I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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mercoledì 11 febbraio 2009

Cipolla

BRODO CONCENTRATO DI CIPOLLA - Specifico per diabete, cancro e buona salute in generale.

Contiene elevate quantità di
Allil propil disulfide (APDS)
ALLICINA (Osssido di Diallil disulfide)
e inoltre:
Quercetina (flavonoide)
Sali minerali, vitamine etc.

APDS e ALLICINA sono forti ipoglicemizzanti:
la loro struttura, simile all’INSULINA, (essa pure una proteina disulfide), blocca competitivamente i recettori epatici insulino-specifici, che inattivano l’insulina. Ne deriva un aumento della quantità e del tempo di sopravvivenza dell’insulina endogena (Biodisponibilità).
APDS e ALLICINA sono resistenti all’ebollizione.

La QUERCETINA è un bioflavonoide presente in gran quantità nelle cipolle, ma anche nei broccoli verdi, nella parte bianca di arancio e limone e in numerosi altri vegetali, nelle alghe blu e verdi (Clorella, Spirulina) e, in particolare, nelle foglie del Nespolo e nell’Eucalipto.
E’ considerata uno dei più potenti anticancro naturali, testata in centinaia di prove cliniche, in prestigiose università di tutto il mondo.
Nonostante ciò, molti medici continuano volutamente ad ignorarla, relegandosi così, per sempre, in una specie di limbo nutrizionale e terapeutico.
La Quercetina è un potente inibitore della sintesi delle prostaglandine PGE-2, sostanze pro-infiammatorie e cancerogene. Essa è, inoltre, uno spazzino dei radicali liberi, che fra l’altro causano la degenerazione di numerosi sistemi enzimatici e dello stesso DNA, aumentando la carcinogenesi.
Ancora: blocca la lipossigenasi, che denaturando i grassi,li rende potenti fattori di degenerazione cellulare anche in senso neoplastico.
Ha uno spiccato effetto protettore sui capillari e sui glomeruli renali (diabete!), e stabilizza pure le membrane delle mast-cellule, inibendone la conseguente liberazione di istamina, causa finale scatenante dei sintomi locali e generali delle malattie tossico-immuno-allergiche.
Continuando: blocca la neoformazione di vasi dei tumori, riducendone così la crescita. Aumenta o ripristina la sensibilità ai chemioterapici delle cellule cancerose divenute resistenti, mentre aumenta la tolleranza delle cellule sane agli stessi.
Si è dimostrata più efficace del Tamoxifene nel bloccare le cellule del cancro del seno estrogeno-sensibili, inibendo i recettori agli estrogeni di tipo 2, presenti sulle stesse.
E’ in grado di riparare i danni della proteina-gene P 53, ripristinandone l’efficacia come potente anticancro attivo su oltre il 50% di tutti i tipi di cellule neoplastiche.
La quercetina è un bioflavonoide, del gruppo delle vitamine C ed E, scoperta con queste negli anni 30, dal famoso biochimico Szent Gyorgy, premio nobel per la medicina nel 1937.
Essendo la Quercetina modificata dal calore, le sostanze che la contengono, veramente numerose in natura, andrebbero assunte a crudo, o dopo preparazioni che ne preservino la degenerazione. La preparazione del brodo concentrato, che vi propongo, è stata fatta con questi criteri.
Per aumentarne l’assorbimento digestivo, un po’ scarso, andrebbe assunta a stomaco vuoto (almeno ½ ora prima dei pasti), assieme a vitamina C e Bromelina (Ananas).

Devo infine aggiungere che, come ogni altra cosa utile e buona, non può essere considerata una panacea assoluta, ma andrebbe inserita in un progetto globale di vita, in associazione con altri rimedi naturali o farmacologici e, soprattutto, correggendo lo stile di vita e l’atteggiamento di fondo del paziente, cause prime di qualunque problema di salute e sofferenza, sia fisica che morale.

PREPARAZIONE DEL BRODO CONCENTRATO DI CIPOLLA

Ad 1 kg. di cipolle biologiche (complete di radici, fusti e pellicole, scartate solo le prime, se troppo coriacee), e tagliate a pezzi non troppo piccoli, aggiungere 1 litro d’acqua pura e mettere a cuocere in tegame di coccio. Prima che arrivi al bollore, abbassare al minimo la fiamma, anche utilizzando uno spargi-fiamma.
Dopo 3 o 4 ore, cavare le cipolle, passarle al setaccio e unire al brodo la polpa così ricavata. Rimettere a fuoco lentissimo per altre 8 o 10 ore, finchè il brodo sia ben concentrato e di color marrone. Aggiungere un cucchiaio di agar.agar, versare in vaschette per cubetti, far raffreddare e riporre in surgelatore.
Il residuo fibroso delle cipolle passate al passaverdura va tritato fine e posto a surgelare in sacchetti di plastica per alimenti. Dopo alcune ore, farlo sgelare, strizzarlo bene dell’acqua residua e porre la fibra ad essiccare al sole. Si ottiene così un liofilizzato di fibra di durata illimitata, ottimo integratore di fibra nella dieta quotidiana.I cubetti di brodo vanno assunti ½ ora prima dei pasti, con un po’ di limone e, se possibile, una fettina di ananas, per migliorarne l’assorbimento, alla dose di tre o più al dì, secondo i casi e la risposta della glicemia.