I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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sabato 28 febbraio 2009

Parliamo di cancro (senza paura) - 2 - La biologia

Sull’origine del cancro, a livello biologico sappiamo molte cose, e però parziali, da lì a lì e, soprattutto, a senso unico (potremmo dire: di male in peggio…).
Mi proverò a riassumere quello che attualmente si sa, anche se non potrò naturalmente essere completo: non sono un oncologo.
Il cancro viene definito come una crescita anarchica e tumultuosa di cellule devianti dal loro normale metabolismo e da un armonioso rapporto comunicativo con l’organismo.
Cellule, quindi, prive di finalità coordinate e subordinate, se non quella di riprodursi e dare metastasi invasive nell’ecosistema interno.
Cellule che avrebbero perduto uno dei meccanismi naturali di controllo del loro stesso sviluppo, incapaci d’invecchiare e di darsi una dignitosa e doverosa morte auto-programmata (apoptosi), alla fine del loro ciclo naturale.
Per alcuni aspetti, quindi, molto simili alle cellule “eterne” in senso filogenetico, le cellule riproduttive, ed alle cellule staminali, eternamente giovani nell’individuo, e potenzialmente capaci di multiple differenziazioni.
Questi due tipi di cellule, tuttavia, a differenza di quelle cancerose, normalmente fanno parte di un progetto armonioso e coordinato, che si chiama vita dell’individuo…

Recentemente, ricercatori anche italiani, avrebbero scoperto che alcuni tipi di leucemia avrebbero alla loro origine delle cellule staminali per così dire devianti, a lungo quiescenti e con scarsa tendenza sia alla riproduzione che all’apoptosi programmata, la quale le eliminerebbe in modo naturale.
In più, la normale terapia con chemioterapici antimitotici, capaci d’eliminare le comuni cellule leucemiche in rapida riproduzione, finirebbe per avere, paradossalmente (?!), un effetto selettivo sul queste cellule staminali, divenute resistenti perchè scarsamente tendenti a riprodursi, e quindi serbatoio ad orologeria di sempre nuovi cancri.
Si pensa già di rivolgere la terapia verso un attacco a queste ultime, inducendole ad uscire allo scoperto, ossia facendole riprodurre, per poi colpirle (il che mi sembra ad alto rischio).
Non staremo ancora confondendo alcuni passaggi biologici intermedi con la causa vera del cancro?
Bisognerebbe, prima di tutto chiedersi qual è la funzione biologica di queste cellule, e ricercare le cause per cui, ad un certo punto, si risvegliano dal letargo, per dare origine alle cellule leucemiche.
L’altro grosso filone di ricerca è quello genetico.
Viene molto enfatizzata la scoperta di numerosissimi, nuovi geni cancerogeni a sostegno dell’origine ereditaria del cancro, uno per ciascun cancro, a partire dalla scoperta dei proto-oncogeni, potenzialmente multi cancerogeni - in questo caso uno per tutti!
Quasi una follia insita nell’evoluzione in senso autolesionista...
Questi proto oncogeni, infatti, si trasformerebbero in oncogeni attivi, a causa d'accidentali (?) mutazioni, mentre, viceversa, i geni cancro- protettori verrebbero, a loro volta. soppressi da analoghe mutazioni...
Sembra invece che vengano meno ricercate e studiate altre sezioni del genoma, per scoprirne altre capacità naturali anticancro, ad es. autoriparative, e vengono inoltre poco evidenziate le capacità protettive e riparatorie, sullo stesso genoma, da parte di numerosissime altre sostanze vegetali, di cui ho già parlato .
Quasi come alla TV, dove le cattive notizie fanno “audience”, come si dice, e le buone no!
E viene ancora troppo poco fatto notare che la chemioterapia e la radioterapia sono a loro volta causa di mutazioni e danni del genoma, in senso carcinogenetico.
Altre cause del cancro, ufficialmente note, sono quelle descritte nel precedente capitolo qui.
Le conseguenze sono una una serie concatenata di eventi biologici, che porterebbero alla definitiva incapacità dell’organismo di correggere un cumulo d’errori, culminante nel cosiddetto cancro invasivo.
Se fosse proprio e solo così, che speranze avremmo di prevenire e curare il cancro, sia chirurgicamente che con la chemio, se questo è geneticamente determinato, la chemioterapia è cancerogena sulle cellule ancora sane, od uccide solo quelle in rapida riproduzione, come ho detto sopra, mentre continuiamo, contro ogni evidenza scientifica, a rifiutarci di associare in terapia i probiotici (antocianine, polifenoli ecc.).
Saremmo alla disperazione ed al fatalismo, od all’utopistica illusione che, continuando in questo modo, si sia sulla strada giusta.
Del genoma, riconosciamo una certa utilità ed intelleggibilità a circa il dieci per cento, mentre ne sappiamo determinare la sequenza per intero : non è un pò strano?
Visto che i cosiddetti proto-oncogeni sono utili ed essenziale per promuovere e coordinare un armonioso sviluppo cellulare, non c’era altro e miglior modo di chiamarli?
Perché sempre paura e negativo, per primi?

Finché non cambieremo atteggiamento ed indirizzo nel modo di far ricerca, oggi molto spesso negativi, continueremo a far colpa di tutto a tutto ed a tutti, in particolare al genoma, lasciatoci in eredità dall’Evoluzione, senza prenderci alcuna corresponsabilità personale.


Io credo fermamentemente nella saggezza della natura, che ha avuto tre miliardi d’anni di tempo per scegliere ciò che è giusto e buono ed eliminare ciò che è solo nocivo.
Ulteriori ricerche andrebbero indirizzate a studiare la vera origine del cancro ed il suo significato biologico, anche a FAVORE, e non solo CONTRO la Vita (almeno fino ad un certo punto), secondo quanto la ragione e l’esperienza già dovrebbero suggerirci…
Chi cerca nella giusta direzione, considerando la vita da un punto di vista globale ed essenziale, prima o poi troverà qualcosa di vero e di utile, anche se molto, anzi moltissimo, era già stato capito dai nostri antenati.
Ribadisco che la Natura è saggia, più di quel che crediamo, mentre noi, uomini spesso arroganti e superficiali, lo siamo molto meno di quello che presumiamo…

(continua)