(Dis. di Piero Bagnariol) |
Questa patologia, da causa ignota, ha una componente genetica, comporta una progressiva perdita della vista e può portare alla cecità.
Viene definita irreversibile, non curabile né guaribile.
Ma è proprio così?
Anita dichiara un grosso miglioramento con l'auto trattamento su punti del viso, capo e collo, correlati con la retina. (Vedi articolo retinopatia e maculopatia degenerativa nel Blog)
Devo dare qualche spiegazione sul significato d'eredità.
Prendiamo ad esempio l'emofilia.
E' una gravissima malattia ereditaria, legata al solo sesso maschile (geneticamente XY), recessiva, che non compare nelle femmine, che solo la trasmettono, perché la presenza del difetto su entrambi i cromosomi X (femmina), è incompatibile con la vita dell'embrione.
Le femmine con un solo cromosoma X malato, non presentano la malattia, perché il secondo cromosoma X, sano, prevale-
Il maschio, che di cromosomi X ne ha uno solo, se questo è anche malato, presenta in pieno la malattia.
Questa è presente dalla nascita, incurabile ed inguaribile, e porta sempre a morte, per emorragie irrefrenabili.
Esistono altre forme meno gravi, le para emofilie, curabili e compatibili con la vita.
Un mio compagno di scuola ne è morto per essere stato trasfuso con sangue infetto da AIDS...
Torniamo alla distrofia di Fuchs.
Questa compare in età anche molto avanzata, con una certa prevalenza per le donne.
Ciò significa che il gene malato non è da solo sufficiente a determinare la malattia.
Ci vogliono anche altri fattori
- Genetici: il gene stesso difettoso, nel corso della vita può subire ulteriori danni che lo rendono pienamente capace di esprimere la malattia.
Infatti non tutti i portatori del difetto s'ammalano.
Oppure, altri geni protettivi possono esser danneggiati per fattori acquisiti, tossico-metabolici, e non proteggere più.
- Stile di vita: accumulo di tossine, radicali liberi, etc, che danneggiano la retina, esponendola all'effetto del gene malato.
Questi errori sono dipendenti da:
- troppo cibo - troppi prodotti animali e zuccheri (acidosi, tossine, radicali liberi),
- intestino pigro e sporco,
- postura scorretta con tensione nucale, collegata con stress retinico,
- respiro corto (acidosi, tensione),
- stress di vita quotidiana,
- stato d'animo, non ultimo il terrorismo medico nell'informazione sulla malattia.
Quindi le possibili terapie.
Meno cibo, carni e zuccheri.
Pulizia dell'intestino, digiuno e dieta: erbe selvatiche, enzimi, probiotici, antocianine, (es mirtillo).
Correttivi e Auto terapia dei punti correlati. (vedi, nel Blog, "Retinopatia e maculopatia degenerativa")
Ringraziamento e perdono: non arabbiarsi contro il sintomo, il destino, se stesso e gli altri, ma utilizzare il sintomo per migliorare la propria vita, in modo che la vita stessa lo riassorba come non più necessario.
Non paura di fronte alla diagnosi.
Sicuramente tutto questo porterà a ridurre i danni, ritardarel'evoluzione negativa e , con un po' di coraggio e costanza nella pratica, anche a guarire...
Da parte mia, nei prossimi giorni, mi recheró per la quarta volta in Africa, e per la cinquantesima fuori Europa, a fare volontariato.Il mio progetto è semplice.
Fornire gli strumenti, scientifici, efficaci, sostenibili e non tossici, per curare malaria e TBC.
Queste due patologie sono le più diffuse e la prima causa di morte al mondo, con decine di milioni di decessi all'anno.
Studiare e valorizzare la medicina tradizionale africane, ricchissima ma sempre più abbandonata per cattiva informazione ed interessi di vario tipo.
Proporre un percorso di studi, fino alla laurea in medicina, e dare il sostegno necessario, a ragazzi in gamba, che possano diventare medici territoriali, con una utenza di oltre centomila abitanti.
Poi, che scelgano liberamente, secondo scienza e coscienza, quale medicina praticare.
Infine, realizzare alcune pompe a mano, perché l' acqua potabile divenga, per tutti e per sempre, sorgente di vita.
Auguro a tutti buona Pasqua.
Per chi volesse saperne di più, teoricamente e praticamente, propongo la lettura degli articoli "Retinopatia e maculopatia degenerative" e "Ancora sulla retina", sempre su questo blog