E’ dimostrato che aumenta le difese immunitarie nelle persone trattate con chemio e radioterapia e che possiede un effetto antitumorale …. La clorella, inoltre, stimola la crescita della flora batterica utile, che a sua volta migliora le capacità di difesa dell’organismo.
Aiuta pertanto l’organismo nella lotta contro virus e cancro.
Nel 1980 venne documentata l’efficacia della clorella, nel ridurre o fermare la crescita tumorale, e di uccidere la cellule cancerose negli animali, in somministrazione endovenosa. Successivi studi ne dimostrarono l’efficacia anche per via orale.
Uno studio Giapponese del 1992 dimostrò un’efficacia impressionante della Clorella nell’aumentare i globuli rossi, quelli bianchi, le piastrine, l’emoglobina e l’albumina (che spesso, nei pazienti cancerosi è bassa, aggravandone la prognosi).

Altre dozzine di studi, su animali, hanno dimostrato la capacità della clorella di promuovere risposte immunitarie anticancro in animali in cui venivano trapiantati tumori.
Nel 1990, nel collegio di medicina della Virginia, venne sperimentata la somministrazione di clorella, in polvere o liquida, alla dose di venti grammi al dì e per due anni, in 15 pazienti con glioblastoma cerebrale, alcuni dei quali avevano ricevuto anche chemio o radioterapia.
Il risultato, sorprendente, fu di un aumento di quattro volte (4oo%), del numero di pazienti ancora in vita dopo due anni, rispetto ai non trattati, od a quelli che avevano ricevuto solo chemioterapia.
*Va notato che il glioblastoma è un grave tumore originato nel cervello dalle cellule della Glia. Nelle sue forme più gravi, cioè con cellule altamente sovvertite rispetto a quelle normali e generate da diversi ceppi progenitori, è una delle più aggressive forme di cancro, con una sopravvivenza a due anni, in tutti i casi ( che siano cioè trattati nei vari modi tradizionali o non trattati), intorno al 10%, e con una qualità di vita molto triste…
I pazienti in trattamento con clorella hanno inoltre goduto di una qualità di vita nettamente migliore.

Disegno di clorella e foto al microscopio a piccolo ingrandimento
Non dobbiamo riporre sulla clorella nessuna aspettativa miracolistica di tipo comodo e gratuito Essenziale, sempre, è la correzione dello stile di vita e dell’atteggiamento, (cause prime del cancro), ma rifiutarsi di prenderla in considerazione nella pratica terapeutica anticancro, significa rinchiudersi in una specie di limbo della medicina, negando in molti casi al paziente non solo una grossa opportunità terapeutica, ma soprattutto il godimento di una migliore qualità di vita, qualunque sia la durata della malattia ed il suo esito.
Esistono anche altre alghe benefiche, come la spirulina, ed altre piante super ricche in clorofilla, ma la clorella è ritenuta superiore a tutte, soprattutto nei pazienti con cancro associato a costituzione debole.
La clorella, oltre che nel cancro, è utile in numerose altre patologie croniche debilitanti, come si può intuire dalla sua composizione e meccanismo d’azione.
E’ importante notare che la clorella è un esempio illuminante del valore e della preziosa saggezza della natura anche nelle sue forme primordiali.
Il gruppo delle alghe unicellulari pigmentate (alghe verdi-blu, rosse, brune etc.) è vecchio quasi come la vita stessa, ed è sopravvissuto con successo fino ai nostri giorni.
La clorella, in particolare, vive in acque dolci, nutrendosi di luce, acqua, aria e sali minerali.
Da queste basi, ed in modo ancora non ben spiegabile, produce sostanze capaci di riparare vari danni cellulari, anche genetici, ad esempio rigenerando l’integrità dei geni tumore-soppressori e contribuendo a ricondurre gli onco-geni, divenuti cancerogeni, alla loro primitiva funzione di regolatori dello sviluppo e riproduzione cellulare armoniosa (proto oncogeni).
(In parte tratto da “Herbal medicine, healing & cancer” de Donald R.Yance).