I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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martedì 26 maggio 2020

Esperienze nell'orto ai tempi del coronavirus -4) 'Medico cura te stesso'

E' vero! Diceva bene il figlio del falegname (e figlio di Dio come chiunque viva in armonia con l'Universo): un medico che non sa curare se stesso, ossia non conosce le cause del suo star male e tanto meno non ha capito che, facendo contro la natura delle cose, la terapia finisce per essere solo dannosa, anche se temporaneamente efficace sul 'sintomo'; un tal medico non può liquidare i problemi altrui scrivendo su una ricetta qualche nome commerciale di sostanze più o meno tossiche, e tutte 'anti' qualcosa di buono, ossia contro la forza vitale stessa di un essere umano ...
Allo stesso modo: una pianta talmente artificiale da esser preda di qualunque assalto da parte del microcosmo che la circonda, finendo per soccombere rapidamente, non può dare alcuna garanzia di esser capace di 'curare' i problemi altrui.
I saggi contadini di un tempo che fu (ma che è e sarà per sempre), sapevano scegliere le 'erbacce' più rigogliose, verdi, sane, immuni da malattie come 'medici' e medicine per le piante dell'orto che erano state infiacchite da un sistema innaturale di coltivazione ...
In cinquanta e più anni di esperienza medica e botanica, andando alla ricerca di rimedi naturali specifici per questo o quel problema di salute umana, ho capito una cosa fondamentale: le piante spontanee, in generale, sono complementari alla biologia degli esseri a sangue caldo, e le migliori, selezionate da millenni di osservazioni empiriche, hanno tutte il potere di depurare l'organismo dall'eccesso di tossine prodotte da uno stile di vita che, col passar del tempo, è divenuto sempre più artificiale, ossia innaturale.
Il mio pomodoro, in orto, è l'analogo, in campo vegetale, dell'essere umano in 'sofferenza' (e dei suoi animali domestici che condividono il suo stile di vita!). Ciò che è in grado di depurare l'uomo, altrettanto bene può fare anche con le nostre super artificiali e speciose piante dell'orto!
La regina delle erbe salutari, da millenni nota e usatissima, è l'ortica! Un centrifugato di ortiche è di un verde intenso che 'abbaglia': indice di buona salute! La clorofilla è il pigmento vegetale analogo della emoglobina, ma molto più evoluto. Non si limita a trasportare ossigeno, ma ha la capacità di trasformare la luce in sostanze nutritive! Per questo un macerato d'ortica è il rimedio migliore per curare i problemi di salute delle piante ed insieme per fornire la quintessenza nutritiva al terreno stesso. Meraviglioso! 
L'Ortica, nei climi dell'emisfero nord, si trova un po' ovunque. Specie in ambienti freschi ed umidi (ha un gran bisogno di acqua!), e ricchi di sostanze azotate a base di urea. E questo elemento, per millenni, è stato garantito dallo scambio fra le sostanze di rifiuto degli animali domestici (feci ma soprattutto urina), ed il terreno in cui soggiornavano più a lungo. 
L'urina, a sua volta, è tossica per la gran parte delle altre piante, e pertanto l'ortica non ha rivali sui terreni con abbondanti derivati azotati dell'urea. Ed anche quando gli animali han smesso di pascolare e riposare liberi e a loro piacere, il terreno conserva a lungo i caratteri specifici che garantiscono la vegetazione lussureggiante delle ortiche. Dove ci sono molte ortiche, quasi sempre, in passato, questi erano anche i luoghi dove si raccoglievano molti animali ...
L'urtica quasi non ha rivali, in natura: compie perfettamente il suo ciclo vitale, alla fine del quale restituisce al terreno gli stessi principi (acido urico ricco d'azoto), e tutta una serie di sali minerali, che rigenerano il tutto.
Per questo è bene non estirpare la pianta con le radici, e non raccoglierla tutta nello stesso posto.
Rispetto all'Aquiseto, pianta arcaica, ed all'Artemisia, pianta moderna, l'Ortica è una via di mezzo, ideale quindi per la nostra era attuale.
L'Equiseto, più raro in natura, invece, appartiene ad un'era antichissima: 400 milioni di anni fa, quando era la pianta dominante delle terre emerse ed i dinosauri non erano ancora comparsi ...
La sua saggezza è globale, ma la sua specialità consiste nell'accumulo di sali minerali. E' ricchissimo di silicio, elemento fondamentale per la mineralizzazione degli organi di sostegno della pianta, e di tutti gli altri minerali, fra cui l'indispensabile potassio, per la crescita vigorosa di tutta la pianta, e gli oligo elementi che garantiscono il buon funzionamento dei sistemi enzimatici. Invece ha poca clorofilla ...
Due parole, infine, sull'Artemisia.
E' una pianta pioniera, che si adatta bene alle terre ancor povere di humus. Resiste egregiamente anche nelle condizioni peggiori: i bordi delle strade intasati dagli scarichi dei carburanti; deve possedere poderosi sistemi di depurazione e neutralizzazione dei metalli pesanti, come il piombo! Essendo una delle ultime a comparire, ha condiviso condizioni generali, ossia climatiche ed ambientali, che son anche quelle attuali. La sua specifica capacità è quella di resistere a tutto: virus, batteri, protozoi, insetti, muffe funghi, parassiti (incluse cimici, zecche, pidocchi), e perfino vermi.
E' la singola pianta con il più largo spettro d'azione in natura!
Di tutte e tre ne ho parlato molto, in questo blog (che continua imperterrito a circolare senza annunci pubblicitari e senza nessun calcolo economico da parte mia ...) 
Se volete, potete ricercare nell'apposto piccolo riquadro con la simbolica lente d'ingrandimento le voci specifiche.
Un composto delle tre erbe insieme ritengo che sia l'ideale per curare i problemi delle piante artificiali che oggi usiamo abitualmente come cibo, inclusi gli alberi da frutta e gli olivi malati di disseccamento rapido.

