Oggi voglio parlare delle virtù terapeutiche della soia, ed in particolare delle tre varietà di soia più note: la soia verde, quella gialla e la rossa (azuki).
La soia è una delle piante più utili e versatili nell’alimentazione umana, ma anche nella terapia, specie del cancro.
Questa meravigliosa leguminosa è una delle sorgenti di proteine più importante del mondo.
Si pensi alle varie preparazioni ormai storiche, basate sulla soia: tofu, shoyu, tamari, miso ecc., tutte sorgenti di proteine, vitamine, sali minerali d’alto valore biologico e nutritivo.
Io vorrei, però, parlare delle proprietà medicinali attualmente riconosciute alla soia, e sono veramente molte.
Tutte e tre le specie sono molto ricche in isoflavonoidi, capaci di indurre una minore aggressività ed una maggiore sensibilità delle cellule del cancro ai sistemi naturali di difesa.
Inoltre, gli stessi flavonoidi modulano la sensibilità dei recettori agli ormoni sessuali, inibiscono l’enzima protein-tirosina kinasi e l’alfa-5-reduttasi, coinvolti nella genesi del cancro della prostata e del seno.
La genistenina, uno dei componenti del complesso isoflavonoide, si è dimostrata capace d’inibire la neoformazione di vasi nei tumori, neutralizzando il fattore endoteliale (cioè prodotto dalle pareti dei vasi sanguigni), alla base del fenomeno.
Va osservato che la Genistenina isolata o di sintesi, è molto meno efficace di quella associata agli altri principi della soia…
Avendo blandi effetti estrogeno-simili, la soia può alleviare i sintomi della menopausa, senza far correre il rischio della aumentata cancerogenesi, propria degli ormoni di sintesi, ancora troppo spesso usati in menopausa.
Ulteriori effetti positivi della soia sono collegati a lignani, saponine, fitosteroli, ed agli inibitori delle proteasi, in essa presenti, e tutti con azione anticancro.
Penso che basti ed avanzi per decidersi ad impiegarla in terapia, senza continuare a dire che sono tutte cose senza effetto e senza base scientifica…
Ora voglio parlarvi della mia esperienza con la soia.
Dieci anni fa, in Cambogia, nel villaggio di Poum Ta Toich’, mia moglie è stata guarita, in una sola notte, e completamente, da una grave micosi infetta, alla base del capo, che durava da mesi, e che era insensibile ai comuni antimicotici chimici.
Ciò grazie ad un empiastro di soia verde, preparato da una donna del villaggio, la signora Van Tach’.
In pochi minuti preparò ed offrì, con umile semplicità, il suo rimedio… che lezione per noi, arroganti europei, portatori d’una presunta, superiore cultura e di (im)potenti mezzi terapeutici…
Da allora tale empiastro si è sempre dimostrato utile nella cura di dermatiti di tutti i tipi, ulcere infette e non, foruncoli, sicosi della barba, e così via.
Anni fa ci fu un’epidemia mondiale di SARS, malattia simil- influenzale ad alta mortalità, che gettò tutti nel panico.
Il Canada creò un ferreo cordone sanitario, obbligando al ricovero tutti i pazienti.
Ebbene, ebbe la più alta percentuale mondiale di decessi, pur con pochi casi trattati…
Viceversa, in Cina, dove vi furono migliaia di casi, si segnalarono, almeno ufficialmente, poche morti in percentuale.
In compenso, tutta la soia verde dei supermercati, andò a ruba, scomparendo per molti giorni dai banchi di vendita: saggezza delle tradizioni popolari!
La soia, senza fare alcun miracolo, infatti, è un potente antivirale e stimolatore delle difese naturali.
Vi basta? A me sì!
Concludo con la semplice ricetta dell’impiastro di soia:
In un pestello mettete un cucchiaio di soia, dopo averla tenuto a mollo per una notte.
Ridurlo in pasta con un pestello, aggiungendo un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva.
Applicare con una garza sulla parte da trattare.
Se non guarisce in una notte, ripetere il trattamento.
Buona vita a tutti, anche grazie alla soia.
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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