapia.
Stiamo cioè assistendo ad una specie d'adattamento dell'uomo al retrovirus che ne sarebbe la causa, e sempre più persone sono portatrici del virus, ma non malate di AIDS!
Le buone notizie, purtroppo, non fanno quasi mai notizia...

Molto dipende dal rapporto fra agente infettante o patogeno, la sua virulenza ed aggressività, e la condizione individuale dell'ospite umano che ne è colpito, quest'ultima veramente multifattoriale e personalizzata.

Ma moltissimo anche dipende dal clima che l'informazione di massa tende a creare attorno a queste patologie, che quasi sempre è un clima di terrore, in buona o malafede, finalizzato in particolare a vendere qualcosa, ed a servire grossi interessi commerciali, piuttosto che ad aiutarci a guarire.

Le armi terapeutiche messe in campo, poi, somigliano molto a quelle belliche, sono cioè ispirate ad una simile "intelligenza"...
Bombardamento d'innocenti, uso d'armi nucleari al posto delle convenzionali, colpire nel mucchio, sbagliare bersaglio e, sovente, far morire per fuoco "amico"...

Un solo esempio: bombardare con antibiotici di tutti i tipi qualunque virus influenzale, che con gli antibiotici ci cena assieme, nasce da
- paura di sbagliare diagnosi o di fare brutta figura con il paziente-cliente.
- poca voglia di tenere sotto controllo la patologia.
- scarsa tendenza a visitare il paziente: diagnosi al telefono.
Eccetera...

Le conseguenze: distruzione della flora batterica, tossicità indotta a molti livelli, antibiotico-resistenze sempre più diffuse e buoni affari per chi vende, ossia la catena produttiva e distributoria del farmaco.
Impariamo ad usare i farmaci secondo scienza e coscienza, anche per non privarci del loro benefico supporto allorché sono veramente indispensabili!

Tutto questo, che c'entra con il cancro? C'entra, eccome...

Da un punto di vista biologico bisogna distinguere fra cancro e malattia-cancro, come nell'influenza.
La continua comparsa di cellule cancerose, che non diventeranno mai malattia, serve a far fare esperienza al nostro sistema immunitario, inducendolo a produrre meglio e di più le varie sostanze (anticorpi, cellule immunitarie, proteine-gene, natural killer ecc., indispensabili allorché alcuni cancri, anche e soprattutto per nostra responsabilità, tenderanno a divenire malattia-cancro.
Se per assurdo, ma nemmeno tanto, la diagnosi precoce, grazie a tecnologie ultra raffinate, arrivasse a riconoscere le singole cellule cancro, e la tendenza fosse quella di distruggerle, con quelle armi di distruzioni di massa che sono i chemioterapici, riuscite ad immaginarvi le conseguenze?

Questo non è che uno dei possibili significati biologici positivi del cancro.
Per gli altri, vi invito a meditare o a fare ulteriori ricerche... Per cortesia, non lasciatemi solo, che non sono uno scienziato, un genio...

Per oggi termino qui.
Prossimamente un capitolo sulle terapie del cancro.

Per ora voglio informarvi solo che il mio cancro alla gamba sta andando male, anzi malissimo, almeno per lui.
Sta infatti scomparendo, dopo molti anni di onorato servizio... Sto, purtroppo, perdendo il mio osservatorio personale privilegiato.

Buona giornata.