Anita Rossetti scrive.
Un anno fa,in seguito ad un controllo oculistico per una presunta atrofia retinica all'occhio destro, diagnosticata otto anni prima, é stata fatta diagnosi di distrofia retinica di Fuchs.
Lo specialista, secondo me molto ben preparato, mi ha elencato tutta la sintomatologia cui non avevo mai dato molto peso: fotofobia, stanchezza nella lettura, difetto di lacrimazione ed altro, che ora non ricordo, ma che (forse), all'epoca era presente. (Cara Anita, eri tu che avevi i sintomi, o il molto ben preparato oculista?).
L'oculista, molto apprensivo, ha cominciato ad arrabbiarsi (? - era molto preparato anche ad arrabbiarsi?), dicendo che non era un'atrofia retinica (per fortuna), ma una malattia genetica molto grave e rarissima, ma alla fine mi ha detto che ero fortunata perché stavo bene (vedi Shakespeare, Molto rumore per nulla...) e la zona distrofica era delle stesse dimensioni dell'atrofia di otto anni prima (quindi migliorata, da atrofia a distrofia...).
Mi ha prescritto lenti correttive della miopia ed anche quelle per la presbiopia, in modo da impedire la progressione della cataratta, inoperabile... (per fortuna che stavi bene, insomma, sei una portatrice sana di un trattato sull'ottica, quale neanche il buon Cartesio...).
Ho iniziato con gli esercizi descritti sotto (consigliati dall'autore del Blog), già risultati efficaci nel guarire una maculopatia di una amica, alla quale un oculista di fama (fame?) internazionale aveva predetto una inarrestabile cecità.
La mia amica, oggi, sta BENISSIMO dopo un unico trattamento e poca pratica, prescritta dal dottore del blog...
Successivamente egli stesso (l'oculista?), mi ha consigliato dieta per prevenire la cataratta, di cui il mio oculista (ma quanti ne hai, sono tutti tuoi o in condominio?) aveva già visto le tracce, ed altro ancora.
Oggi sto bene, leggo per ore, guido senza problemi la sera ( di giorno, però sono riuscita a sfasciare la macchina contro un guard rail...), non ho più alcun dolore. Noto invece che, se sono tesa, specie alle spalle, il dolore ricompare, anche se per breve tempo. Basta infatti rilassare.
Come ho migliorato la vista.
Pratico un respiro lungo e profondo, mantenuto durante gli esercizi, ed espirando mentre creo impegno.
Copro gli occhi con i palmi delle mani calde ed espirando muovo gli occhi nelle quattro direzioni fondamentali. Toglie tensione e migliora la lacrimazione.
Faccio pressione con le dita: tutt'attorno alle orbite, sulle tempie di fianco agli occhi, sugli zigomi vero le pupille, e così pure ai lati del collo, sull'osso joide, sulle fossette craniche occipitali, sulle articolazioni temporo-mandibolari e sulle apofisi delle mastoidi, dietro le orecchie.
Infine con i polpastrelli degli indici, comprimo dolcemente i globi oculari, cominciando da quello che duole meno.
In tutto questo lavoro, mantengo le spalle il più possibile rilassate.
Anita Rossetti.
Cara Anita, grazie per la tua testimonianza, utile, oltre che per il tuo caso, per tutti i problemi agli occhi, in generale.
Grazie anche per avermi informato, dopo tanto tempo, che tu e la tua amica state bene.
Ho solo aggiunto brevi commenti, fra parentesi, per alleggerire un po' il testo...dopo averti chisto il permesso.
L'ho fatto soprattutto per informare le persone che non devono prendere alla lettera tutto ciò che alcuni medici dicono, specie quando minacciano eventi catastrofici, che poi non si realizzano.
Molti medici, oggi, non conoscono bene il significato delle parole greche che utilzzano, vedi " atrofia" e "distrofia, usate come sininimi...
Ho già spiegato nei commenti di ieri.
Anita da molti anni fa terapia, dopo essersi decisa assistendomi nelle terapie. Per questo mi sono prese alcune libertà che, garantisco, non mi permetterei di prendere con nessun altro.
Giuseppe
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
leggi tutto
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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