In pratica, in un annaffiatoio metto due buone manciate di ortica secca, o tre di fresca, ud una manciata sia di artemisia che di equiseto secchi: altrimenti due manciate delle stesse piante fresche.
Riempio con dieci litri d'acqua, e metto al sole. In tre giorni fermenta. Verso mezzo contenuto nel terreno, un po' lontano dalle piante, sia dell'orto che del giardino, perché l'irrorazione diretta è troppo forte ... Torno a riempire l'annaffiatoio e dopo due giorni ripeto annaffiando ancora con mezzo contenuto il terreno attorno alla base delle piante. Ripristino il volume ancora una volta, e questa volta irroro tutta la pianta. Il residuo di erbe, una volta asciugato, lo spargo come fertilizzante, ed il ciclo è completo! 

Un malato, soprattutto se è grave, richiede un bravo medico, che abbia capito la natura dei problemi del paziente nel loro insieme e nel loro rapporto con l'ambiente. Ortica, Artemisia ed Equiseto, piante sanissime, frugali, longeve perfettamente 'felici' di esistere, rispondono in pieno al detto di Gesù, con cui ho iniziato: il miglior medico è quello che non si ammala, o se si ammala è capace di guarire se stesso! Se no, che medico è? 

Qui sotto trascrivo la formula di struttura della clorofilla perché racchiude in sè qualcosa di magico: è il pigmento che più d'ogni altro ha consentito il successo ed il diffondersi della vita nel nostro 'verde' pianeta! Sono cinque atomi in varie proporzioni: Carbonio, Idrogeno, Ossigeno Azoto e Magnesio. Quest'ultimo, in minime dosi, è l'elemento essenziale! 
                            C55H72O5N4Mg
 Il verde, in pratica, è Clorofilla!