Questa musica, col perenne sorriso di quel 'vecchietto' che la conduce, anima e cuore, con l'essenza migliore di se stesso, trovo che sia un'eccellente terapia, anche se non l'unica, per guarire dal 'coronavirus', ossia dalla paura dello stesso, vera causa della sua tossicità indotta dall'uomo e sull'uomo.
Molto, ma molto meglio che iniettarsi varechina in vena, come suggerisce Trump ... (o finire in una struttura 'Covid' della Lombardia ...)
Ma due paroline su Georges Pretre le voglio ancora spendere, e vorrei che fossero fra le meglio spese nella mia vecchiaia che, in qualche modo, grazie anche a lui, sta scivolando pian piano in una, come dire, fiorente giovinezza con note di gaiezza fanciullesca ... Ho detto troppo o troppo poco?
Pretre è una lezione: è il vecchio saggio del villaggio che ha saputo pescare, nel profondo mare della vita, il meglio di sè e dell'universo che tutti ci circonda con un corale abbraccio, in una continuità creativa divertita e stracolma di gioioso stupore. Ogni poro della sua pelle traspira, a quel punto, abbondanza di cuore, equilibrio di spirito e libertà di mente ...
Nella vita si può 'invecchiare' solo sopravvivendo al proprio ego, sempre più imprigionato nel vegetare o, all'opposto, conoscere l'infinita bellezza del tutto in un perenne rinnovamento di vitalità e di amore creativo.
E lasciate pure che gli invidiosi mediocri critichino: i Salieri non sono solo specifici dell'epoca di Mozart. E Salieri stesso, tutto sommato, era un invidioso ... intelligente! Insomma, un invidioso di buon gusto e di raffinata sensibilità.
Ma oggi non solo di 'Mozart' non se ne vedono più, ma purtroppo nemmeno di Salieri ...
Godetevi dunque anche questo Pretre 'viennese': è un'occasione speciale della vostra vita. E capirete molte cose: anche su certi miti creati intorno al 'Coronavirus' da gente di scadente mediocrità alla frenetica ricerca di appariscenza!
E chi vuol capire capisca ...
Buon ascolto!
Ma due paroline su Georges Pretre le voglio ancora spendere, e vorrei che fossero fra le meglio spese nella mia vecchiaia che, in qualche modo, grazie anche a lui, sta scivolando pian piano in una, come dire, fiorente giovinezza con note di gaiezza fanciullesca ... Ho detto troppo o troppo poco?
Pretre è una lezione: è il vecchio saggio del villaggio che ha saputo pescare, nel profondo mare della vita, il meglio di sè e dell'universo che tutti ci circonda con un corale abbraccio, in una continuità creativa divertita e stracolma di gioioso stupore. Ogni poro della sua pelle traspira, a quel punto, abbondanza di cuore, equilibrio di spirito e libertà di mente ...
Nella vita si può 'invecchiare' solo sopravvivendo al proprio ego, sempre più imprigionato nel vegetare o, all'opposto, conoscere l'infinita bellezza del tutto in un perenne rinnovamento di vitalità e di amore creativo.
E lasciate pure che gli invidiosi mediocri critichino: i Salieri non sono solo specifici dell'epoca di Mozart. E Salieri stesso, tutto sommato, era un invidioso ... intelligente! Insomma, un invidioso di buon gusto e di raffinata sensibilità.
Ma oggi non solo di 'Mozart' non se ne vedono più, ma purtroppo nemmeno di Salieri ...
Godetevi dunque anche questo Pretre 'viennese': è un'occasione speciale della vostra vita. E capirete molte cose: anche su certi miti creati intorno al 'Coronavirus' da gente di scadente mediocrità alla frenetica ricerca di appariscenza!
E chi vuol capire capisca ...
Buon ascolto!