Vorrei aggiungere qualcosa sul significato biologico dei pigmenti, o granuli cromogeni, presenti nelle alghe unicellulari ed in alcuni batteri fin dalla loro antichissima origina, e da cui si sono diffusi in tutte le forme viventi attuali.
Fra altre numerose funzioni, la più nota delle quali è la fotosintesi operata dalla clorofilla, i pigmenti hanno da sempre svolto anche una funzione protettiva dai danni prodotti dalle radiazioni elettromagnetiche solari ad alta frequenza (raggi UV).
Il meccanismo d’azione è in parte spiegabile dalla conoscenza di fenomeni, sotto il dominio della meccanica quantistica, per primo studiati ed interpretati da Einstein e Planck.
In sostanza, i granuli di pigmento, presenti anche nelle cellule animali (melanina), riescono ad intrappolare nelle loro molecole alcune frequenze elettromagnetiche della luce visibile e parte di quelle, non visibili, ad alta energia (es. raggi UV tipo B) .
Lasciano invece passare e diffondono, per specifici fenomeni di risonanza energetica molecolare, altre frequenze, utili per l’ecosistema biologico, nel campo della luce visibile.
Sono quelle frequenze che noi, ma anche gli insetti, ad es. gli impollinatori, percepiamo come colore caratteristico.
Per diversi motivi, sia i nostri occhi che quelli degli insetti sono attratti da alcuni colori, più che da altri.
I colori esistenti in natura, qualunque sia la loro origine, penetrano al nostro interno sia attraverso gli occhi che tramite la cute, producendo stimoli biologici ed emotivi diversi, agendo in particolare a livello del sistema nervoso e delle ghiandole endocrine.
Ad esempio, le frequenze verdi-azzurrine, del cielo sereno o certe acque marine, rilassano. Altre, come il rosso fuoco, eccitano; quelle intermedie (giallo arancio del sole), danno senso di calore e tonificano, il verde della vegetazione rinfresca.
Le sostanze pigmentate presenti nel mondo vegetale dovrebbero sempre essere presenti in una alimentazione equilibrata.
Oltre alle alghe unicellulari, di cui ho detto sopra, si pensi ad esempio, alle carote, ai pomodori, alle verdure, specie quelle selvatiche e di colore verde intenso, fra le migliaia di altre.
Queste sostanze sono una preziosa sorgente di vitamine ad altre sostanze utili alla vita, in particolare antocianine e polifenoli, che favoriscono la protezione e la pulizia dai radicali liberi, l’attivazione delle funzioni enzimatico-metaboliche indispensabili per la vita, la disintossicazione delle tossine, sia naturali che artificiali, e molto altro ancora.
La comparsa dei pigmenti negli organismi “primordiali”, ossia di epoche arcaiche, è stato uno degli eventi con cui la vita si è adattata a situazioni ambientali fortemente tossiche, quali erano presenti sul nostro pianeta oltre tre miliardi di anni fa.
Tali fenomeni, fra l’altro, hanno prodotto l’attuale composizione atmosferica, liberando enormi quantità di ossigeno ed assorbendo gas tossici. In tale modo hanno reso possibile la successiva comparsa di forme di vita organizzata ad un livello cosiddetto superiore, fino alla nostra stessa specie.
Anche ai nostri giorni il mondo vegetale, e più in generale l’intero ecosistema biologico, per quanto sia stato da noi saccheggiato ed inquinato, continuano a fornirci tutto quanto ci serve per vivere, ed anche quanto può aiutarci a correggere i nostri errori quotidiani.
Importante è saper utilizzare questo regalo della natura in modo degno di un essere umano, ossia con rispetto e gratitudine, oltre che con meravigliato stupore, mantenendo l’impegno di fare comunque la parte che ci spetta.
Gli stessi animali, se malati, ricorrono al digiuno ed alle erbe selvatiche… impariamo da loro.
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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