Pochi giorni fa, munito di autocertificazione e con la mascherina azzurra in tasca, dopo aver lasciato l'auto in uno dei tanti parcheggi liberi, ho fatto quattro passi fra il parco ed il piccolo viale di tigli, al fresco del mattino d'aprile e circondato dal coro festoso di mille uccellini in amore: fatti 200 metri (meno pochi centimetri) sono arrivato alla meta, il micro negozio 'etnico' di prodotti naturali indiani al pian terreno di una povera ma dignitosa villetta, in fondo al viale.
Indossata la mascherina come da ordinanza sono entrato (come sempre non c'era nessuna fila), ed ho comperato: una scatola di incensi di sandalo, una bella radice di zenzero freschissima, un lungo Daikon', il bianco ravanello orientale, ed una bustina di cannella in polvere (il miele bio di Eucalipto l'avevo già in casa).
E stamani alle due, dopo essere uscito, con la scusa di una sigaretta, a veder palpitare le tremule stelle nel cielo silenzioso della notte profonda, ho iniziato il rituale.
Ho acceso un incenso, da cui è cominciato ad uscire un filo azzurrino dall'intenso profumo di sandalo, ed ho fatto un giretto in casa a profumare le due stanze (con corridoio) in cui vivo attualmente.
Ho tirato giù dallo scolapiatti il pentolino smaltato che uso anche per il caffè alla turca, col lungo manico orizzontale, l'ho riempito per 3 quarti d'acqua ed ho acceso il fornello.
Fatti due passi ho raccolto una bella presa di artemisia perfettamente essiccata (all'ombra), che avevo raccolto dieci giorni fa. Quindi ho tagliato tre o quattro fettine di zenzero a fiammifero, che ha subito sprigionato il suo succo giallo paglierino, dall'intenso profumo un po' acre che sa di tropici, due fettine di candido Daikon, ed ho versato il tutto nel pentolino. Da ultimo ho aggiunto un chiodo di garofano.
Finché l'acqua giungeva al primo bollore, ho preso la tazza 'bella' da tisane, in ceramica, sulla quale spicca la scritta 'krautertee' incorniciata da un disegno di frutti di bosco rossi e verdi foglioline, vi ho spremuto il succo di mezzo limone, cui ho aggiunto un cucchiaino di miele d'eucalipto ed un pizzico di cannella.
nel frattempo la tisana aveva già raggiunto il bollore. Alzando un po' il bricco ho fatto si' che lo stesso bollore si ripetesse rapidamente per tre volte, e finalmente ho versato lo stupendo liquido, appena un po' dorato e fumante nella tazza.
Il profumo ha invaso la cucina, che già sapeva di Sandalo ...
Per non disperdere nulla, comodamente seduto e rivedendo un vecchio, breve filmato di Totò, ho accostato la tazza al petto (con interposto maglione), giusto al centro dello sterno. Da quel punto un delizioso calore ha inondato il torace e rallegrato in cuore. Ed intanto inalavo il vapore, che profumava di buono, snebbiando anche il cervello, ancora un po' sonnecchiante.
Ho bevuto con calma, a piccoli sorsi alla mia salute, ed a quella di tutta la piccola umanità dei vicini che mi sta attorno, immersa nei sogni, nonché al 'Corona' oggi tanto chiacchierato ....
Ma prima avevo voluto fotografare la tazza appena colmata: eccola qua!
Adesso, quasi quasi, con la scusa di riveder le stelle, esco per un'altra sigaretta: mi sento da dio!
Ah, che sbadato: la tisana contiene tutte sostanze capaci di debellare, in poco tempo, raffreddori, costipazioni stagionali virali tosse ed eventuale febbre: ci siamo capiti?
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
I principi fondamentali e le conseguenze pratiche per una medicina globale umana
Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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Volendo un po’ schematizzare, vi sono tre tipi di guarigione:
- Guarigione forzata - Fa fulcro sul sintomo, si basa su farmaco e chirurgia.
- Guarigione armoniosa - Fa fulcro sulle cause alla base del sintomo e sulla loro armonizzazione con la legge di natura.
- Guarigione senza guarigione - Fa fulcro sull’impegno di vita, indipendentemente dal sintomo.
Ancora schematicamente, il primo tipo appartiene prevalentemente alla medicina moderna nelle sue varie forme.
Il secondo è tipico della medicina tradizionale, ad es. orientale, ma non solo.
Il terzo è il punto culminante di una vera medicina umana.
Tutti e tre i modi di guarigione sono accettabili e necessari per l’uomo moderno e costituiscono un percorso di evoluzione personale basato sul principio d’educazione alla salute in modo umano.
A distanza di molti anni, in base alla esperienza fatta su me stesso, posso confermare la validità pratica di questi principi, particolarmente del terzo, originariamente formulati, anche se in modo diverso, dal maestro Masahiro Oki, che ringrazio di cuore
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