I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana

Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:

- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.

Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.

Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.

A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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sabato 18 aprile 2020

Quando un 'virus' va al potere ... Il fattore 'i'

Di quale virus parlo? Non certo del coronavirus, il quale, al massimo, ha la funzione di evidenziatore della sottostante pandemia strisciante e trasversale, da millenni endemica a livello planetario.
Parlo del virus storicamente individuato da un vero 'genio' della storia dell'umanità,  e tale per aver saputo e voluto sviluppare al meglio le prerogative di  un vero essere umano: l'armonia di corpo cuore e spirito ... 
Parlo di Ippocrate da Cos, medico greco, vissuto 2400 anni fa.
Il virus, e la connessa 'pandemia' da lui scoperta, si chiama 'bramosia di denaro'; con tutti gli annessi e connessi ...
Egli giunse a questa basilare scoperta basandosi su due elementi fondamentali, propri ed essenziali dell'arte della medicina esercitata in senso umano: l'osservazione e il ragionamento.
Questi due caratteri, inoltre, erano fondati su una rigorosa etica personale, liberamente e coraggiosamente adottata: il rispetto della legge di Natura e la liberazione dai calcoli egoistici di ricchezza, lucro, potere, successo e quant'altro, nell'esercizio della professione ...
Il  suo sincero desiderio di essere utile agli altri è mirabilmente sintetizzato nella regola, semplice e profonda ad un tempo, che sta alla base della sua etica professionale: per prima cosa non nuocere! 
Il 'virus' 'D', da lui individuato come la radice di tutti i mali, era un sottotipo del virus 'E', ubiquitario e permanete fra gli esseri umani da tempi immemorabili, ove 'E' sta per egoismo, mentre 'D', come già detto sta per denaro, altrimenti noto col nome di soldi, grana, argeant, 'dinè' in lombardo, schei in veneto, sordi in romanesco, eccetera ...
Era già all'epoca diventato un dio, anzi il dio per eccellenza, e tale è rimasto fino ai nostri giorni ...
Ippocrate è morto ed oggi, nella memoria collettiva in tutt'altre faccende affaccendata, non ne resta che che un vago ricordo, ma la pestilenza da lui descritta, purtroppo, è ancora viva e vegeta.
Dalla notte dei tempi, il virus ha sistematicamente corroso le prerogative umane mutuate dall'osservanza della legge di Natura: appartenenza, condivisione, parsimonia, solidarietà e benessere comune ed individuale: la vera prosperità umana.
Hanno prevalso, in palese contrasto con le regole di natura, i caratteri opposti: egocentrismo, calcolo, inganno, ipocrisia, falsità, cupidigia di tutto ciò che è fatuo, superfluo, esteriore e vano, con l'abuso sistematico degli altri esseri umani, esteso fino alla loro riduzione in schiavitù e, al contrario, la totale perdita di potere su se stessi.
I miti della collettiva allucinazione si chiamano successo, appariscenza, visibilità,  infarciti degli slogan accattivanti che stanno  alla base dei vari 'populismi', siano essi su base nazionale o loco-regionale,  e del razzismo, soprattutto quello in salsa 'Ariana' ...  
Ma allora il fattore ' i ', di cui ho accennato nel titolo?
Il fattore ' i ' sta per ... 'ignoranza', estesa fino ai limiti della 'imbecillità' e della 'idiolatria' (la deificazione di se stessi), massimamente dannosa quando la stessa, con periodici colpi di mano, ed in un 'humus' umano adeguatamente preparato, va al potere ...
Non parlo solo dello sbracato fenomeno populista oggi in auge in Italia, noto come 'leghismo', un sottoprodotto loco-regionale del sovranismo populista ...
Il fattore 'i' alligna infatti, con molta maggiore e devastante potenza distruttiva, anche nei salotti 'buoni' della politica ed in quelli del potere finanziario e commerciale globale. 
Un 'vertice mondiale' costituito da esseri umani gravemente infetti dal virus della cupidigia, non potrà mai sanare i mali del resto dell'umanità!
L'inversione di tendenza sarà lenta e graduale, ma alla fine vincente: si tratta della determinata decisione di recidere il male alle radici,  partendo da se stessi ...
Se vogliamo, tutti ne abbiamo gli anticorpi necessari: si chiamano umiltà, spirito di servizio, dedizione al vero bene di tutti, amore della verità e, soprattutto, amore del prossimo.
In altre parole, seguendo Ippocrate, per prima cosa non dobbiamo nuocere agli altri, ma cominciare a ripulire la nostra casa dalle scorie lasciate da quella catastrofica 'alluvione' permanente che si chiama egoismo.
Voglio alla fine citare un'ultima frase, oggi quanto mai essenziale per chiunque si dedichi, a qualunque titolo, alla 'cura' degli altri: "Medico cura te stesso!"
Chi la disse si chiamava Josuha, ed era figlio di Yussef il 'falegname' e nacque 400 anni dopo Ippocrate in Palestina ...
Buon 18 Aprile!