Le cause di cancro comunemente accettate dal mondo scientifico accademico si possono riassumere in quattro gruppi.
Inquinamento
Ce n’è di tutti i tipi: chimico ed industriale, non ultima l’industria dei farmaci, naturale (radioattività spontanea terrestre), da scorie radioattive prodotte da ordigni bellici e dall’uso cosiddetto pacifico del nucleare. Ed ancora, radiazioni solari (raggi UV ad alta energia), radiazioni cosmiche (raggi x e gamma), elettromagnetico ( da elettrodotti, onde radio e radar), ecc.
In questo gruppo inseriamoci anche il fumo di sigarette…
Alimentazione
Questa, a sua volta, sia perché contaminata dalla chimica di tutti i tipi, sia per la natura di certi alimenti, in primis prodotti animali e zucchero bianco (in seguito spiegherò perché), sia per la quantità -eccesso !-, che il modo di cottura.
Genetica
Incidenza maggiore in certe famiglie d’alcuni tipi di cancro e continua scoperta di geni “cancerogeni”. Su questo dovrò ritornare.
Virale, batterico e micotico
Es: aflatoxine di certe muffe, alcuni tipi di sarcoma causati da virus ecc…
E basta? Salvo errori ed omissioni, per la scienza moderna dovrei dire punto e basta.
Devo aggiungere però che così non può bastare.
Questo spiega, al massimo, le cause del cancro nel mondo vegetale.
Io stesso ho avuto occasione di vedere, a Chernobyl i nuovi “mostri” vegetali, pini a tre punte, anziché una, ed altro.
Questa spiegazione non copre nemmeno le cause del cancro negli animali domestici, figuriamoci l’uomo!
Universalmente l’uomo è riconosciuto portatore di tre dimensioni, fisico, cuore-mente e spirito, inscindibili ed unitarie.
La scienza moderna in modo molto riduttivo, riesce a vedere solo la prima (ed un pelo della seconda, ma raramente).
Dobbiamo per forza aggiungere lo stato d’animo umano, in tutte le sue manifestazioni.
E’ di comune constatazione che ci possiamo ammalare di cancro per rabbia, nodi non risolti, depressione, paura (specie quella del cancro, indotta, spesso, da informazioni a senso unico), ecc.
Ma anche per sofferenza emotiva positiva verso qualcuno: lutto grave, tentativo d’amare e voler bene, desiderio di far felice chi non ne vuol sapere, o fa solo contro, e cosí via.
L’analisi delle cause non spiega però due cose: perché ci ammaliamo e che cos’è il cancro nella sua essenza biologica umana.
Avere il cancro non significa esserne malati, giacché dalla nascita alla morte, continuamente produciamo singole cellule cancerogene, o gruppi d’esse, che il nostro organismo, se ben funzionante a tutti i livelli, ha la saggezza e la capacità di riassorbire…
Ho avuto la fortuna d’aver due cancri visibili (e chissà quanti altri, non visibili…).
Il primo, un neo al volto, fortemente sospetto: eterociclico, discromico e da ultimo sanguinante.
Era comparso dopo sette anni di grave depressione, ed è scomparso da solo, dopo aver recuperato una condizione di normale benessere, grazie anche ad un’alimentazione più bilanciata (ne parlerò un’altra volta), ad un maggiore impegno fisico ed alla non paura del cancro stesso…
Il secondo, da parecchi anni presente, è un piccolo basalioma ad una gamba.
Essendo un cancro a bassissima malignità, me lo tengo ben caro, poiché è un osservatorio prezioso.
Continuamente ne verifico i cambiamenti di dimensione, di colore, di vascolarizzazione (la cosiddetta neo angiogenesi), e le loro continue oscillazioni, dai peggioramenti alla quasi totale scomparsa, in relazione allo stato d’animo (è il più importante), all’alimentazione, all’attività fisica…
Per me costituisce un laboratorio scientifico a cielo aperto e spesso esperimento l’effetto di varie sostanze naturali.
Fra l’altro regredisce con la propolis, l’aglio, la cipolla, il peperoncino, soprattutto associati a Bayu, un classico prodotto Giapponese, della tradizione Samurai, prodotto attualmente in forma ultra raffinata dal grasso omentale del cavallo.
(Non ho mai fatto pubblicità commerciale, ma essendo altrimenti introvabile e facendo un’eccezione, informo che è importato da Life Stream srl, di Pesaro).
Concludo questo primo capitolo sul cancro sfatando un mito negativo, a sua volta induttore di cancro: che esso sia il male del secolo…
Non è così, non tutto il cancro vien per nuocere.
Io stesso ne sto studiando il possibile e probabile significato biologico positivo, soprattutto nell’ontogenesi delle sue prime tappe biologiche...
Vi prego, smettiamo d’averne così tanta paura, di considerarlo il nostro nemico peggiore, perché, alla fine, siamo noi stessi causa e strumento di guarigione del cancro e dal cancro…
Meglio convincerci che il vero male del secolo è l’egoismo, vero cancro della società umana…
(Continua…).
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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venerdì 27 febbraio 2009
Parliamo di cancro (senza paura) - 1 - Le cause
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