I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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martedì 3 marzo 2009

Salute secondo natura: SSN

… Ma anche Servizio Sanitario Nazionale.
Ho chiamato il Blog con lo stesso acronimo, SSN appunto, come forse qualcuno avrà notato, anche per un certo “sense of humor”, ma non sarcasticamente.
Per trent’anni ho fatto parte del Servizio Sanitario Nazionale e sinceramente, per prima cosa, devo ringraziare.
Ciò non significa, però, che devo anche tacere o fingere che va tutto bene…
Per tre anni sono stato ricercatore in un reparto clinico di una prestigiosa università del Veneto (o almeno così era allora ritenuta).
Sono ritornato qualche anno fa e, dove allora c’erano i laboratori di ricerca, in cui ho passato tanti giorni e notti della mia vita, ora c’è solo una lunga fila di porte, chiuse, con i nomi d’altrettanti professori…
Era giorno d’esami, anzi, dell’esame che dovrebbe concludere un percorso di studi, e dichiarare uno studente di medicina idoneo a fare il medico… ma dov’erano i pazienti?
Il fatto era che i pazienti non c’erano, in altre parole, l’esame di Clinica medica era solo teorico.
Riconosciuto da un caro vecchio amico, sono stato invitato ad assister agli esami ed a porre qualche domanda, in base alla mia esperienza sul campo, di medico condotto.
E’ proprio il caso di stendere un velo pietoso sulle risposte, e non parlare nemmeno delle pluri-raccomandazioni, provenienti ab alto loco, degli esaminandi…
Siamo in buone mani, ho pensato, però speriamo che si facciano esperienza per strada.
Ma quale esperienza?
Per coloro che accedono ad una convenzione mutualistica, viene meno uno degli stimoli maggiori ad aggiornarsi, cioè la vera concorrenza di una veramente “libera professione”.
Lo stipendio garantito ed il prestigio sociale gratuito, non sono il migliore incentivo ad aggiornarsi.
Da dieci anni vivo senza stipendio e mi baso sui precari e scarsi introiti del mio lavoro privato.
(Forse SSN vuol dire anche “senza soldi, naturalmente” ?).
Per questo devo sempre aggiornarmi, ma sono contento così.
Quando facevo il medico di famiglia, nelle dolomiti, i primi tempi venivano molti rappresentanti di medicinali, ora chiamati informatori scientifici.
Ho conosciuto persone splendide, ma anche volgari farabutti, come dappertutto.
Tutti però ben preparati nel loro campo, ma orientati a far prescrivere per vendere…
Anche se molte cose le ho imparate da loro, non essendomi mai piegato a compromessi o peggio, piano piano sono stato abbandonato quasi da tutti.
I pochi che hanno continuato a frequentarmi sono diventati preziosi amici.
D’altronde devo dire che me ne sono andato dall’Università anche per come alcuni lavori scientifici, in sé rigorosi, venivano poi addomesticati in base agli interessi d’alcuni committenti.
In campo medico non sempre la scienza è neutra, obbiettiva e disinteressata…
Per anni sono stato anche medico di fiducia dell’allora ministro della sanità, una donna splendida per tanti aspetti, che molti ricorderanno con rimpianto, la quale veniva a villeggiare dove io esercitavo.
Spesso mi chiedeva qual era la mia opinione su tante cose, e potevo parlare liberamente, in amicizia e senza secondi fini: “ aurea satis aetas!”.
Tralascio ogni considerazione sulla corruzione, le truffe, il comparaggio, lo spreco, la mala sanità, perché dovrebbero essere agli occhi di tutti.
Povero Ippocrate, che hai così splendidamente sintetizzato in un giuramento, che nessuno fa più, l’essenza eterna della medicina e dei doveri etici del medico!
Qualcuno ancora ricorda “Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, esperimentum perculosum, judicium difficile”, che così bene sintetizza la vita (nobile), di un vero medico?
In quale università italiana Etica Professionale è un esame fondamentale?

Io, comunque, vado avanti per la mia strada, nella speranza che qualcun altro voglia percorrere la propria, secondo scienza e coscienza, come si suol dire, e nonostante tutto.