I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
leggi tutto

domenica 19 aprile 2020

A proposito di Artemisia ed eucalipto: ancora una ricetta

“Gli scienziati di Antananarivo hanno studiato le proprietà di 3 piante indigene: ravintsara (cinnamomum camphora), eucalypto (Eucalyptus globuleux) e artemisia (artemisia annua). Queste erbe crescono ovunque sull’isola e, sempre a causa del clima, i chemiotipi hanno acquisito particolari proprietà e vengono usate dalla popolazione come rimedi naturali per la cura di patologie delle vie aeree superiori, migliorare il sistema immunitario e come prevenzione e terapia della malaria, endemica nel Paese”.
“Grazie a particolari procedimenti dalle foglie e dal bocciolo della ravintsara e dell’eucalypto si possono estrarre in grande quantità due molecole (1,8-CINEOLO e Jensedone), in grado di inibire e addirittura di ostruire la riproduzione di una delle principali proteasi chiamata Mpro, presente nel virus SARS Cov 2″.
“Mentre l’artemisia annua è stata somministrata già in Cina durante il picco della pandemia sotto forma di compresse e pare che sia stata efficace grazie ad alcune molecole: luteolina, kaemferolo, quercitina e apigenina, che risultano essere inibitori chimici della proteasi principale di SARS Cov 2″. (Informazione ufficiale dal Madagascar)


Finalmente qualcosa si muove e ci accorgiamo che la Natura è centrale. Anche se queste conoscenze sono empiricamente note da millenni e per tutte siano stati effettuati innumerevoli trials scientifici riportati da OMS e ISS, di solito nessuno ne parla. 
Vi ripropongo una semplice ricetta: Artemisia 'nostrana' Vulgaris, secca: un pugno (circa 5 grammi). Miele di eucalipto bio un cucchiaino da tè, acqua 250 cc.
Mettere a bollire, a bollore abbassare la fiamma e lasciar cuocere per cinque minuti. Filtrare, aggiungere il succo di un limone, bere ancor caldo, lentamente. (Preventivo). In corso di malattie virali respiratorie, doppia dose, nelle 24 ore. Esperienza personale quarantennale ottima, sia come medico che come paziente!
Buona tisana (ti sana ...) a tutti!

 Artemisia vulgaris, la più comune nostrana, ubiquitaria